ARTI VISIVE |
Milano, Rotonda di Via
Besana 15 novembre 2006 28 gennaio 2007
BUZZATI RACCONTA
Storie disegnate e
dipinte

"Il fatto è
questo: io mi trovo vittima di un
crudele equivoco. Sono un pittore il quale,
per hobby, durante un periodo alquanto prolungato,
ha fatto anche lo scrittore e il
giornalista. Il mondo invece crede che sia viceversa
e le mie pitture quindi
non le "può" prendere sul serio. La
pittura per me non è un hobby, ma il mestiere;
hobby per me è scrivere. Ma dipingere e scrivere per me
sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva,
io perseguo il medesimo scopo, che è
quello di raccontare delle storie." (Dino
Buzzati, 1967)
A cento anni
dalla nascita (1906/2006), Dino Buzzati pittore e
scrittore sarà celebrato a Milano con la mostra "BUZZATI
RACCONTA storie disegnate e dipinte",
come prima tappa di una serie di imminenti iniziative
dedicate a Dino Buzzati, che spazieranno dal teatro al
cinema e che si articoleranno fra Milano, Cortina
dAmpezzo e Belluno.
http://www.comune.milano.it/palazzoreale/index.html
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La mostra,
promossa dallAssessorato alla Cultura del Comune
di Milano, in collaborazione con la Fondazione
Corriere della Sera, con il Comune
di Belluno e con la partecipazione di Electa,
racconta il Buzzati pittore attraverso i quadri e le
opere che ne hanno segnato il percorso; evidenzia anche
il singolare incontro, nella sua arte, tra parola e
immagine. Sono
dipinti che raccontano delle
storie; si sviluppano in un complesso universo di
correspondances che è possibile
individuare mettendo in rapporto
fra loro, da una parte
dipinti e disegni, dallaltra testi
scritti, nati anche ad anni di distanza.
Corpo centrale della mostra,
ospitata alla Rotonda di via Besana, sarà una importante
campionatura di tavole del Poema a fumetti: una
summa cioè dei grandi temi della produzione
di Buzzati e soprattutto il primo fumetto
dautore della letteratura italiana (nel 1969
fu pubblicato da Mondadori). Si spazia dai primi schizzi
sino alla vera e propria esecuzione dei disegni, dalla
scelta dei testi alla nascita del fumetto, oltre ai
quadri realizzati dallo stesso Buzzati, che hanno stretti
richiami con alcuni disegni.
Le sezioni in cui sarà
diviso lallestimento si susseguiranno in una sorta
di finestre sullarticolato lavoro di
Buzzati: "links" che permetteranno allo
spettatore di calarsi nella produzione di tutta una vita.
La mostra intende anche, a
conclusione di questo centenario, legare le due città
di Dino Buzzati: Milano, dove ha
lavorato a lungo, anche quale responsabile dal
1967 della pagina dellarte del
Corriere della Sera e quella dove nacque
Belluno - sede (nel 2002, trentennale della morte
di Buzzati) dellapplaudita mostra "Buzzati
1969: Il laboratorio di Poema a fumetti".
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TEATRO |
Sloi
Machine 
di Andrea Brunello e
Michela Marelli
regia di Michela Marelli con Andrea
Brunello
"Sloi Machine"
è il monologo teatrale scritto da Andrea Brunello e
Michela Marelli, che porta sulle scene la tragedia
italiana dello stabilimento trentino della Sloi, la
Società Lavorazioni Organiche Inorganiche.
La Sloi è un
soggetto importante perché raccoglie molti dei malesseri
del mondo di oggi. La Sloi rappresenta in sé il frutto
di una cattiva gestione del territorio e dell'incapacità
della gente di reagire, di rinunciare a una sicura fonte
di guadagno. Oggi gli individui non sono molto cambiati,
hanno paura ma non si fanno scrupoli nel perseverare in
quei comportamenti che insapriscono le problematiche
ambientali esistenti.
BIGLIETTI: INTERO:
16 Euro RIDOTTO GIOVANI: 11 Euro RIDOTTO ANZIANI 8 Euro
www.teatrolibero.it
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L'idea
originaria è di Andrea Brunello. Tutto è nato da una
ricerca personale incominciata circa tre anni fa, dopo un
incontro con Luigi Sardi, giornalista de "L'Adige"
che ha seguito per trent'anni la vicenda della Sloi. Un
anno fa ha contattato Michela Marelli e dalla sua
disponibilità è iniziato il lavoro. Lo spettacolo così
come è adesso è il frutto di prove e ragionamenti fatti
insieme, non una struttura decisa a tavolino, anche se
era chiaro fin dall'inizio che l'impianto sarebbe stato
quello attuale. Abbiamo raccolto una vasta
mole di dati e di casi e nella progressiva elaborazione
dello spettacolo ci siamo accorti che la descrizione
delle singole tragedie si risolveva in episodi troppo
didascalici e poco funzionali allo scopo dell'opera:
trovare un punto di equilibrio tra l'aspetto
giornalistico e il dramma narrativo, una prospettiva
cioè che motivasse il racconto agli occhi degli
spettatori. Così abbiamo scelto il dramma di un operaio
che riesce ad arrivare vivo fino al giorno dell'esplosione,
e attraverso la vicenda personale e familiare, abbiamo
cercato di raccontare l'intero arco di vita della Sloi.
In fondo il personaggio, che vive sulla pelle i disastri
provocati dall'intossicazione, è il simbolo di tutti
coloro che hanno lavorato e sono anche morti alla Sloi.
[...]
Il problema è che ancora oggi,
nonostante le inchieste ufficiali, non conosciamo l'esatto
numero di vittime. I medici che avevano a che fare con i
pazienti provenienti dalla fabbrica non andavano a
verificare quanto piombo avessero in corpo. Così gli
operai licenziati, che magari impazzivano o finivano i
loro giorni da alcolizzati, per la società morivano da
ubriaconi o addirittura da criminali, non da vittime
della Sloi. Qualcuno però è anche sopravvissuto dopo
quasi vent'anni di lavoro nel piombo. È da questi casi
che ci siamo ispirati per il personaggio che interpreta
il monologo."
Andrea Brunello
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CINEMA |

il bando della quarta
edizione
Cortisonici
cresce di anno in anno.
L'associazione
culturale Filmstudio 90 e Ronzinanti indicono la quarta
edizione di CORTISONICI - Festival di cortometraggi, che
si terrà dal 7 al 10 marzo 2007 a Varese.
Vuoi
inviare il tuo cortometraggio?
Scarica
il regolamento e la scheda di iscrizione.
www.cortisonici.org
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Nato con l'obiettivo di dare spazio
a giovani cineasti, di sostenere e diffondere la cultura
cinematografica espressa in taglio corto, di promuovere
lavori innovativi per stile, poetica e moduli narrativi,
Cortisonici ha ottenuto nelle sue precedenti edizioni un
grandissimo successo di pubblico, un'inaspettata
attenzione da parte della stampa e un importante
riconoscimento da parte dei registi invitati al festival.
La quarta edizione del festival intende proseguire ed
ampliare il progetto: oltre a confermare le ormai
consuete sezioni (In concorso, Cortisonici Ragazzi) e ad
ampliare le sezioni sperimentate lo scorso anno (Inferno,
Focus on) Cortisonici 2007 punta a creare nuove sezioni
ed a potenziare gli eventi collaterali: sempre più
festival, sempre da usare senza nessuna cautela.
Le iscrizioni a Cortisonici 2007 si
chiudono il 20 dicembre 2006. Ma per le
opere audiovisive realizzate in ambito scolastico e più
in generale educativo c'e' tempo fino al 20
gennaio 2007.
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MUSICA |
30
NOVEMBRE 2006 - TEATRO DEL POPOLO - GALLARATE CONCERTO
CAMERISTICO

Musiche di E. GRIEG
D. SHOSTAKOVICH C. A. FRANCK
Violino Carlo Bellora Pianoforte
Francesco Pasqualotto
Edvard Grieg Sonata per violino e
pianoforte in do minore n°3 op.45
Dmitri Shostakovich Preludi per violino e
pianoforte n°6 (Allegretto), 15 (Allegretto), 16 (Andantino),
5 (Allegro) e 24 (Allegretto)
Cesar Franck, Sonata per violino e
pianoforte in la maggiore
http://www.fondazioneculturalegallarate.it
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con la Sonata
per violino e pianoforte in do minore n°3 op.45 che
Grieg raggiunge lapice del genere cameristico.
Lavoro brillante, attraversato da seducenti idee
melodiche si articola in tre movimenti molto diversi
luno dallaltro. I Preludi per violino e
pianoforte di Shostakovich, trascritti da Dmitri
Zyganow, formano un caleidoscopio melodico creando
atmosfere ora brillanti ora svagate, ora ironiche e
sognatrici, ora piene di sarcasmo deformante, ora leggere
e giocose.
La Sonata per violino e pianoforte in la maggiore
di Franck fu scritta e dedicata al grande virtuoso del
violino Eugène Ysaÿe che la presentò a Bruxelles nel
1886 aprendo la strada ad un successo memorabile.
Carlo Bellora, alterna lattività concertistica a
quella musicologica, esibendosi in vari concerti sia in
duo con il pianoforte sia come primo violino di
spalla per importanti rassegne musicali della
provincia di Varese e di Milano. Come musicologo
collabora con importanti istituzioni musicali e come
critico musicale per la rivista Musica.
Francesco Pasqualotto, ha costituito il Trio
Artemisia che si è esibito con grande successo di
critica e di pubblico in varie città italiane e
straniere. È stato ammesso al Mozarteum di Salisburgo a
importanti corsi di perfezionamento. Ha partecipato
allesecuzione dellintegrale dellopera
pianistica di Gyorgy Ligeti |
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FUMETTO |
il
teatro a fumetti CALIGOLA

Teatri
Possibili & Scuola del Fumetto
secondo
volume della collana Il teatro a fumetti
Da Teatri Possibili
in collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano
è nata un'iniziativa unica e preziosa, un progetto
editoriale di alto valore educativo: "IL TEATRO A
FUMETTI", una collana di fumetti a colori
ispirata ai grandi testi teatrali. Un progetto realizzato
da giovani per altri giovani, uniti dalla medesima
passione artistica per il teatro, che lo raccontano
attraverso il potere divulgativo diretto e immediato del
fumetto.
Si tratta di capolavori
teatrali che, con un linguaggio nuovo, hanno la capacità
di incuriosire e avvicinare il pubblico permettendoci di
raccontare storie di immensa bellezza e senza tempo, di
alto contenuto educativo e pedagogico. Opera prima di
questa collana è stata, con il patrocinio della Regione
Lombardia e del Comune di Milano: Cirano di Bergerac,
testo dal fascino intramontabile, nell'adattamento
teatrale di Corrado d'Elia.
Il secondo volume della
collana è Caligola, tratto da un altro spettacolo
di grande successo della Compagnia Teatri Possibili e
basato sulla traduzione di Franco Cuomo (fino al 21
novembre Teatrolibero - regia di Corrado d'Elia). Dall'arte
del palcoscenico i volti degli attori passano
direttamente alle pagine illustrate, dove si può
rivivere la magia e la passione del teatro, una passione
che è nostra volontà trasmettere e diffondere con ogni
mezzo, in modo da poterla condividere e riscoprire in
ogni forma artistica.
Obiettivo del progetto è
quello di unire due arti che possano arricchirsi a
vicenda ed essere una nuova e preziosa risorsa per il
pubblico. Utilizzare, quindi, il fumetto come veicolo
educativo con una duplice volontà: avvicinare i lettori
al teatro e accostare alle pagine del fumetto una
dimensione ancora inesplorata, quella del teatro,
arricchendolo e costituendo, per appassionati e non, una
proposta esclusiva.
Per
raccontare questa storia viene scelta una tecnica di
disegno realista, dove i personaggi del fumetto si
avvicinano a quelli dello spettacolo, ma con sfondi
surreali, nei quali appare e scompare la scenografia
minimalista di un palazzo bianco con una vasca
piena di palline rosse simbolo di potere, amore, passione
e distruzione. Ed è con queste palline che nella
versione a fumetti si gioca su un significato aggiunto:
ogni pallina è il microcosmo di un essere umano gettato
alla rinfusa in una vasca, a contatto con altri ma
isolato da tutti, in balia del gioco folle di un bambino
disperato.
Nell'adattamento
al fumetto, il testo è reso veloce, e pur rimanendo
fedele alla storia originale, lascia ovviamente molto
spazio all'impatto delle immagini.
Il libro
sarà proposto come volume II della collana Il
teatro a fumetti, cartonato e con 48 pagine più
una parte speciale dedicata ad interviste con gli attori
ed al confronto tra palcoscenico e fumetto.
http://www.teatrolibero.it
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Il
linguaggio del fumetto è immediato e sorprendente.
Nonostante la staticità dellimmagine è
considerato in altre parti del mondo (Francia, Stati
Uniti, Giappone etc.) la base dellintrattenimento e
lunica forma darte che incontra
contemporaneamente la scrittura e il cinema. In Francia
leconomia delleditoria mette al primo posto
la produzione a fumetti, negli Stati Uniti è il
principale test della realizzazione di film, mentre per
il Giappone è il primo passo per arrivare alla creazione
di grandi film danimazione come lo storico Akira e
il famoso Lupin III. Non tutti sanno che grandi registi,
come Francis Ford Coppola, sono principalmente dei grandi
narratori di immagini statiche e nella produzione di loro
film sono in prima persona storyboardisti. In Italia
il fumetto è stato per molto tempo considerato solo una
forma espressiva per i bambini, oppure un fenomeno
artistico che fa riferimento ad autori spesso dimenticati
come Hugo Pratt, Crepax, Manara e molti alri di cui, per
altro, lItalia non vanta più la produzione poiché
per tanti i diritti sono irrimediabilmente esteri. In
questi anni, anche in Italia si sta arrivando alla
convinzione che il fumetto è da considerarsi un bene
nazionale. Non a caso nel 2004 grandi stilisti come Dolce
& Gabbana e Armani hanno scelto di far sfilare in
passerella vestiti che ricordassero il fumetto o capi con
stampati personaggi del fumetto.
Gli
artisti italiani del fumetto sono apprezzati e imitati in
tutto il mondo per la loro sensibilità e la propensione
al fumetto dautore che rende inconfondibile lo
stile nel disegno e nella storia. E unarte
che si sa reinventare e riproporre, un arte che se
studiata a fondo riesce a plasmarsi a qualsiasi altra
forma espressiva. Nel 1996 il giornalista Joe Sacco vince,
in America, limportante premio Book Award per il
suo Palestina, libro totalmente a fumetti,
disegnato da lui, che racconta la sua esperienza
giornalistica in Palestina e nel 2003 è al primo posto
come libro più venduto in Italia e, ancora oggi, vengono
prodotti milioni di copie in tutto il mondo ed è
considerato un esempio per il giornalismo.
Se il
fumetto può essere giornalismo perché non può essere
teatro? È un'espressione artistica di grande attrattiva
perché le sue immagini sono senza tempo.
Il
progetto de Il teatro a fumetti è un
progetto unico ed innovativo, la sua forza si basa
proprio sull'intenzione di fondo: non fare un libro
che racconti gli aspetti storici di un testo, ma entrare
nel vivo dello spettacolo e dell'idea registica.
Questo
secondo volume, a differenza del precedente, Cirano, si
concentra principalmente sulla scena e sui personaggi
dello spettacolo diretto e interpretato da Corrado d'Elia.
Il
progetto segue il presupposto, derivante dallo stesso
testo di Camus, che la tragedia di Caligola abbia inizio
da un evento scatenante, la morte della sorella Drusilla,
che innesca una corsa a piramide fino ai massimi livelli
di crudeltà e di autodistruzione. Una lotta contro la
propria natura, contro la vastità della mente e della
piccolezza del mondo che lo circonda, una condizione
reale e quanto mai vera.
Altro
cambiamento, rispetto al primo volume del Cirano, è
nella colorazione, che invece di essere manuale è in
acrilico digitale a più livelli. Questa scelta è dovuta
alla necessità di ricorrere a tonalità più fredde e
inquietanti che il colore digitale è in grado di creare
rispetto a qualsiasi tipo di tecnica manuale.
Elena
Accenti
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MEDIA |
 una
nazione composta da molti popoli diversi
'La rete
ci permette di tornare a una economia di scambio da
Nazione Indiana dove contano soprattutto le cose che
facciamo - che ognuno fa a suo modo scegliendo di volta
in volta argomenti, stili, generi che lo attirano di più
- e non la nostra qualifica professionale
preconfezionata.'
Cosi' si
presenta Nazione Indiana, un blog collettivo.
Ciascun
collaboratore ha un accesso personale al sito che gli
permette di pubblicare autonomamente ciò che vuole,
senza passare attraverso alcun filtro redazionale e alcun
tipo di mediazione.
Lorganizzazione
di Nazione Indiana è decentrata, orizzontale, rizomatica.
Non esiste una redazione centrale, non ci sono posizioni
unanimi, ma singole autonomie individuali.
E'
la creazione di una rete di comunicazione...
Nazione
Indiana oggi è: Andrea Bajani, Gianni Biondillo,
Francesco Forlani, Sergio Garufi, Andrea Inglese, Helena
Janeczek, Franz Krauspenhaar, Giulio Mozzi, Ozzy Osbourne,
Mattia Paganelli, Christian Raimo, Andrea Raos, Jan
Reister, Massimo Rizzante, Roberto Saviano, Piero
Sorrentino, Antonio Sparzani, Eric Suchère, Giorgio
Vasta, Maria Luisa Venuta.
www.nazioneindiana.com
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Perché ci
piaceva lidea di una nazione composta da molti
popoli diversi, orgogliosamente diversi e orgogliosamente
liberi di migrare attraverso le loro praterie
intrecciando scambi e confronti, e a volte anche scontri. Perché a
un primo gruppo di scrittori e teatranti che si erano
incontrati per un convegno e un libro si sono poi
aggiunti anche uomini di cinema e altri. Ma noi vorremmo
che domani ci fossero anche musicisti, scienziati,
persone che si occupano dei più svariati ambiti del
sapere e della cultura e altri ancora che noi oggi non
riusciamo neanche a immaginare.
Mentre
la situazione attuale è che ciascuno viene relegato nel
suo ruolo e nel suo campo e trova uno spazio solo se
accetta di rimanere confinato entro questi limiti,
delegando a specialisti e mediatori il compito di
raffigurarlo e di collocarlo in una apposita nicchia
preordinata, in un piccolo gioco chiuso e - a noi pare -
senza futuro.
Nella
cultura italiana vige la pratica dello scambio di favori.
Ci impegniamo a non accettare nessun clientelismo. Non
solo i do ut des immediati, ma anche le soggezioni, gli
atteggiamenti reverenziali in vista di futuri tornaconti
o per timore di essere esclusi o danneggiati dai
padrini della cultura: boss grandi e piccoli
del giornalismo e delleditoria, amministratori
pubblici, funzionari, giurie di premi, organizzatori di
eventi ecc
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AUDIOVISIVI |
La
vita ricomincia da una Donna 25
novembre 2006
giornata
internazionale contro la violenza sulle donne

dare
fiducia a una donna, vuol dire investire sul futuro
delluomo e dellintera umanità.
La
ricorrenza nasce da un episodio avvenuto nella Repubblica
Dominicana il 25 novembre 1960. Tre sorelle Mate, Minerva
e Patria Mirabal furono brutalmente assassinate per il
loro impegno contro la dittatura del generale Rafael
Leonidas Trujillo. La data fu scelta nel corso del primo
Encuentro Feminista de Latinoamerica y el Carive,
realizzatosi a Bogot' nel luglio del 1981 e fu resa
ufficiale dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con
la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999.
La Fondazione
Pangea Onlus è una realtà no profit, nata nel 2002 per
dare risposte concrete ai bisogni generati da emergenze
come guerre, carestie, regimi dittatoriali o eventi
climatici catastrofici. Lo scopo è quello di favorire
condizioni di sviluppo e partecipazione delle Donne e
delle loro famiglie, offrendo strumenti e opportunità di
reale e concreto riscatto.
http://www.youtube.com/watch?v=ztgDML_yFBk
http://www.25novembre.it
http://www.pangeaonlus.org/
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Sole.
Cicale. Un campo. Erba alta e incolta. Uomini seminudi
divorano meccanicamente i fiori che punteggiano di colori
la monocromia giallo - verde dell'erba. Sembrano usciti
da "Tetsuo" il celeberrimo film di Tsakamoto. Un alito
di vento. Una sospensione. Come se il tempo e la
voracità degli uomini si fossero fermati. Per magia.
Compare una figura femminile. Avanza nel campo. Raccoglie
un fiore. Un dente di leone. Soffia. I petali volano.
Alti. Nell'azzurro del cielo. Finalmente sereno. In super
sullo sfondo azzurro del cielo compare la scritta:
La vita riparte da una donna.
E'
la rappresentazione simbolica di un'umanità degradata e
completamente ripiegata su se stessa. Uomini che mangiano
in modo compulsivo fiori. Orchi insaziabili incapaci di
vedere e di riconoscere la bellezza. La divorano. Non è
una storia. Non è un racconto. E' una suggestione visiva.
Inizia con uomini ingordi e feroci. Finisce con un fiore.
Finisce con un soffio che sparge nel cielo finalmente
azzurro e limpido petali leggeri. Semi di bellezza.
Preludio di un mondo nuovo.
Questo
il racconto di Marco Pozzi, il regista che ha aderito
alla campagna di pangea con tutto il cast del suo spot in
onda dal 15 novembre su sky. Oltre a Gian Marco Tognazzi,
Eleonora Abbagnato, Francesco Siciliano, Ignazio Oliva e
Luca Lionello le adesioni registrano anche Ottavia
Piccolo, Lella Costa, Monni Ovadia e Roy Paci.
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SCRITTURE |
POESIA
IN LINGUE DEL SUD

SEBASTIANO
AGLIECO
ANNAMARIA
DE PIETRO, ALFREDO PANETTA
Poesiapresente
prosegue il viaggio nell'eredità dei dialetti italiani
nella poesia con il secondo appuntamento de
La lingua del poeta - quando il dialetto e'
poesia.
mercoledi'
22 novembre 2006 ore 21 - Caffe' letterario Binario 7
www.poesiapresente.it
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Sebastiano
Aglieco (1961), Annamaria De Pietro (1946) e Alfredo
Panetta (1962), protagonisti del secondo appuntamento
serale, segnano un campo d'indagine altro all'interno
della problematica della lingua. Sono tre autori d'indubbia
personalità che hanno in comune un percorso di
sradicamento dalla terra di origine, un successivo
trapianto dal sud italia nel milanese con la possibilità
quindi di conoscere in presa diretta tutti i fermenti
della poesia contemporanea in atto a Milano e la
necessità di riscrivere se stessi riappropriandosi, con
una poesia d'alta scuola, di quel luogo originario che da
sempre appartiene loro. Di rara bellezza i libri in
napoletano 'Si vuo' 'o ciardino' (Bookeditore, 2005)
della De Pietro, e 'Petri 'i limiti (Moretti & Vitali,
2005) in calabrese di Panetta; assolutamente da scoprire
gli inediti in siracusano di Aglieco. Tre esperienze
sintomatiche, specie pensando al bilinguismo in poesia di
Aglieco (leggerà anche da 'Dolore della casa', Il ponte
del sale, 2006) e della De Pietro - compongono quasi
sempre in italiano - di un clima culturale sempre più
caratterizzato dalla necessità di ridisegnare la propria
identità. |
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PENSIERO |
New york

di Ferdinando fontana
- Salerno editore - 2006 - . 12,00
Un
incredibile resoconto giornalistico della New
York di fine Ottocento. Lorigine del mito della
Grande Mela: la modernità, il capitalismo e la società
multirazziale.
http://www.salernoeditrice.it
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Federico
Fontana, commediografo, poeta e giornalista col mito
della rivoluzione, può essere certamente considerato
degno predecessore di Tiziano Terzani. Con il suo occhio
di spietato analista sociale egli fece grande scalpore
nellEuropa di fine 800 con i resoconti
giornalistici dei suoi viaggi a Berlino, Montecarlo,
Parigi e, soprattutto, New York. Limpatto con
questa città del giornalista italiano, da sempre strenuo
difensore della cosiddetta povera gente, non
poteva che essere «violento, quasi fisico»: la
«favolosa» città, ultima possibilità per migliaia di
uomini in cerca di riscatto, si rivela una caotica
«capitale delle macchine a vapore», pullulante di
negozi e pubblicità, dove la corsa al denaro e al
consumo, che presto contagerà il mondo intero, è già
iniziata inarrestabile. Le penetranti considerazioni di
Fontana sono sempre rivolte a mostrare gli aspetti più
compromettenti e deteriori di uno sviluppo economico
allepoca assai penalizzante per le masse crescenti
di emarginati. |
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RAGAZZI
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Leggimi
 
una
collana dedicata a coloro che hanno difficolta' di
lettura
I DUE
JACK
di Tony
Bradman ill. B/N di Ross Collins traduzione di Laura
Russo euro 8,00
VIA
DELLE FAVOLE
di Adèle
Geras, ill. B/N di Peter Baley traduzione di Laura Russo
euro 8,00
http://www.sinnoseditrice.com
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La Sinnos ha creato uno speciale
font open-type dedicato a tutti coloro che hanno
difficoltà di lettura, e in particolare ai ragazzi
dislessici.
Non è un'iniziativa tutta
nuova. La Barrington Stoke è una casa editrice inglese
che pubblica da anni libri con un carattere creato
appositamente per questo tipo di esigenze, e qualche
creativo sensibile al problema, sparso per il mondo, si
è già addentrato in questo campo di ricerca.
Come spesso accade,
commisurate alla specificità della questione, le
royalties sono piuttosto care!
Sinnos, dunque, ha pensato
che si poteva provare, con l'aiuto di alcuni esperti e
dei diretti interessati, a fare la stessa esperienza
dalle nostre parti, in modo tale anche da rendere
disponibile questo nuovo strumento alle Associazioni e a
coloro, insegnanti educatori ecc., che lavorano con
bambini e ragazzi dislessici e per i quali potrebbero
trovarlo utile e in alcuni casi necessario...
caratteristiche
tecniche del font leggimi:
leggimi è un font open-type
creato nelle versioni regular e medium, e composto di 262
glifi, che comprendono la maggior parte dei caratteri
speciali e accentati.
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