'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...'

UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani

 

percorsi itineranti tra letture e culture

diciannove novembre duemilasei

ideazione e redazione abramo e i di fretta

ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI

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segnali di libro

il percorso poetico di poesiapresente ci traghetta direttamente dal passato al presente. mentre espletiamo le funzioni operative della messa in linea di questo punto di incontro, ancora odiamo gli echi che veleggiavano al caffe' letterario del Binario 7 segnando la prima tappa della stagione poetica aperta a Monza. ritroverete in scritture l'appuntamento di mercoledi' ventidue novembre che poesiapresente ci offrira'. e ci piacerebbe che lo raccontaste anche voi, che leggete questo sforzo di intessere le trame delle arti.

abrigliasciolta vuole essere un progetto concreto nella promozione dei percorsi itineranti tra letture e culture.

e la creazione di una rete di comunicazione per la comunita' e' aperta all'incontro ed allo scambio.

ancora cullati dai versi di Loi, Recalcati e Zuccato, vi proponiamo un piccolo excursus sulle curiosita' di intreccio di questa settimana. con un'idea di fondo... che si intesse itinerante per continuare ad incontrarsi abrigliasciolta, dove il confine tra letture e culture si indebolisce e la trama tra le arti si intesse nel nostro quotidiano.

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terza edizione www.carovanadeiversi.it scadenza consegna inediti 31.12.06
 
ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI
ARTI VISIVE

Milano, Rotonda di Via Besana 15 novembre 2006 – 28 gennaio 2007

BUZZATI RACCONTA

Storie disegnate e dipinte

"Il  fatto  è  questo:  io  mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore  il  quale,  per hobby, durante un periodo alquanto prolungato, ha fatto  anche  lo  scrittore e il giornalista. Il mondo invece crede che sia viceversa  e  le  mie  pitture  quindi  non le "può" prendere sul serio. La pittura  per me non è un hobby, ma il mestiere; hobby per me è scrivere. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva,  io perseguo  il  medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie."  (Dino Buzzati, 1967)

A  cento  anni  dalla nascita (1906/2006), Dino Buzzati pittore e scrittore sarà celebrato a Milano con la mostra "BUZZATI RACCONTA  storie disegnate  e dipinte", come prima tappa di una serie di imminenti iniziative dedicate a Dino Buzzati, che spazieranno dal teatro al cinema e che si articoleranno fra Milano, Cortina d’Ampezzo e Belluno.

http://www.comune.milano.it/palazzoreale/index.html

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera, con il Comune di Belluno e con la partecipazione di Electa, racconta il Buzzati pittore attraverso i quadri e le opere che ne hanno segnato il percorso; evidenzia anche il singolare incontro, nella sua arte, tra parola e immagine.

Sono  dipinti  che  raccontano  delle storie; si sviluppano in un complesso universo  di correspondances  che  è possibile  individuare  mettendo  in rapporto  fra  loro,  da  una  parte dipinti  e  disegni, dall’altra testi scritti, nati anche ad anni di distanza.

Corpo  centrale della mostra, ospitata alla Rotonda di via Besana, sarà una importante campionatura  di tavole del Poema a fumetti: una summa cioè dei grandi  temi  della produzione  di  Buzzati e soprattutto il primo fumetto d’autore  della letteratura italiana (nel 1969 fu pubblicato da Mondadori). Si spazia dai primi schizzi sino alla vera e propria esecuzione dei disegni, dalla scelta dei testi alla nascita del fumetto, oltre ai quadri realizzati dallo stesso Buzzati, che hanno stretti richiami con alcuni disegni.
Le  sezioni in cui sarà diviso l’allestimento si susseguiranno in una sorta di  finestre sull’articolato  lavoro di Buzzati: "links" che permetteranno allo spettatore di calarsi nella produzione di tutta una vita.

La  mostra intende anche, a conclusione di questo centenario, legare le due città  di Dino Buzzati:  Milano, dove  ha  lavorato a lungo, anche quale responsabile dal  1967  della  pagina dell’arte del Corriere della Sera e quella  dove  nacque – Belluno - sede (nel 2002, trentennale della morte di Buzzati) dell’applaudita mostra "Buzzati  1969: Il laboratorio di Poema a fumetti".

     
TEATRO Sloi Machine

di Andrea Brunello e Michela Marelli

regia di Michela Marelli con Andrea Brunello

"Sloi Machine" è il monologo teatrale scritto da Andrea Brunello e Michela Marelli, che porta sulle scene la tragedia italiana dello stabilimento trentino della Sloi, la Società Lavorazioni Organiche Inorganiche.

La Sloi è un soggetto importante perché raccoglie molti dei malesseri del mondo di oggi. La Sloi rappresenta in sé il frutto di una cattiva gestione del territorio e dell'incapacità della gente di reagire, di rinunciare a una sicura fonte di guadagno. Oggi gli individui non sono molto cambiati, hanno paura ma non si fanno scrupoli nel perseverare in quei comportamenti che insapriscono le problematiche ambientali esistenti.

BIGLIETTI: INTERO: 16 Euro RIDOTTO GIOVANI: 11 Euro RIDOTTO ANZIANI 8 Euro

www.teatrolibero.it

L'idea originaria è di Andrea Brunello. Tutto è nato da una ricerca personale incominciata circa tre anni fa, dopo un incontro con Luigi Sardi, giornalista de "L'Adige" che ha seguito per trent'anni la vicenda della Sloi. Un anno fa ha contattato Michela Marelli e dalla sua disponibilità è iniziato il lavoro. Lo spettacolo così come è adesso è il frutto di prove e ragionamenti fatti insieme, non una struttura decisa a tavolino, anche se era chiaro fin dall'inizio che l'impianto sarebbe stato quello attuale.

“Abbiamo raccolto una vasta mole di dati e di casi e nella progressiva elaborazione dello spettacolo ci siamo accorti che la descrizione delle singole tragedie si risolveva in episodi troppo didascalici e poco funzionali allo scopo dell'opera: trovare un punto di equilibrio tra l'aspetto giornalistico e il dramma narrativo, una prospettiva cioè che motivasse il racconto agli occhi degli spettatori. Così abbiamo scelto il dramma di un operaio che riesce ad arrivare vivo fino al giorno dell'esplosione, e attraverso la vicenda personale e familiare, abbiamo cercato di raccontare l'intero arco di vita della Sloi. In fondo il personaggio, che vive sulla pelle i disastri provocati dall'intossicazione, è il simbolo di tutti coloro che hanno lavorato e sono anche morti alla Sloi. [...]

Il problema è che ancora oggi, nonostante le inchieste ufficiali, non conosciamo l'esatto numero di vittime. I medici che avevano a che fare con i pazienti provenienti dalla fabbrica non andavano a verificare quanto piombo avessero in corpo. Così gli operai licenziati, che magari impazzivano o finivano i loro giorni da alcolizzati, per la società morivano da ubriaconi o addirittura da criminali, non da vittime della Sloi. Qualcuno però è anche sopravvissuto dopo quasi vent'anni di lavoro nel piombo. È da questi casi che ci siamo ispirati per il personaggio che interpreta il monologo."

Andrea Brunello

     
CINEMA

il bando della quarta edizione

Cortisonici cresce di anno in anno.

L'associazione culturale Filmstudio 90 e Ronzinanti indicono la quarta edizione di CORTISONICI - Festival di cortometraggi, che si terrà dal 7 al 10 marzo 2007 a Varese.

Vuoi inviare il tuo cortometraggio?

Scarica il regolamento e la scheda di iscrizione.

www.cortisonici.org

Nato con l'obiettivo di dare spazio a giovani cineasti, di sostenere e diffondere la cultura cinematografica espressa in taglio corto, di promuovere lavori innovativi per stile, poetica e moduli narrativi, Cortisonici ha ottenuto nelle sue precedenti edizioni un grandissimo successo di pubblico, un'inaspettata attenzione da parte della stampa e un importante riconoscimento da parte dei registi invitati al festival. La quarta edizione del festival intende proseguire ed ampliare il progetto: oltre a confermare le ormai consuete sezioni (In concorso, Cortisonici Ragazzi) e ad ampliare le sezioni sperimentate lo scorso anno (Inferno, Focus on) Cortisonici 2007 punta a creare nuove sezioni ed a potenziare gli eventi collaterali: sempre più festival, sempre da usare senza nessuna cautela.

Le iscrizioni a Cortisonici 2007 si chiudono il 20 dicembre 2006. Ma per le opere audiovisive realizzate in ambito scolastico e più in generale educativo c'e' tempo fino al 20 gennaio 2007.

     
MUSICA 30 NOVEMBRE 2006 - TEATRO DEL POPOLO - GALLARATE

CONCERTO CAMERISTICO

Musiche di E. GRIEG – D. SHOSTAKOVICH – C. A. FRANCK

Violino Carlo Bellora Pianoforte Francesco Pasqualotto

Edvard Grieg Sonata per violino e pianoforte in do minore n°3 op.45

Dmitri Shostakovich Preludi per violino e pianoforte n°6 (Allegretto), 15 (Allegretto), 16 (Andantino), 5 (Allegro) e 24 (Allegretto)

Cesar Franck, Sonata per violino e pianoforte in la maggiore

http://www.fondazioneculturalegallarate.it

con la Sonata per violino e pianoforte in do minore n°3 op.45 che Grieg raggiunge l’apice del genere cameristico. Lavoro brillante, attraversato da seducenti idee melodiche si articola in tre movimenti molto diversi l’uno dall’altro. I Preludi per violino e pianoforte di Shostakovich, trascritti da Dmitri Zyganow, formano un caleidoscopio melodico creando atmosfere ora brillanti ora svagate, ora ironiche e sognatrici, ora piene di sarcasmo deformante, ora leggere e giocose.
La Sonata per violino e pianoforte in la maggiore di Franck fu scritta e dedicata al grande virtuoso del violino Eugène Ysaÿe che la presentò a Bruxelles nel 1886 aprendo la strada ad un successo memorabile.
Carlo Bellora, alterna l’attività concertistica a quella musicologica, esibendosi in vari concerti sia in duo con il pianoforte sia come primo violino di “spalla” per importanti rassegne musicali della provincia di Varese e di Milano. Come musicologo collabora con importanti istituzioni musicali e come critico musicale per la rivista Musica.
Francesco Pasqualotto,  ha costituito il Trio Artemisia che si è esibito con grande successo di critica e di pubblico in varie città italiane e straniere. È stato ammesso al Mozarteum di Salisburgo a importanti corsi di perfezionamento. Ha partecipato all’esecuzione dell’integrale dell’opera pianistica di Gyorgy Ligeti
     
FUMETTO il teatro a fumetti

CALIGOLA

Teatri Possibili & Scuola del Fumetto

secondo volume della collana “Il teatro a fumetti”

Da Teatri Possibili in collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano è nata un'iniziativa unica e preziosa, un progetto editoriale di alto valore educativo: "IL TEATRO A FUMETTI", una collana di fumetti a colori ispirata ai grandi testi teatrali. Un progetto realizzato da giovani per altri giovani, uniti dalla medesima passione artistica per il teatro, che lo raccontano attraverso il potere divulgativo diretto e immediato del fumetto.

Si tratta di capolavori teatrali che, con un linguaggio nuovo, hanno la capacità di incuriosire e avvicinare il pubblico permettendoci di raccontare storie di immensa bellezza e senza tempo, di alto contenuto educativo e pedagogico. Opera prima di questa collana è stata, con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano: Cirano di Bergerac, testo dal fascino intramontabile, nell'adattamento teatrale di Corrado d'Elia.

Il secondo volume della collana è Caligola, tratto da un altro spettacolo di grande successo della Compagnia Teatri Possibili e basato sulla traduzione di Franco Cuomo (fino al 21 novembre Teatrolibero - regia di Corrado d'Elia). Dall'arte del palcoscenico i volti degli attori passano direttamente alle pagine illustrate, dove si può rivivere la magia e la passione del teatro, una passione che è nostra volontà trasmettere e diffondere con ogni mezzo, in modo da poterla condividere e riscoprire in ogni forma artistica.

Obiettivo del progetto è quello di unire due arti che possano arricchirsi a vicenda ed essere una nuova e preziosa risorsa per il pubblico. Utilizzare, quindi, il fumetto come veicolo educativo con una duplice volontà: avvicinare i lettori al teatro e accostare alle pagine del fumetto una dimensione ancora inesplorata, quella del teatro, arricchendolo e costituendo, per appassionati e non, una proposta esclusiva.

Per raccontare questa storia viene scelta una tecnica di disegno realista, dove i personaggi del fumetto si avvicinano a quelli dello spettacolo, ma con sfondi surreali, nei quali appare e scompare la scenografia minimalista  di un palazzo bianco con una vasca piena di palline rosse simbolo di potere, amore, passione e distruzione. Ed è con queste palline che nella versione a fumetti si gioca su un significato aggiunto: ogni pallina è il microcosmo di un essere umano gettato alla rinfusa in una vasca, a contatto con altri ma isolato da tutti, in balia del gioco folle di un bambino disperato.

Nell'adattamento al fumetto, il testo è reso veloce, e pur rimanendo fedele alla storia originale, lascia ovviamente molto spazio all'impatto delle immagini.

Il libro sarà proposto come volume II della collana “Il teatro a fumetti”, cartonato e con 48 pagine più una parte speciale dedicata ad interviste con gli attori ed al confronto tra palcoscenico e fumetto.

http://www.teatrolibero.it

Il linguaggio del fumetto è immediato e sorprendente. Nonostante la staticità dell’immagine è considerato in altre parti del mondo (Francia, Stati Uniti, Giappone etc.) la base dell’intrattenimento e l’unica forma d’arte che incontra contemporaneamente la scrittura e il cinema. In Francia l’economia dell’editoria mette al primo posto la produzione a fumetti, negli Stati Uniti è il principale test della realizzazione di film, mentre per il Giappone è il primo passo per arrivare alla creazione di grandi film d’animazione come lo storico Akira e il famoso Lupin III. Non tutti sanno che grandi registi, come Francis Ford Coppola, sono principalmente dei grandi narratori di immagini statiche e nella produzione di loro film sono in prima persona storyboardisti.

In Italia il fumetto è stato per molto tempo considerato solo una forma espressiva per i bambini, oppure un fenomeno artistico che fa riferimento ad autori spesso dimenticati come Hugo Pratt, Crepax, Manara e molti alri di cui, per altro, l’Italia non vanta più la produzione poiché per tanti i diritti sono irrimediabilmente esteri. In questi anni, anche in Italia si sta arrivando alla convinzione che il fumetto è da considerarsi un bene nazionale. Non a caso nel 2004 grandi stilisti come Dolce & Gabbana e Armani hanno scelto di far sfilare in passerella vestiti che ricordassero il fumetto o capi con stampati personaggi del fumetto.

Gli artisti italiani del fumetto sono apprezzati e imitati in tutto il mondo per la loro sensibilità e la propensione al fumetto d’autore che rende inconfondibile lo stile nel disegno e nella storia. E’ un’arte che si sa reinventare e riproporre, un’ arte che se studiata a fondo riesce a plasmarsi a qualsiasi altra forma espressiva. Nel 1996 il giornalista Joe Sacco vince, in America, l’importante premio Book Award per il suo “Palestina”, libro totalmente a fumetti,  disegnato da lui, che racconta la sua esperienza giornalistica in Palestina e nel 2003 è al primo posto come libro più venduto in Italia e, ancora oggi, vengono prodotti milioni di copie in tutto il mondo ed è considerato un esempio per il giornalismo.

Se il fumetto può essere giornalismo perché non può essere teatro? È un'espressione artistica di grande attrattiva perché le sue immagini sono senza tempo.

Il progetto de “Il teatro a fumetti” è un progetto unico ed innovativo, la sua forza si basa proprio  sull'intenzione di fondo: non fare un libro che racconti gli aspetti storici di un testo, ma entrare nel vivo dello spettacolo e dell'idea registica.

Questo secondo volume, a differenza del precedente, Cirano, si concentra principalmente sulla scena e sui personaggi dello spettacolo diretto e interpretato da Corrado d'Elia.

Il progetto segue il presupposto, derivante dallo stesso testo di Camus, che la tragedia di Caligola abbia inizio da un evento scatenante, la morte della sorella Drusilla, che innesca una corsa a piramide fino ai massimi livelli di crudeltà e di autodistruzione. Una lotta contro la propria natura, contro la vastità della mente e della piccolezza del mondo che lo circonda, una condizione reale e quanto mai vera.

Altro cambiamento, rispetto al primo volume del Cirano, è nella colorazione, che invece di essere manuale è in acrilico digitale a più livelli. Questa scelta è dovuta alla necessità di ricorrere a tonalità più fredde e inquietanti che il colore digitale è in grado di creare rispetto a qualsiasi tipo di tecnica manuale.

Elena Accenti

     
MEDIA

una nazione composta da molti popoli diversi

'La rete ci permette di tornare a una economia di scambio da Nazione Indiana dove contano soprattutto le cose che facciamo - che ognuno fa a suo modo scegliendo di volta in volta argomenti, stili, generi che lo attirano di più - e non la nostra “qualifica professionale” preconfezionata.'

Cosi' si presenta Nazione Indiana, un blog collettivo.

Ciascun collaboratore ha un accesso personale al sito che gli permette di pubblicare autonomamente ciò che vuole, senza passare attraverso alcun filtro redazionale e alcun tipo di mediazione.

L’organizzazione di Nazione Indiana è decentrata, orizzontale, rizomatica. Non esiste una redazione centrale, non ci sono posizioni unanimi, ma singole autonomie individuali.

E' la creazione di una rete di comunicazione...

Nazione Indiana oggi è: Andrea Bajani, Gianni Biondillo, Francesco Forlani, Sergio Garufi, Andrea Inglese, Helena Janeczek, Franz Krauspenhaar, Giulio Mozzi, Ozzy Osbourne, Mattia Paganelli, Christian Raimo, Andrea Raos, Jan Reister, Massimo Rizzante, Roberto Saviano, Piero Sorrentino, Antonio Sparzani, Eric Suchère, Giorgio Vasta, Maria Luisa Venuta.

www.nazioneindiana.com

Perché ci piaceva l’idea di una nazione composta da molti popoli diversi, orgogliosamente diversi e orgogliosamente liberi di migrare attraverso le loro praterie intrecciando scambi e confronti, e a volte anche scontri.

Perché a un primo gruppo di scrittori e teatranti che si erano incontrati per un convegno e un libro si sono poi aggiunti anche uomini di cinema e altri. Ma noi vorremmo che domani ci fossero anche musicisti, scienziati, persone che si occupano dei più svariati ambiti del sapere e della cultura e altri ancora che noi oggi non riusciamo neanche a immaginare.

Mentre la situazione attuale è che ciascuno viene relegato nel suo ruolo e nel suo campo e trova uno spazio solo se accetta di rimanere confinato entro questi limiti, delegando a specialisti e mediatori il compito di raffigurarlo e di collocarlo in una apposita nicchia preordinata, in un piccolo gioco chiuso e - a noi pare - senza futuro.

Nella cultura italiana vige la pratica dello scambio di favori. Ci impegniamo a non accettare nessun clientelismo. Non solo i do ut des immediati, ma anche le soggezioni, gli atteggiamenti reverenziali in vista di futuri tornaconti o per timore di essere esclusi o danneggiati dai “padrini della cultura”: boss grandi e piccoli del giornalismo e dell’editoria, amministratori pubblici, funzionari, giurie di premi, organizzatori di eventi ecc….

     
AUDIOVISIVI La vita ricomincia da una Donna

25 novembre 2006

giornata internazionale contro la violenza sulle donne

dare fiducia a una donna, vuol dire investire sul futuro dell’uomo e dell’intera umanità.

La ricorrenza nasce da un episodio avvenuto nella Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960. Tre sorelle Mate, Minerva e Patria Mirabal furono brutalmente assassinate per il loro impegno contro la dittatura del generale Rafael Leonidas Trujillo. La data fu scelta nel corso del primo Encuentro Feminista de Latinoamerica y el Carive, realizzatosi a Bogot' nel luglio del 1981 e fu resa ufficiale dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999.

La Fondazione Pangea Onlus è una realtà no profit, nata nel 2002 per dare risposte concrete ai bisogni generati da emergenze come guerre, carestie, regimi dittatoriali o eventi climatici catastrofici. Lo scopo è quello di favorire condizioni di sviluppo e partecipazione delle Donne e delle loro famiglie, offrendo strumenti e opportunità di reale e concreto riscatto.

http://www.youtube.com/watch?v=ztgDML_yFBk

http://www.25novembre.it

http://www.pangeaonlus.org/

Sole. Cicale. Un campo. Erba alta e incolta. Uomini seminudi divorano meccanicamente i fiori che punteggiano di colori la monocromia giallo - verde dell'erba. Sembrano usciti da "Tetsuo" il celeberrimo film di Tsakamoto.

Un alito di vento. Una sospensione. Come se il tempo e la voracità degli uomini si fossero fermati. Per magia. Compare una figura femminile. Avanza nel campo. Raccoglie un fiore. Un dente di leone. Soffia. I petali volano. Alti. Nell'azzurro del cielo. Finalmente sereno. In super sullo sfondo azzurro del cielo compare la scritta:
La vita riparte da una donna.

E' la rappresentazione simbolica di un'umanità degradata e completamente ripiegata su se stessa. Uomini che mangiano in modo compulsivo fiori. Orchi insaziabili incapaci di vedere e di riconoscere la bellezza. La divorano. Non è una storia. Non è un racconto. E' una suggestione visiva. Inizia con uomini ingordi e feroci. Finisce con un fiore. Finisce con un soffio che sparge nel cielo finalmente azzurro e limpido petali leggeri. Semi di bellezza. Preludio di un mondo nuovo.

Questo il racconto di Marco Pozzi, il regista che ha aderito alla campagna di pangea con tutto il cast del suo spot in onda dal 15 novembre su sky. Oltre a Gian Marco Tognazzi, Eleonora Abbagnato, Francesco Siciliano, Ignazio Oliva e Luca Lionello le adesioni registrano anche Ottavia Piccolo, Lella Costa, Monni Ovadia e Roy Paci.

     
SCRITTURE

POESIA IN LINGUE DEL SUD

SEBASTIANO AGLIECO

ANNAMARIA DE PIETRO, ALFREDO PANETTA

Poesiapresente prosegue il viaggio nell'eredità dei dialetti italiani nella poesia con il secondo appuntamento de La lingua del poeta - quando il dialetto e' poesia.

mercoledi' 22 novembre 2006 ore 21 - Caffe' letterario Binario 7

www.poesiapresente.it

Sebastiano Aglieco (1961), Annamaria De Pietro (1946) e Alfredo Panetta (1962), protagonisti del secondo appuntamento serale, segnano un campo d'indagine altro all'interno della problematica della lingua. Sono tre autori d'indubbia personalità che hanno in comune un percorso di sradicamento dalla terra di origine, un successivo trapianto dal sud italia nel milanese con la possibilità quindi di conoscere in presa diretta tutti i fermenti della poesia contemporanea in atto a Milano e la necessità di riscrivere se stessi riappropriandosi, con una poesia d'alta scuola, di quel luogo originario che da sempre appartiene loro. Di rara bellezza i libri in napoletano 'Si vuo' 'o ciardino' (Bookeditore, 2005) della De Pietro, e 'Petri 'i limiti (Moretti & Vitali, 2005) in calabrese di Panetta; assolutamente da scoprire gli inediti in siracusano di Aglieco. Tre esperienze sintomatiche, specie pensando al bilinguismo in poesia di Aglieco (leggerà anche da 'Dolore della casa', Il ponte del sale, 2006) e della De Pietro - compongono quasi sempre in italiano - di un clima culturale sempre più caratterizzato dalla necessità di ridisegnare la propria identità.
     
PENSIERO

New york

di Ferdinando fontana - Salerno editore - 2006 - €. 12,00

Un incredibile resoconto “giornalistico” della New York di fine Ottocento. L’origine del mito della Grande Mela: la modernità, il capitalismo e la società multirazziale.

http://www.salernoeditrice.it

Federico Fontana, commediografo, poeta e giornalista col mito della rivoluzione, può essere certamente considerato degno predecessore di Tiziano Terzani. Con il suo occhio di spietato analista sociale egli fece grande scalpore nell’Europa di fine ‘800 con i resoconti giornalistici dei suoi viaggi a Berlino, Montecarlo, Parigi e, soprattutto, New York. L’impatto con questa città del giornalista italiano, da sempre strenuo difensore della cosiddetta “povera gente”, non poteva che essere «violento, quasi fisico»: la «favolosa» città, ultima possibilità per migliaia di uomini in cerca di riscatto, si rivela una caotica «capitale delle macchine a vapore», pullulante di negozi e pubblicità, dove la corsa al denaro e al consumo, che presto contagerà il mondo intero, è già iniziata inarrestabile. Le penetranti considerazioni di Fontana sono sempre rivolte a mostrare gli aspetti più compromettenti e deteriori di uno sviluppo economico all’epoca assai penalizzante per le masse crescenti di emarginati.
     

RAGAZZI

Leggimi

una collana dedicata a coloro che hanno difficolta' di lettura

I DUE JACK

di Tony Bradman ill. B/N di Ross Collins traduzione di Laura Russo euro 8,00

VIA DELLE FAVOLE

di Adèle Geras, ill. B/N di Peter Baley traduzione di Laura Russo euro 8,00

http://www.sinnoseditrice.com

La Sinnos ha creato uno speciale font open-type dedicato a tutti coloro che hanno difficoltà di lettura, e in particolare ai ragazzi dislessici.

Non è un'iniziativa tutta nuova. La Barrington Stoke è una casa editrice inglese che pubblica da anni libri con un carattere creato appositamente per questo tipo di esigenze, e qualche creativo sensibile al problema, sparso per il mondo, si è già addentrato in questo campo di ricerca.

Come spesso accade, commisurate alla specificità della questione, le royalties sono piuttosto care!

Sinnos, dunque, ha pensato che si poteva provare, con l'aiuto di alcuni esperti e dei diretti interessati, a fare la stessa esperienza dalle nostre parti, in modo tale anche da rendere disponibile questo nuovo strumento alle Associazioni e a coloro, insegnanti educatori ecc., che lavorano con bambini e ragazzi dislessici e per i quali potrebbero trovarlo utile e in alcuni casi necessario...

caratteristiche tecniche del font leggimi:

leggimi è un font open-type creato nelle versioni regular e medium, e composto di 262 glifi, che comprendono la maggior parte dei caratteri speciali e accentati.

archivio

08.10.06

15.10.06

22.10.06

29.10.06

05.11.06

12.11.06

http://www.abrigliasciolta.it/news.htm

dove si applicano le arti per essere altro nel mondo

i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.

http://www.abrigliasciolta.it/libreria.htm

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incontri esposizioni edizioni libreria virtuale
dove si intessono le arti e si comincia a pensare da un'altra prospettiva dove si svelano progetti nel cassetto e si scoprono immagini altre dove si ricerca la parola altra come ultimo strumento del pensiero dove si ricerca l'ultimo strumento del pensiero... altro
Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero

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