'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...'

UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani

 

percorsi itineranti tra letture e culture

ventisei novembre duemilasei

ideazione e redazione abramo e i di fretta

ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI

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il prossimo nostro

l'ottava tappa del percorso itinerante che proponiamo da questo punto di incontro, ci conduce direttamente nel mese piu' frizzante dell'anno. e non solo perche' la prima neve rende l'aria piu' pungente, ma anche perche' lo sforzo di intessere le trame delle arti e tra le stesse e la realta' raccogli molteplici consensi. entrando dunque in quel periodo dell'anno in cui fervono le idee e le azioni verso il prossimo, vogliamo scandagliare proposte che spingano all'analisi critica, quindi, a comportamenti consapevoli.

abrigliasciolta, come progetto che promuove percorsi tra letture e culture, si propone di avvicinare il pubblico al libro, come ultimo strumento del pensiero. anche con incontri itineranti e la creazione di una rete di comunicazione per la comunita' aperta allo scambio. anche nella ricorrenza del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

le selezioni ed i consigli ci orientano non solo continuare ad incontrarsi abrigliasciolta, dove il confine tra letture e culture si indebolisce e la trama tra le arti si intesse nel nostro quotidiano, ma anche a sviluppare uno spirito critico verso il prossimo nostro.

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terza edizione www.carovanadeiversi.it scadenza consegna inediti 31.12.06
 
ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI
ARTI VISIVE

30 novembre 2006 – Casa del Cinema - Roma

SHIRIN NESHAT

la BIM Distribuzione presenterà una selezione di film di Shirin Neshat e Shoja Azari. Dopo la proiezione Irene Bignardi condurrà una tavola rotonda e Fiamma Arditi farà da tramite fra gli artisti e il pubblico.

www.casadelcinema.it

Nata a Qazvin nel 1957, Shirin Neshat ha lasciato l'Iran nel 1974 per gli Stati Uniti, dove ha studiato arte ed ha cominciato ad affermarsi come fotografa, filmmaker e videoartista. La sua esperienza personale tra due culture e la riflessione sul regime di vita imposto dagli Ayatollah, che l'artista ha verificato di persona al suo primo rientro in Iran nel 1990 alla morte di Khomeini, sono divenuti i riferimenti costanti della sua produzione artistica.
Il modo differente in cui culture islamiche e culture 'occidentali' trattano temi quali la vita e la morte, la ciclicità dell'esistenza, il rapporto tra i sessi, la libertà e la censura, diventano materiale per operare un confronto interessato a mettere in luce pregiudizi e punti di vista, lasciando gli interlocutori e gli spettatori liberi di operare le proprie interpretazioni.
Rapture (1999) è letterariamente e figurativamente una separazione di genere. L'installazione consiste in due ampie, opposte proiezioni che mostrano uomini e donne separati gli uni dalle altre. La donne, coperte dal chador, si muovono liberamente nello spazio esterno. L'opera vuole evidenziare l'assurdità di certi atteggiamenti maschili e rovescia ruoli stereotipici associati con il genere. La condizione della donna islamica e' presentata sia quando sola in casa canta una canzone d'amore seguendo il suono di una radio, come in Pulse (Pulsazione, 2001), sia quando vaga in preda al delirio nella piazza di una città orientale come in Possessed (Posseduta, 2001), affascinando e inquietando al tempo stesso la gente che la circonda.
Infine Passage (Passaggio, 2001) analizza i grandi interrogativi dell'esistenza umana e la colonna sonora, firmata da Philip Glass, accentua la già intensa dimensione drammatica del visivo proposto da Shirin Neshat.
Alcune delle fotografie dell'artista (apparse in italiano nel volume "Donne di Allah" Marco Noire Editore, Torino, 1997), si trovano in rete alla pagina The Gun and The gaze e nel virtuale Museum of contemporary iranian artist.
In Italia, Shirin Neshat è stata premiata alla Biennale di Venezia, mentre all'estero sono già state dedicate all'artista importanti personali all'Art Institute di Chicago, al Whitney Museum di New York, alla Tate Gallery di Londra.
     
TEATRO fino al 27 novembre - scuderie Aldobrandini - Frascati

donna mostra donna

festival di corti teatrali al femminile

www.festivalcortiteatrali.it

L'Associazione Aktivamente in collaborazione con l'associazione culturale RosArte presentano la prima edizione del festival di corti teatrali esclusivamente al femminile.

Il progetto nasce dalla volont' di far raccontare alle donne la societ' attuale che le circonda e nella quale si riconoscono come soggetto attivo. Raccontare con il teatro un movimento di forme e di arti che si contaminano anche grazie a una femminilit' che ha deciso di narrare.

Lo scopo del festival [ quello di dare spazio e visibilita' alle autrici teatrali, alla loro visione del mondo attraverso storie, create, pensate e scritte da donne.

L'evento 'Donna mostra donna' si inserisce nel contesto delle iniziative promosse dal Comune di Frascati, Regione Lazio e PRovincia di Roma che, giunte alla terza edizione, hanno il fine di sostenere e creare nuovi spazi per e con le donne impegnate nell'arte. Madrina d'eccezione la premio nobel Rita Levi Montalcini.

     
CINEMA

Pasolini prossimo nostro

di Giuseppe Bertolucci

Pasolini prossimo nostro e' stato l'evento speciale Orizzonti alla 63a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Giuseppe Bertolucci ha ricostruito in poco più di un'ora, il frutto di 23 mesi di lavoro tra 50 ore di interviste audio, 3.000 metri di negativo e 7.200 fotografie. Un lungo, durissimo sfogo, quello di Pier Paolo Pasolini, scrittore e regista ucciso in circostanze ancora non del tutto chiarite la notte del 2 novembre 1975, pochi giorni prima della presentazione (che fu curata dal fratello di Bertolucci, Bernardo) del suo ultimo provocatorio film, Salò o le 120 giornate di Sodoma.

www.pasolini.net

La Ripley's Film distribuzione per l'home video di alta qualità, fa il suo esordio nella distribuzione nelle sale. Dal 24 sarà nei cinema italiani con Pasolini prossimo venturo di Giuseppe Bertolucci. Il documentario, passato a Venezia 63, è una lunga intervista a Pier Paolo Pasolini raccolta durante la lavorazione di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Le proiezioni in sala saranno precedute dal corto di Gianluigi Toccafondo Essere morti essere vivi.

La lapidaria premonizione su quello che la società italiana sarebbe diventata nel giro di pochi decenni e' esaltata, anzi esacerbata dalla ricostruzione che Giuseppe Bertolucci nel montaggio di Pasolini prossimo nostro.
Il poeta già allora avvertiva i sintomi di un disastro (sociale, comportamentale, morfologico, consumistico) che stava cancellando i residui arcaici dell’Italia contadina pre-boom economico con una legittimazione strisciante della logica merceologica applicata a qualsiasi aspetto della vita civile.

Non e' un mero processo di ricostruzione della genesi o della lavorazione del film, bensi' una focalizzazione sul furore negativo del suo pensiero nell’ultimo periodo di vita. L’ordinata composizione di foto di scena rigorosamente in bianco e nero e' stata elaborata come una riscrittura del film in forma di fotoromanzo: spesso le immagini fotografiche materializzano i discorsi di Pasolini.

     
MUSICA 28 NOVEMBRE 2006 - Auditorium Conciliazione - Roma

Lucio Dalla

Royal Philharmonic Orchestra

in favore del FAI

Nessuno più di Dalla ha fatto diventare classica la musica leggera. E adesso presenta le sue canzoni più belle proprio in un ambito classico. Infatti Lucio Dalla salirà sul palco dell’Auditorium Conciliazione a Roma accompagnato dalla Royal Philharmonic Orchestra per un concerto straordinario in favore del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano. Il ricavato del concertoverrà infatti interamente utilizzato per proseguire negli interventi di restauro in atto nelle proprietà della Fondazione aperte al pubblico.

www.fondoambiente.it

“È la sera dei miracoli fai attenzione, qualcuno nei vicoli di Roma con la bocca fa a pezzi una canzone. È la sera dei cani che parlano tra di loro della luna che sta per cadere, e la gente corre nelle piazze per andare a vedere, questa sera così dolce che si potrebbe bere da passare in centomila in uno stadio”. Le parole di Lucio Dalla, quelle della sua celebre canzone “La sera dei miracoli”, sembrano oggi quasi premonitrici.

Romantiche, imprevedibili ed eccentriche, le canzoni di Lucio Dalla sono dentro di noi da molti anni e il concerto del FAI sarà l’occasione per riascoltare le canzoni del suo repertorio che meglio si adattano a una rilettura in chiave di melodramma come “La sera dei miracoli”, “Attenti al lupo”, “Anna e Marco”, “Caruso” e altri pezzi che fanno parte della storia della musica popolare italiana, ma al tempo stesso, grazie alla Royal Philharmonic Orchestra, sarà possibile coglierne, ancora di più, la musicalità nascosta, la carica espressiva e la capacità di emozionare. Dalla avrà anche alcuni ospiti come Iskra Menarini e l’attore Marco Alemanno che reciterà il testo di “Henna”.

Lucio Dalla, uno dei più amati tra i cantautori italiani, è infatti un musicista raffinato e profondo, così eclettico da comprendere nel proprio repertorio canzoni d’amore, politiche, sociali. Così tra classico e popolare, tra arte e leggerezza, il concerto di Lucio Dalla con la Royal Philharmonic Orchestra, una delle orchestre più prestigiose del mondo, si lega perfettamente agli intendimenti e allo spirito del FAI: dove l’unicità dell’opera d’arte si sposa alla consapevolezza che la bellezza deve appartenere a tutti.

     
FUMETTO Igort e

Nome d'arte di Igor Tuveri. Nato a Cagliari nel 1958. Si trasferisce non ancora ventenne a Bologna dove inizia la sua carriera professionale come autore di fumetti. Nel corso degli anni ottanta pubblica fumetti e illustrazioni per le più prestigiose riviste internazionali (Linus, Alter, Frigidaire, Metal hurlant, L'echo des Savanes, Vanity, The Face). Suoi libri sono tradotti in sette lingue. Dagli anni novanta pubblica in Giappone con Kodansha, Brutus magazine House, Hon Hon do e altre case minori. Ha esposto i suoi lavori alla biennale di Venezia nel 1994. E' autore e conduttore radiofonico (Radio due RAI, radio Città del Capo), scrive sceneggiature per il cinema. Ha fondato numerose riviste tra le quali Pinguino, Dolce vita, Fuego, Due, Black. Attualmente dirige la Coconino Press e si occupa di animazione.

Coconino press è un nome, un manifesto teorico racchiuso in una sigla. Coconino infatti era il paese immaginario nel quale si muovevano i personaggi inventati da George Herriman. Krazy cat, il topo Ignatz e Officer Bull Pupp. Uno dei fumetti più poetici mai disegnati nella storia del comic che influenzò molto, per sua stessa ammissione, lo stesso Schultz, celebre padre dei Peanuts. Nel momento in cui il fumetto d'autore sembrava quasi dimenticato in Italia, a dispetto del suo importante passato, sommerso dalle mode supereroistiche o manga commerciali, la Coconino sorgeva per portare da noi e altrove, il vento forte che soffiava nel fumetto di tutto il mondo. Stava infatti accadendo che il fumetto fosse giunto a livelli di maturità espressiva mai raggiunti prima.

Il fumetto come forma contemporanea di romanzo era una realtà praticata a est come a ovest. Una intera nuova generazione di Narratori, in Canada, Nord e Sud America, Europa e Asia si era data appuntamento per raccontare storie a lungo respiro, affrontando tematiche di solito estranee al fumetto o alla letteratura di evasione, tematiche esistenziali, capaci di affrontare con forme e stili complessi una nuova materia di racconto. Un racconto viscerale o distaccato che portava la finzione al grado zero era la proposta di alcuni. "Basta fiction" si urlava "ora si racconta la vita di tutti i giorni" .

In questi semi la nuova verve visionaria si insinuava a stravolgere una narrazione di eventi dolorosi. La malattia come la ricerca di sè. Altre narrazioni invece rifondavano il "genere", lavorando storie come nel cinema avevano fatto i grandi cineasti negli anni settanta: Cassavetes o Scorsese in primis. Il nuovo noir prendeva piede, ma anche nuove interpretazioni possibili dell'orrore contemporaneo che da Daniel Clowes a Suehiro Maruo sembravano immergersi nella realtà quotidiana più che tutti i lavori che li avevano preceduti.

C'era una volontà di riportare nel fumetto la vita, le cose dell'esistenza che la semplice letteratura d'evasione lasciava fuori dalla porta. Questo fare innovatore aveva una audience mondiale affamata di linfa nuova. E l'Italia sembrava rimanere estranea a tutto questo, presa come era da una febbre di consumo acritico.

Quello che determinò una buona accoglienza da parte dei lettori e della critica fu probabilmente il fatto che oltre a un programma compatto la Coconino portò sin dalla sua fondazione un progetto di libro preciso. Una idea ruvida che si traduceva con cose semplici ma immediatamente percepibili: carta opaca e di grande qualità, lontana dalle pailletes che avevano drogato il consumatore con una estetica apparentemente lussuosa. Grafica rigorosa. E una cura editoriale che avrebbe determinato una stima internazionale.

Al principio era una scommessa; oggi sono passati 4 anni, cento libri, traduzioni in oltre dieci lingue, un catalogo di primo piano. Oggi la terra sommersa di un tempo è visibile. Il fumetto internazionale è approdato da noi. La narrazione d'autore italiana è richiesta all'estero. Il pubblico esigente ha riscoperto il piacere della lettura. Ha finalmente pane per i suoi denti.

Siamo solo al principio. La nuova letteratura disegnata riceve attenzione e premi mai dati fino ad ora a un opera a fumetti. E la Coconino Press è una delle case editrici con il medagliere più cospicuo. Con il tempo e con la passione degli autori la narrazione si estenderà sempre più sino a completare un affresco ambizioso che vuole la narrativa a quadretti tra i grandi protagonisti del nuovo racconto. Si fatica persino a trovare una definizione a questo genere di opere. L'unico termine che pare esaudire in parte l'esigenza di una definizione di questa nuova narrazione pare essere "graphic novel" o per dirla nel nostro meraviglioso idioma "romanzo grafico". E al romanzo grafico perfino la più prestigiosa rivista letteraria d'America ( McSweeney's ) ha dedicato un intero bellissimo numero. Frattanto da noi come altrove molti film sono in cantiere a partire dalle opere in questione. Non sono i film tradizionali tratti dagli eroi a fumetti come siamo abituati a pensarli ma opere drammatiche o commedie in cui si osserva con uno sguardo nuovo. Niente uomini volanti. Il sogno è vivere a occhi aperti. igort, Tokyo Ottobre 2004

www.coconinopress.com

e sue prime storie sono pubblicate sulla rivista “Il pinguino”, alla quale parteciparono anche Giorgio Carpinteri, Lorenzo Mattotti e Roberto Baldazzini. Nel corso degli anni Ottanta i suoi fumetti appaiono sulle pagine di numerose riviste italiane e internazionali (“Linus”, “Alter Alter”, “Frigidaire”, “Metal Hurlant”, “L’echo des Savanes”, “Vanity”, “The Face”, “Comic Morning”).
Igort insieme a Giorgio Carpinteri, Daniele Brolli, Lorenzo Mattotti, Jerry Kramsky e Marcello Jori, è fondatore del gruppo Valvoline, che nel 1983 pubblica un supplemento a fumetti su “Alter Alter”. Successivamente fonda numerose riviste tra le quali ricordiamo, “Dolce vita” (insieme a Brolli e Paolo Cesari), “Fuego”, “Due”, “Black”.
Nel 1987 esce Goodbye Baobab, su testi di Daniele Brolli, e, l’albo Nerboruto. Nel 1988 è la volta di La lethargie des sentiments (Albin Michel), pubblicato in Italia nel 1993 da Granata Press, che nello stesso anno pubblica anche il catalogo That’s all Folks.
Negli anni Ottanta collabora con il musicista Ryuichi Sakamoto, ed i suoi disegni diventano tessuti, abiti, tappeti, serigrafie, sculture, giocattoli. Nel corso degli anni collabora inoltre con Studio Alchimia, Swatch, Alessi, Memphis.
Dagli anni Novanta pubblica regolarmente in Giappone, sotto l’egida dell’editor Tsutsumi, creando la serie Amore, ambientata in Sicilia, e Yuri, entrambe edite dalla casa editrice Kodansha. La sua attività in Giappone comprende anche partecipazioni a edizioni speciali delle prestigiosa “Magazine House Tokyo”, “Hon Hon Do” e altre.
Nel 2000 fonda con Carlo Barbieri e Simone Romani la casa editrice Coconino Press, per la quale pubblica il volume Sinatra e il cahiers City Lights. Il suo romanzo a fumetti 5 è il numero perfetto (2002), viene pubblicato simultaneamente in Italia, Francia, USA, Canada, Germania, Olanda, Spagna, Grecia e Portogallo. Nel 2005 esce Fats Waller, coi testi di Carlos Sampayo e il primo volume di Baobab.
Ha al suo attivo una carriera di musicista (Slava trudu, Maccaroni Circus). Incide, dal 1978, diversi album e lavora come autore e conduttore radiofonico (Radio città del Capo-Popolare network e Radio2 RAI). Ha vinto diversi premi: con 5 è il numero perfetto miglior libro dell’anno 2003 al Festival di Francoforte, con Fats Waller miglior libro jazz dell’anno 2004 al festival Swing a Xirocourt e il premio come “Evento internazionale dell’anno” al festival Fumetti in TV di Treviso. Ha vinto inoltre il premio A.N.A.F.I. 2003 e il premio “Coccobill” 2003 come miglior autore, assegnato a Cartoomics. Nel 1994 espone i suoi lavori alla Biennale di Venezia e successivamente espone in diverse città in Italia e all’estero. Vive e lavora a Parigi.

BIBLIOGRAFIA
Nerboruto, Edizioni Becassine, 1987
Goodbye Baobab, Milano Libri, Milano, 1987Igort: Scrapbook, Edizioni Marint Guy, 1987
La léthargie des sentiments, Editions Albin Michel, Parigi, 1988
Mangarama, Edizioni Granata Press, Bologna, 1988
Dulled Feelings, Catalan comunications, 1990
L'enfer des désirs, Les Humanoides associés, Parigi, 1991
That's all Folks, Granata Press, 1993
Il letargo dei sentimenti, Granata Press, Bologna, 1993
Cartoon Aristocracy, Edizioni Guido Carbone, 1994
Yuri, Kodansha, Tokio, 1995
Gli Sdentati, di Catenacci, Biber, Arcore, 2000Sinatra, Coconino Press, Bologna, 2000
City lights, Coconino Press, Bologna, 2001
Maccaroni Circus, Cut up, 2001
5 è il Numero Perfetto, Coconino Press, Bologna, 2002
5 Variations, John Belushi, Agrigento, 2002
Il letargo dei Sentimenti, Coconino Press Bologna, 2002

Brillo: Croniche di Fafifurnia, Coconino Press, Bologna, 2003
Yuri. Asa nisi masa, Coconino Press, Bologna, 2003
Fats Waller, Coconino Press, Bologna, 2005
Baobab, Coconino Press, Bologna, 2005


LIBRI COLLETTIVI
Valvoforme valvocolori, Edizioni Idea Book, Milano, 1990
Perfetti e invisibili, Skirà, Milano, 1996
Little Nemo 1905-2005 – Un secolo di sogni, Coconino Press, Bologna, 2005


CATALOGHI
Anniottanta, Mazzotta, Milano, 1985

     
MEDIA ARIA

il primo magazine di geografia emozionale

Thomas Wrede per Aria Magazine 05

Articolato su rubriche fisse che parlano di viaggio e mobilita' in un'accezione originale ed innovativa, il trimestrale aria si presenta come un prodotto non tipicamente informativo bensi' orientato ad aprirsi ecletticamente a nuove e diverse suggestioni on the road. Aria e' figlia dell'ascesa di nuove tecnologie connecting che aprono a dimensioni nuove la percezione della realta' spazio-temporali e spinge alla codifica di una nuova geografia virtuale che piu' che mai, in qualunque momento, ci rende viaggiatori. Aria e' un nuovo modo di viaggiare.

Il n.5 di Aria, dedicato al tema "Isole", vedra' la partecipazione di fotografi come Thomas Wrede, Silvia Tenenti, Alec Soth, Maura Donati, Samantha Casolari. Tra i contributi: la citta' schermo e la poetica delle media facciate interattive nell'architettura: interviste agli architetti di Realities:United (Berlino) e di Ag4 (Colonia) e presentazione di progetti internazionali con integrazione di facciate mediatiche interattive. Il caso del progetto HotSpot a Potsdamer Platz (Berlino). L'intervista ad Anna Barbara, docente al Naba e al Politecnico, autrice di "Architetture invisibili. L'esperienza dei luoghi attraverso gli odori" (Skyra, 2006) L'intervista all'architetto paesaggista Gilles Clement, autore de "Il terzo paesaggio" L'intervista al fotografo Alec Soth, fotografo di Magnum, autore del volume "Niagara" e inoltre articoli di Future Concept Lab, il diario dagli Usa di Francesco Morace, un cartoon inedito di Gastone Mencherini ispirato a "Piattaforma al centro di mondo" di Michel Houellebecq e numerosi altri contributi.

www.ariamagazine.com

Il nuovo numero di Aria sara' presentato i prossimi 1,2 e 3 dicembre nel corso dell'evento E-MOTION al Superstudio di Milano. Ospiti d'onore dell'evento saranno Giuliana Bruno, docente di Environmental and Visual Studies alla Harvard University e Philippe-Alain Michaud, curatore della cineteca del Centro Georges Pompidou di Parigi, oltre a numerosi relatori.

e-motion è il primo evento italiano dedicato alla Geografia emozionale, teoria di grande attualità che negli ultimi anni ha superato i confini dell’ambito accademico per interessare gli immaginari collettivi da cui traggono spunto la moda, il design e la comunicazione. La geografia emozionale, teorizzata nel 2002 dalla docente di Harvard  Giuliana Bruno nel suo volume “Atlas of emotion”, ha come fondamento il significato del termine emuovere (con riferimento al connubio tra i concetti di movimento e di evocazione di un sentire che il termine stesso implica) e come campo di indagine l’attività di analisi e di mappatura dei  paesaggi ibridi generati dalla contaminazione tra la realtà dei luoghi geografici e la percezione che gli individui hanno di essi attraverso il filtro del proprio vissuto emotivo. La rielaborazione e la sintesi di tale contaminazione danno origine a ciò che nel tempo sono stati definiti paesaggi interiori, paesaggi dell’anima, psicogeografie o mappe intime, destinati ad essere custoditi nell’atlante della nostra memoria, oppure, come nei casi che vediamo sempre più frequenti, proposti artisticamente in forme che spaziano dall’architettura, alla scrittura, al cinema, alla musica fino ad interessare, come accade attualmente, la comunicazione pubblicitaria che punta sempre più spesso sulla riscoperta e sul rilancio della dimensione sensoriale ed emozionale per raggiungere i propri target.

L’evento sarà la prima occasione di riconoscimento in Italia degli studi di Giuliana Bruno, titolare della cattedra di Enviromental and Visual Studies dell’università di Harvard (dove la  Bruno è approdata giovanissima negli anni Ottanta dopo avere conseguito la laurea a Napoli, sua città di origine) e del volume “Atlas of Emotion, viaggio attraverso il cinema, l’architettura e l’arte” (Verso, New York 2001; in pubblicazione a dicembre 2006  per Bruno Mondadori Editore), un testo accolto con enorme entusiasmo in ambito internazionale e adottato già nella versione inglese da numerose università e accademie italiane.

     
AUDIOVISIVI 24/12

un documentario di Mauro Colombo e Massimo Lazzaroni

Vigilia di Natale. Ipermercato. Ore 4.30: arriva il camion del pesce. Ancora quattro ore prima dell’ apertura, la quantità  arrivata è enorme e si deve preparare il bancone curando i minimi particolari. Ore 8.00: ultimi ritocchi, si pulisce il pavimento, si aprono le casse. La gente si sta ammassando all’entrata. Ore 8.30, l’Ipermercato apre. Una corsa sfrenata verso il bancone del pesce. Donne, uomini, bambini, anziani: tutti vogliono arrivare primi. Il terreno è scivoloso, i carrelli sono difficili da pilotare. Tra gli applausi dei dipendenti Iper la corsa grottesca si arresta al bancone dove aragoste, cozze, polipi, scorfani, gamberi, gamberoni e altre prelibatezze di mare vengono vendute in un caos di numeri, voci, urla. Sai cosa devi acquistare, sai che devi spendere dei soldi, che devi impegnarti perchè anche questo anno la festa funzioni al meglio. Ma è parlando con le persone mentre fanno la spesa che si comprende quali sono i reali sentimenti in quest’aria di festa. Si svelano angosce, paure e visioni del mondo schiette e sincere: una realtà  dal volto sfaccettato che raggiunge orizzonti inaspettati, ben oltre i confini del supermercato.

Ogni giorno verifichiamo che il consumo diventato una pratica di vita centrale: la nostra cultura, i nostri interessi, i nostri desideri, i nostri spostamenti sono determinati dal consumo. Tutte le nostre scelte strategiche o di vita quotidiana non si possono che situare all’interno di questo agire. Dall’altra parte, il consumo si rivolge all’individuo e non alla società , altrimenti non avrebbe quella capacità  pervasiva di riproduzione. Noi compriamo determinate cose perchè sappiamo che quelle cose, seppure fatte proprie da altri, si rivolgono proprio a me come singolarità . Ecco perché questo tipo di agire ha “vinto” sull’agire politico e sociale: per la potenza di fascinazione che ha sull’individuo. Partendo dalla corsa folle che donne, uomini, bambini ed anziani fanno, ogni anno, alla vigilia di Natale, a Rozzano ma in uno spazio uguale a tanti altri, per arrivare primi al bancone del pesce, il documentario ha voluto assumere l’Ipermercato come simbolo della società  odierna in un periodo dell’anno in cui le contraddizioni tra materialismo e spiritualità  sono evidenti. Ma la vigilia di Natale diventa soprattutto la vigilia di un futuro i cui protagonisti da “utenti” consumatori diventano uomini che a loro modo rivelano una crisi dalle fattezze misteriose. I personaggi che poco prima stavano correndo in modo ridicolo e grottesco si svelano ora nella loro umanità , nelle loro angosce e paure cercando di comunicare a loro modo la propria visione del mondo. Quando la coscienza individuale, civile e politica, emerge? Fino a che punto l’uomo è vittima del consumo? Quando le condizioni economiche cambieranno e, se cambieranno, “l’uomo consumista” come reagirà? Quanto l’uomo di tutti i giorni è cosciente del proprio agire e della società  in cui vive? Il documentario non vuole dare risposte ma vuole toccare con mano, in un giorno molto particolare, le diverse percezioni di un micromondo apparentemente omologato.
     
SCRITTURE

QUANDO L'ORRORE E' DONNA. TORTURATRICI E KAMIKAZE. VITTIME NUOVE EMANCIPATE?

di Stefanella Campana e Carla Reschia

Editori Riuniti - euro 14

«Il sesso, soprattutto, e tutto ciò che con esso ha a che fare, appare il grande tabù, che a Oriente e per la verità anche a Occidente sembra rimosso con cura dal discorso. Quanto c’entra la violenza con la sopraffazione o la libertà del corpo? Le foto di Abu Ghraib sono, spesso, immagini di umiliazione sessuale. Forse è quello l’aspetto intollerabile della tortura che pochissimi commentatori hanno avuto il coraggio di sottolineare apertamente.»

Le autrici presentano il loro testo a commento della giornata internazionale contro la violenza sulle donne promossa da Pangea

sabato 25 novembre 2006 - ore 17.30

Caffetteria della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo via Modane, 16 Torino

www.editoririuniti.it

Quando l’orrore è donna, una novità. Ora non si parla più di regine, di eroine, di spie, di personaggi storici o leggendari, ma di persone reali, donne comuni. Lo spettro di ogni maschio, la femme fatale, la donna che usa spregiudicatamente la sessualità, da Cleopatra a Mata Hari, abile nel tradimento, nell’inganno, priva di scrupoli per ottenere un potere meno diretto ma efficace, lascia definitivamente il posto della cronaca a nuove figure di donne come Lynndie England, la spensierata torturatrice del carcere di Abu Ghraib che amava farsi immortalare con un detenuto iracheno nudo al guinzaglio e l’infermiera Wafa Idris, salutata dai media come la prima donna palestinese «combattente» e «shaid» dell’intifada.

Cos’hanno in comune queste «ragazze della porta accanto» balzate dal totale anonimato alla dignità di icona, prime vere protagoniste globali all’alba del terzo millennio?

Due giornaliste, Stefanella Campana e Carla Reschia, sono partite da una domanda «Torturatrici e “kamikaze”. Vittime o nuove emancipate?».

Nel volume le autrici non pretendono di trarre conclusioni, ma sollecitare un dibattito e stimolare nuovi interrogativi. «I casi delle torturatrici e delle donne “kamikaze” sono stati interpretati da alcuni come fenomeni di ribellione, come espressione di un Occidente che si scontrava con una cultura arabo–islamica ancora pesantemente maschilista – ha rilevato Khaled Fouad Allam nella prefazione –; l’immagine della ragazza che tiene al guinzaglio un uomo arabo–musulmano sembrava esprimere iconicamente il contrasto fra l’Islam e l’Occidente, la guerra tra culture oggi costantemente ribadita nell’opinione pubblica mondiale, come una specie di cortocircuito della storia.»

Tra i temi affrontati dalle autrici: le figure di Lynndie e Wafa; le donne di Abu Ghraib; la fine del sesso redentore; le giornaliste al fronte e l’immagine femminile in Occidente e in Oriente.
     
PENSIERO

25 novembre 2006

giornata internazionale contro la violenza sulle donne

dare fiducia a una donna, vuol dire investire sul futuro dell’uomo e dell’intera umanità.

La ricorrenza nasce da un episodio avvenuto nella Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960. Tre sorelle Mate, Minerva e Patria Mirabal furono brutalmente assassinate per il loro impegno contro la dittatura del generale Rafael Leonidas Trujillo. La data fu scelta nel corso del primo Encuentro Feminista de Latinoamerica y el Carive, realizzatosi a Bogot' nel luglio del 1981 e fu resa ufficiale dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999.

La Fondazione Pangea Onlus è una realtà no profit, nata nel 2002 per dare risposte concrete ai bisogni generati da emergenze come guerre, carestie, regimi dittatoriali o eventi climatici catastrofici. Lo scopo è quello di favorire condizioni di sviluppo e partecipazione delle Donne e delle loro famiglie, offrendo strumenti e opportunità di reale e concreto riscatto.

http://www.25novembre.it

http://www.pangeaonlus.org/

La fondazione Pangea Onlus ha intessuto una fitta trama tra le arti e la quotidianita' per rendere significativa la celebrazione.

convegno

“PERCHE’ LA VIOLENZA DI GENERE E’ SEMPRE DI ATTUALITA’? CHE COSA FARE PER PREVENIRLA ED ELIMINARLA?

Testimonianze ed esperienze dall’Italia e dall’Afghanistan”

rassegna cinematografica

“Sveliamo la violenza sulle donne”

Se potessimo cambiare il finale... SVS - il pronto soccorso violenza sessuale. Un documentario di Minnie Ferrara e Alessandra Speciale

L'amore di Màrja Regia Anne Riitta Ciccone (1h. 45’)

Sueno di una mujer dispierta di Azucena de la Fuente (in lingua originale con sottotitoli in italiano, 14’)

Due di Davide Tosco e Nicola Rondolino (8’)

Amina (40’), regia di Sepid Nour Kalantari.

Ti do i miei occhi (Spagna, 2003, 106'), regia di Icíar Bollaín. Con Luis Tosar, Laia Marull, Rosa Maria Sarda.

teatro

Occhi di Donna” spettacolo organizzato dalla Compagnia Torino Spettacoli, di Elda Brancusi con regia di Enrico Fasella.

mostra fotografica

“Il Visibile e l’Invisibile” di Guido Anderloni

     

RAGAZZI

un impegno di giustizia

PROGETTO DI  SVILUPPO COMUNITARIO CONTRO IL LAVORO MINORILE

Piduguralla, Andhra Pradesh, INDIA

Con 15 euro si coprono spese per un bambino in un centro pre scolare.

Con 60 euro si forma un leader comunitario con corsi intensivi.

Con 190 euro si garantisce la nascita di un’attivita economica familiare.

Con 190 euro si forma professionalmente un adolescente per garantirgli un lavoro.

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PROGETTO PIDUGURALLA CONTRO IL LAVORO MINORILE

Piduguralla è chiamata la “città della calce” dell’Andhra Pradesh. La regione è costellata di cave per l’estrazione delle pietre calcaree, fornaci ed industrie di polverizzazione e commercializzazione di questo prodotto. I proprietari non pagano a giornata ma a cottimo o per quantità di prodotto. Non esistono misure a salvaguardia dei lavoratori, neppure per i bambini. Le condizioni di lavoro sono disumane, di degrado di sfruttamento, in mezzo a nubi di polvere di calce che rendono l’aria irrespirabile, con temperature impossibili, abusando di persone che sono costrette per fame ad emigrare dai propri villaggi. Quando la povertà abbraccia una famiglia , i membri più a rischio sono i bambini, ai quali viene negato il diritto a sopravvivere, crescere e istruirsi. In queste condizioni un bambino ha il 40% di possibilità di sopravvivere. Sono circa 600 i bambini costretti a lavorare nelle cave e nelle fornaci di Piduguralla,  1300 i bambini tra i 5 e i 14 anni che non frequentano la scuola e circa 700 completamente analfabeti.

I beneficiari sono donne e uomini, ma soprattutto bambini, appartenenti a 28 comunità situate in 17 villaggi della regione di Piduguralla. Nel complesso 4.385 famiglie con 18.828 membri, di cui 4.845 bambini tra i 5 ed i 14 anni.

L’obiettivo è rafforzare la capacità e le competenze delle organizzazioni comunitarie locali, in particolare nella lotta contro il lavoro infantile e per la piena frequenza scolastica. L’obiettivo viene perseguito da un lato rivolgendosi alle componenti più fragili della società, come donne e bambini, e dall’altro cercando di avviare un processo di sviluppo integrato, che consideri i bisogni della popolazione e le soluzioni possibili. In particolare il progetto si propone di: riabilitare i bambini lavoratori e rendere “Comunità libere dal lavoro minorile”; raggiungere la scolarizzazione obbligatoria di 8 anni per tutti i bambini dai 5 ai 14 anni; promuovere l’abitudine al pensiero critico, creare coscienza della necessità dell’educazione, incoraggiare l’abitudine al risparmio; migliorare la situazione economica delle famiglie.

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08.10.06

15.10.06

22.10.06

29.10.06

05.11.06

12.11.06

19.11.06

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dove si applicano le arti per essere altro nel mondo

i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.

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Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero

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