'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...'

UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani

 

percorsi itineranti tra letture e culture

quattro luglio duemilasette

ideazione e redazione abramo e i di fretta

ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI

azioni quotidiane

forse la lettura non e' lo strumento piu' amato dai giovani, ma sicuramente sono proprio loro a dare un impulso nuovo e diverso al mondo letterario/culturale, sia in termini di nuove scritture quanto in quelli di nuove fruizioni.

abbiamo quindi scelto di scavare un percorso sulle modalita' di fruizione e composizione artistica. non quindi una ricerca sulle forme mass/mediologiche, ma sulle potenzialita' delle forme espressive. e le dieci vetrine si riempiono di novita' e di vecchie conoscenze.

sono proprio le azioni quotidiane o la senniana 'attivazione delle capacita' fondamentali' a trovare uno spazio di riconoscimento tra chi si rapporta con qualsiasi forma d'arte: materiali, idee, contenuti e forme intessono le arti in una comunicazione piu' diretta. ma il limite tra la spettacolarizzazione e la cultura comincia ad affievolirsi, forse, perche' il pubblico vuole prendere parte all'azione artistica e non piu' solo fruirne.

 
ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI
ARTI VISIVE

fino al 16 settembre 2007 - Triennale - Milano

RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP

Le città visibili

Ci affidiamo ad una poetessa e critica d'arte, Patrizia Gioia, che ha visitato la grande mostra monografica sull’opera di Renzo Piano che ha aperto la Festa per l’Architettura - IV edizione: un consiglio per tutti gli amici abrigliasciolta da scoprire nell'approfondimento "E... la nave va..."

Il sottotitolo della mostra è ispirato dall’opera di Italo Calvino, uno degli autori che più hanno influenzato la sensibilità dell’architetto. La straordinaria valenza urbana della sua architettura è proposta attraverso disegni originali, progetti e modelli che documentano la produzione di più di quarant’anni di attività, sullo sfondo delle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dalla città industriale del XX a quella post-industriale del XXI secolo. Il 'genovese volante' che condivide con Calvino anche l'idea del mare (e' quello che ti fa guardare lontano...) porta un'idea immaginaria anche della sua citta': '...e' introversa e discreta, persino segreta...'

I progetti di Renzo Piano possono essere letti come un tentativo di riprendere e rilanciare la tradizione umanistica della città europea, ridiscutendone i principi insediativi nell’ambito della cultura contemporanea. Dal prototipo parigino del Beaubourg alla riconversione torinese del Lingotto, dalla Cité Internationale di Lione al porto di Genova, alla berlinese Potsdamerplatz, Renzo Piano ha lavorato alla trasformazione del vecchio modello di città industriale in quello di città dell’informazione e della cultura. Gli esperimenti sulle brown areas di Milano e di Sesto San Giovanni, di Lione e di Parigi, di Harlem a New York, etc. mostrano invece il passaggio dalla città della produzione a quella degli scambi. La città di Piano propone un’idea di spazi multifunzionali che traducono l’irrequietezza della contemporaneità attraverso l’esaltazione della complessità, della trasparenza e della permeabilità. Il lavoro su una tipologia architettonica consolidata, come il grattacielo, ridefinisce i rapporti tra pubblico e privato, come dimostrano i casi del New York Times e della London Bridge Tower.I progetti di Piano agiscono sulla stratificazione e sull’addizione per ricreare la complessità del contemporaneo. A questo si aggiunge l’attenzione all’uso del verde che dimostra l’importanza riconosciuta all’elemento naturale nell’ambito progettuale. A Milano come a New York o a Genova o a Roma, le tracce del passato non sono rimosse ma reintegrate, utilizzando l’ideale della leggerezza come ipotesi progettuale. Le città visibili lancia dunque un’interpretazione dell’opera di Renzo Piano imperniata sulla centralità della visione urbana attraverso i progetti, raccolti in alcuni nuclei fondamentali: la città delle arti, la città della musica, la città delle acque, le città d’affezione (Parigi, New York, Genova, Milano).

A cura di Fulvio Irace Progetto dello spazio espositivo Renzo Piano Building Workshop con Franco Origoni Catalogo: Electa

http://www.triennale.it

E...LA NAVE VA...

riflessioni nell’architettura di Renzo Piano di Patrizia Gioia

Se non ci siete ancora andati, trovate il tempo per farlo, io non volevo più uscire. Sto parlando dell’esposizione alla Triennale di Milano dell’Opera di Renzo Piano, straordinario artigiano della vera Tecnè, che trattiene della, troppo spesso mortificante tecnologia, solo quel che c’è da tenere, tutto il resto scivola via, in mare, (ma senza inquinare), dalla sua nave-studio che, alta e in mezzo alle onde delle terrazze verdi, domina la sua città e quella di Colombo.

Ultimamente, in certi luoghi, vengo come rapita, (credo sia il dono all’allenamento quotidiano del lasciarmi andare allo stupore), così mi succedono meravigliose cose, che proverò a descrivere, già sapendo che la parola non sarà mai sufficiente alle nostre misteriose dimensioni.

L’architettura è tra le arti, per me, una delle meno frequentate e, proprio per questo, quella che ultimamente mi penetra ancor più nel profondo, illuminando anche quello che nel mio profondo già c’era, un po’ quel che credo sia successo all’apertura della tomba del giovane Tutankamen, un soffio di luce che scardina tutte le coordinate conosciute, illuminando quel che già c’era con nuova luce.

Mi sento un po’ come Alice nel paese delle Meraviglie…entro, come nel bosco, seguendo il coniglio bianco che, al contrario della favola, mi dice: “non avere fretta…acquietati e guarda e ascolta.”

Mio Dio! Il suono di una nave che salpa mi trafigge le orecchie e il cuore, contemporaneamente alla luce che fa dell’immensa stanza il luogo delle meraviglie. Mi siedo, guardo in alto e in basso e dietro e davanti, perduta ogni dimensione e peso, bianco e rosso, i miei colori preferiti sono lì, come due cappellai matti che mi invitano a bere il tè che non c’è. Il Bouburg mi afferra ancora come la prima volta come il primo amore e come Brancusi e il suo studio,  tra quella fine e quel nuovo inizio di un secolo spietato e straordinario che fu il XX, il mio secolo.

Ora, non so come, ma sto scivolando dentro un buco di plexiglass trasparentissimo, (che sia questa la curva tempo-spazio?) da Parigi a Berlino e mi trovo accanto a quel bel tipo che è Bruno Ganz, in quel cielo sopra, prima di sprofondare, ma senza farmi male, tra le rovina di città e di muri che hanno aperto il dolore in milioni di cuori.

Rombano aerei sopra di me e mi rotolano dentro immagini di un mondo che finisce e che lascia il posto al nuovo… ma Marlen chi è oggi? solo un avatar da Second Life?

Gallerie, musei, teatri, case della musica, grattacieli, luoghi, spazi, che racchiudono non il passato morto, ma memoria pulsante, che possa penetrare come bacchetta magica fatta di luce l’indifferente imene dei nostri cuori e ritentarci al bello, chè del tremendo è l’inizio.

L’architettura, come ogni vera costruzione d’Amore, contiene inscindibili tutti gli opposti, da conoscere e amare, nei precipizi come sulle vette. Ecco ancora scavi, ruspe e macchine da futuribile immaginario; pareti e materiali che tentano la lievitazione; modellini morbidi e flessuosi, così seducenti nella loro innocente semplicità da apparire come giovani donne che, non ancora consapevoli della loro forte sensualità, fanno sbandare il cuore.

Ebbene si, mi commuovo. Spesso ultimamente. Sarà l’età… ma quanti anni ho?! Questo è anche l’animale Uomo!

Tanto crudele perchè tanto immaginifico, da progettare ed edificare l’immenso, superando davvero ogni limite e sé stesso, se sa rimanere umile; dialogando amorevolmente con la natura e il divino, senza trattare e scendere a disgraziati patti e mercificati compromessi, ma ascoltandoli entrambi, con l’orecchio appoggiato al canto della Madre terra e l’occhio in ascolto verso il Padre cielo; come Piano sa fare, chè in certe foto sue , pare lui l’angelo, che però sa che, se vola troppo alto, brucerà le ali.

Ho girovagato, tanto, rovistato, sfogliato progetti e disegni e pagine, guardato filmati, ascoltato suoni, voci, stridori, colori e odori, ho visto cose che non si posson dire.

Poi il coniglio bianco mi ha raggiunta, mentro ero pigramente seduta sulla punta del grattacielo più alto di non so dove, con lo sguardo in quell’aperto di rilkiana memoria che è soltanto e solo per una volta, ha tirato fuori dal taschino del panciotto verde l’orologio senza lancette, mi ha guardata dritto negli occhi, e ha starnutito.

In quel momento la sirena della nave ha alzato ancora il suo canto cupo eppur gioioso, si parte! per andare, lontano, ma lontano da dove?

Sono uscita come da una funzione religiosa, placata, spaesata, grata. E’ vero che l’Artista ci tende la mano, ma chi tiene la sua? C’è forse qualcuno un po’ più avanti di quell'avanti  dove lui crede d’essere? Patrizia Gioia, 3 luglio 2007

     
TEATRO

9 luglio 2007 h. 11 - CRT Teatro dell'Arte - Milano

Chiusura o rilancio del CRT?

Conferenza di Sisto Dalla Palma per la presentazione della nuova stagione teatrale.

un’occasione per chiarire cosa sta succedendo nello spettacolo a Milano.

Il Presidente della Triennale Davide Rampello con la sua lettera programmatica sul Teatro dell’Arte dà per scontate cose che scontate non sono e apre di fatto un contenzioso col CRT che dovrà essere affrontato nelle dovute sedi.

Ciò anche di fronte alla pretesa del Comune di Milano di considerare concluso col CRT un rapporto iniziato 24 anni fa. Tanto è il tempo trascorso da quando il Sindaco prima e il Consiglio Comunale poi, con voto unanime, invitarono il CRT a rilanciare il Teatro dell’Arte, che versava da anni in condizioni di abbandono e di inerzia. In questo tempo, in assenza della Triennale, il CRT ha messo a disposizione della città tutte le sue risorse umane, artistiche ed economiche. Esso è diventato l’organismo leader nel teatro di innovazione riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e convenzionato con il Comune di Milano.

www.teatrocrt.it

Ciò che ha fatto il CRT in 34 anni di storia è noto a Milano e nel paese. Meno noto è quello che il CRT ha dovuto subire in termini di danni materiali e morali, per l’inerzia e i ritardi della Amministrazione di Milano che in un quarto di secolo, non è riuscita a concludere i lavori di ristrutturazione del teatro dell’Arte, a tutt’oggi privo della licenza definitiva di agibilità e di una convenzione che regoli correttamente i rapporti col CRT. Questa ristrutturazione senza fine oggi richiede, come preannunciato dal Presidente Rampello, ulteriori interventi e sprechi di risorse per la collettività. La pretesa del Comune di Milano,  secondo cui il CRT dovrebbe chiudere la sua storia in favore della Triennale, un ente privato che non ha tra i suoi compiti statutari l’attività di spettacolo, non può che essere respinta fermamente, per il modo con cui si vuol derogare alla legge sugli sfratti che tutela il teatro, legge varata  nel febbraio 2007 su impulso del di De Corato e di La Russa.

In particolare il CRT non può accettare che sia umiliato un impegno culturale rigoroso e coerente sviluppato nel corso di una generazione e a fronte del quale sono venute risorse consistenti al teatro e alla città di Milano attraverso i contributi  dello Stato.  Tutto questo è a rischio per l’affermarsi di un disegno in cui i poteri forti intrecciano logiche di profitto e confuse prospettive culturali per mettere le mani sullo spettacolo della città, travolgendo un equilibrio culturale fondato sul pluralismo      e sulla libertà.

Il CRT pertanto ha dato mandato ai suoi legali perché siano tutelati i suoi diritti nelle sedi più opportune, onde evitare che con la sua chiusura sia liquidata una storia prestigiosa per la vita culturale di Milano.

Dopo aver inoltrato un ricorso straordinario al capo dello Stato, Il CRT fa appello al Ministro Rutelli, al proprio pubblico  e a quanti hanno a cuore  le sorti della libertà e della cultura a Milano perché sia garantita la continuità di lavoro per gli artisti, organizzatori e tecnici che operano nel teatro in mezzo a tante difficoltà.

     
CINEMA sguardi e impronte digitali

Se digitate 'Italia' su youtube scoprirete che anche lo sport digitale si sposa con quello nazionale. se cercate invece qualcosa di piu' cinematografico si apre una prospettiva che spazia dal punk alla diversit' sessuale alle colonne sonore senza tralasciare l'horror. Ma come nasce questo strumento di collettivizzazione delle immagini usato ampiamente per le declinazioni locali di Frangetta is burning? YouTube Italia è realtà. Excite Italia aveva anticipato la notizia e dal 19 giugno la versione localizzata del sito di video sharing è già online. E la pagina che accoglie gli internauti e' un vero spaccato del bel paese tra cortometraggi e inedite notizie. Nel frattempo YouTube sta portando a termine un meccanismo di "impronte digitali" per riconoscere ed eventualmente cancellare in modo automatico i video che presentano immagini protette da copyright. Il tutto è possibile grazie allo sterminato database di filmati che andrà scannerizzato per permettere il controllo con le clip inserite dagli utenti. In una prima fase il sistema sarà testato con la collaborazione di due colossi dei media, Disney e Time Warner.

http://it.youtube.com

Youtube.com mette a disposizione una piattaforma multimediale per inviare i propri filmati online in modo che possano essere condivisi da chiunque. Esiste la possibilità di condividere privatamente i propri video. Ben organizzato e soprattutto veloce, si pone come un vero e proprio albums di video sul web

YouTube Italia è stata lanciata da Excite Italia che dal 19 giugno propone la versione localizzata del sito di video sharing, completamente tradotta in lingua italiana e con una homepage dove ad avere spazio sono i video realizzati in patria. La novità è stata annunciata il 19 giugno a Parigi nel corso del Google Press Day. Sono ben 9 i paesi che godono di una versione localizzata: Brazile, Francia, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito, a cui se ne aggiungeranno altri.

Anche le funzioni di ricerca e le classifiche sono ora focalizzati sull'utenza del nostro paese. Ad esempio sarà interessante vedere le Top10 dei video più visti in Italia. Un grande passo per YouTube che conferma così la leadership nel settore dei video on line.
     
MUSICA

13-15 LUGLIO - Varese

VARESE GOSPEL FESTIVAL

IX Edizione

Venerdì 13 luglio ore 21 Giardini Estensi ingresso euro 5 Blooming Kids - Lift your Voice Gospel Choir - Joyce Yuille & Gospel Times

Sabato 14 luglio ore 14:30 Civico Liceo Musicale seminario condotto dal Rev. Lee Brown

Sabato 14 luglio ore 21 Giardini Estensi ingresso 5 euro Harmony Gospel Singers- Rev. Lee Brown & International Freedom Family

Domenica 15 luglio ore 11.30 Basilica di S.Vittore a Varese Celebrazione della S. Messa animata dai Cori presenti al Festival 

Domenica 15 luglio ore 21 Giardini Estensi ingresso 5 euro Damavoci Gospel Singers - Greensleeves Gospel Choir

www.varesegospel.org

La Rassegna Internazionale di musica Gospel, organizzata dall'Associazione Culturale Greensleeves Gospel Choir, è un appuntamento ormai consolidato della stagione estiva del Comune di Varese e si svolgerà il 13-14-15 luglio 2007 nei Giardini Estensi di Varese.
Le estati varesine risuonano da nove anni di questa musica dell'anima' è il Gospel che echeggia nella Città Giardino, richiamando appassionati da tutta Italia. Il Varese Gospel Festival è stato e sarà occasione di scambio e di confronto tra gli artisti con i suoi prestigiosi seminari, offrendo al pubblico la possibilità di assistere ad un grande spettacolo.

L'evento è sostenuto anche quest'anno dal Comune di Varese, che negli anni ha dimostrato costante fiducia nella manifestazione promuovendone la realizzazione. Raccogliere in un'unica rassegna le migliori formazioni internazionali, consentendo un vitale scambio artistico e professionale, permettere agli amanti della musica gospel di conoscere ed ascoltare artisti eccezionali.

Trasformare un appuntamento consueto e popolare in un evento musicale di valore, che fa di Varese la capitale di questo strepitoso genere: questa è la missione del Varese Gospel Festival, sotto la direzione artistica di Fausto Caravati, ideatore del festival e di altri importanti eventi in Italia.
     
FUMETTO 11 luglio 2007 h. 18 - Umanitaria via Daverio 7 (MI)

OSVALDO CAVANDOLI: UN ARTIGIANO DELL'UMORISMO

proiezione del documentario

Introduce Carlo Squillante

Osvaldo Cavandoli - in arte "Cava" -   e la sua creazione genialmente irriverente, Mister Linea, rimarranno per sempre neII'Olimpo del cinema d'animazione internazionale. Cava è scomparso il 3 marzo di quest'anno. Viene raccontato dall'amico-collega Carlo Squillante e da un bel documentario realizzato nel 2000 da Daniela Trastulli di Medialogo per conto della Provincia di Milano. Il film ripercorre sul filo della viva voce di Cava gli anni dell'esordio e quelli del successo nei Caroselli televisivi Lagostina con Mister Linea, che in seguito ha fatto un trionfale giro del mondo.

   
MEDIA

3 maggio 2007

NASCE IL BLOG SOS LUCE

Cinque impavidi giornalisti, due grafici e due segretarie cercano di salvare i posti di lavoro e la loro gloriosa testata cattolica, voce puntuale da 94 anni

Sono ormai note le difficoltà in cui versa il settimanalie della diocesi di Milano "Luce" di Varese a cui si affianca anche "Il Resegone" di Lecco. Da molti decenni svolge il servizio informativo e di approfondimento culturale serio e puntuale. L’aumento dei costi rende impossibile anche alla diocesi, che li ha sempre incoraggiati e sostenuti, affrontare la spesa del loro mantenimento nella consistenza attuale, per cui si rende necessario un ridimensionamento di questi giornali, anche a livello del personale addetto. E' per questo che la redazione ha scelto di tentare un ultima carta, quella virtuale. Riportiamo dal loro blog l'appello a cui non ci si puo' sottrarre e riproproniamo negli approfondimenti quello lanciato dalla nostra fondatrice.

Cari amici, fra poche settimane il giornale “Luce” di Varese non sarà più lo stesso ed è fortemente a rischio una tradizione importante per la comunicazione ecclesiale della nostra zona pastorale e del nostro territorio.

Settimanale diocesano di informazione, oggi diffuso nel Varesotto e nell’Altomilanese, “Luce” fu voluto fortemente dalla Chiesa locale, per iniziativa di monsignor Carlo Sonzini. Era il 1914. Da allora il giornale ha svolto una costante opera di informazione e formazione, sempre attento agli eventi e alle espressioni della vita sociale, culturale, politica e religiosa, ispirato a criteri di completezza, onestà e precisione nel riferire i fatti e le opinioni.

Ora, di fronte alla grave situazione economica registrata negli ultimi anni, la proprietà (diocesi di Milano) ci ha comunicato di voler procedere a una profonda ristrutturazione del giornale, che porterà in breve tempo a una drastica riduzione della foliazione e alla perdita dell’autonomia nella distribuzione del “prodotto” (non sarà più venduto in abbonamento, né in edicola, né nelle chiese), con un taglio di oltre il 50% del personale.

Queste previsioni ci preoccupano fortemente per le ricadute sul piano dell’occupazione, ma anche per il significato pastorale di una scelta di questa portata. Non vogliamo accettare inerti la fine del “Luce”, che per 94 anni ha rappresentato sul territorio una voce forte, libera e di grande qualità professionale.

Abbiamo scelto di aprire questo blog per chiedere a voi, lettori, amici, simpatizzanti, semplici “navigatori”, di sostenere la nostra battaglia e di farci sentire la vostra voce.

I giornalisti, i grafici e gli amministrativi del “Luce”

http://sosluce.splinder.com/

Le intenzioni, ventilate ed ormai confermate, di mettere a tacere una delle voci più autentiche della nostra provincia o di cambiarne il tono, mi turbano.
Come giornalista, che a metà degli anni ottanta ha potuto iniziare a sperimentare la sua penna proprio su Luce, vorrei segnalare che è stata una delle testate che meno mi hanno condizionata nell'espressione.
Come "donna di comunicazione", che da vent'anni si occupa di portare alle redazioni informazioni, vorrei esaltare l'opera di una testata unica nel suo genere, ma, soprattutto, in provincia per l'approccio "etico" e "indagatore" con gli uffici stampa. Non mi è mai capitato di rapportarmi su tutta la nazione con una redazione che, a ricevimento delle informazioni, abbia subito fatto seguire una telefonata dove si chiedeva esplicitamente chi, cosa e perché stavo promuovendo e se oltre alla cartella stampa si poteva contare anche su un'intervista, in cui poi il giornalista sviscerava ogni aspetto, dopo aver personalmente e accuratamente ricercato informazioni altre da quelle che stavo sottoponendo.
Come fondatrice di abrigliasciolta, che dal 2004 ha potuto contare e conta tutt'oggi sulla seria collaborazione del settimanale cattolico, vorrei ringraziare il lavoro di questa redazione, che ha sempre puntualmente ricercato le informazioni presso di noi e non si è mai fermata alla mera trasposizione di un comunicato stampa, ma ha sempre cercato di scavare a fondo nelle notizie che inoltravo, arrivando addirittura ad essere presente alle nostre iniziative dalla nascita per capire il "perché" le facessimo ed il "cosa" cercassimo di diffondere. Cosa ormai rara in un mondo, dove le figure professionali vengono tramutate in meri impiegati dell'informazione.
Come cittadina, che da quarant'anni solca difficoltà ed evoluioni di questa realtà provinciale, vorrei esprimere tutto il mio rammarico per il declino globale dell'informazione: ormai non è solo un mero strumento di controllo politico-sociale, ma un'industria economica, in cui l'altra prospettiva non viene mai ventilata, ma si compongono notizie falsate che celano l'altra faccia, la vera faccia della notizia. Ho sempre acquistato Luce per comprendere appieno cosa stesse accadendo nella mia città natale, sia durante i  lunghi periodi spesi fuori dalle ideali mura dell'ultima provincia del profondo nord, sia nei momenti in cui ho operato in questo territorio da me visceralmente amato.
Non mi è mai stata offerta occasione di negare questa mia idea: argomenti sociali, politici, culturali sono sempre stati approcciati in maniera seria, svelando tra le righe senza clamore da "notizia" o "scoop" quale altra visione potesse offrire quel dato tema. Sono sempre stata poco attenta, invece, a quell'etichetta di settimanale cattolico, grazie al quale Luce ha potuto operare slegato dagli interessi varesini, attraversando gli avvenimenti e rimanendo l'unico giornale veramente indipendente nella sua essenza.
Spesso mi sono ritrovata a dire "se mi sento rappresentata da una testata che vanta le sue vendite nelle parrocchie, forse devo rimettermi in discussione". Ma se pur quest'aspetto apre questioni personali, non lo tralascio. Io compro Luce in edicola, sostenendolo nel mio piccolo. Forse perché fu la mia adorata maestra ad avvicinarmi all'unico organo d'informazione indipendente di Varese e le sarò sempre grata, perché tra i suoi insegnamenti brillano quelli di libertà, rispetto del prossimo nostro e senso civico acceso. Tutte caratteristiche che la voce di Luce ha perseguito offrendo l'altra faccia del potere, dell'economia, della cultura e della società con un'umiltà degna della più grande umanità.
A cui non sono disposta a rinunciare per mere ragioni di "copie vendute in edicola". A quest'appello tutti gli attori del mondo della comunicazione, informazione, cultura, politica, economia e della società civile non si devono sottrarre.
Nel rispetto di quel prossimo nostro, senza il quale resteremo dei meri animali senzienti.
Ombretta Diaferia
     
AUDIOVISIVI

43a mostra del nuovo cinema di pesaro nel segno del cinema femminile

CLOSING TIME

La tiny director viene finalmente accolta in patria. Veronica Diaferia dopo la vittoria di Atlanta e di New York e' approdata anche in Italia: Closing Time e' stato presentato nella retrospettiva italo/americana del festival dedicato al nuovo cinema.

www.pesarofilmfest.it

IN RASSEGNA IL CINEMA ITALO-AMERICANO CONTEMPORANEO CON LE PRODUZIONI INDIPENDENTI DELLE ULTIME GENERAZIONI.

Il pezzo forte del programma 2007 è rappresentato dalla rassegna sul cinema italo-americano contemporaneo, a cura di Giuliana Muscio. A partire dalla considerazione che il cinema americano attuale è frutto soprattutto di personalità di origine italiana (si pensi a Michael Cimino, Francis Ford Coppola, Brian De Palma, Abel Ferrara, Martin Scorsese, Quentin Tarantino, etc.) la retrospettiva pesarese, seguendo la sua vocazione di scoperta, si concentra sulle produzioni indipendenti, inclusi corti e documentari, delle ultime generazioni. Tra di loro prosegue la tradizione dei Dir-Actors (Attori-registi) con la presentazione in rassegna delle opere di personaggi come John Turturro (Romance & Cigarettes), Vincent Gallo (Buffalo 66), Steve Buscemi (Trees Lounge Mosche da bar) e si fanno largo anche figure di cineaste donne come Nancy Savoca e Marylou Tibaldo Bongiorno (in programma gran parte della produzione realizzata con il marito Jerome). Dal punto di vista dei contenuti nei film selezionati emergono pochi mafiosi e pochi gangster ma, al di là degli stereotipi, soprattutto famiglie, coppie e figure materne. Da quello stilistico si notano ambientazioni e recitazioni naturalistiche ed un'attenzione speciale all'utilizzo della musica. La rassegna e' stata, inoltre, corredata da un ampio volume di documentazione dal titolo 'Quei bravi ragazzi', edito da Marsilio e dal convegno internazionale 'Duelli al sole', in collaborazione con il Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane-Fondazione Giovanni Agnelli.

     
SCRITTURE giovedi' 5 luglio ore 21 - Castello di Monteruzzo Castiglione Olona (Va)

recital polifonico ed itinerante  

versi ristretti

ritorno all'acqua  

con la partecipazione di

Paola Turroni e Dome Bulfaro

Banda diversi abrigliasciolta nasce nel marzo del 2007 come compagnia stabile di studio poetico-interpretativo, che compone testi originali elaborati su tematiche specifiche. banda diversi è composta da poeti che si sono incontrati con la carovana dei versi abrigliasciolta ed hanno scelto di intraprendere un percorso di gruppo su forma e contenuto poetico al fine di portare l’azione della poesia tra il pubblico con recital corali dall’impianto scenico-teatrale. Sotto la direzione artistica e la regia di Ombretta Diaferia si presentano “armati di poesia”: Alessandra Maffiolini, Dome Bulfaro, Luca Chiarei, Marcello Castellano, Marco Bin, Metello Faganelli, Paola Turroni, Rita Clivio, Sara Pennacchio, Silvano Lista, Stefania Cadario, Stefano Aldeni e Thomas Maria Croce. Per diffondere il segno della poesia in azione come forma di comunicazione tra gli uomini.

www.carovanadeiversi.it

In occasione della XXXII edizione del Palio dei Castelli la Pro Loco di Castiglione Olona ha invitato banda diversi abrigliasciolta per offrire al pubblico della manifestazione un momento di vera navigazione nella poesia in azione.  La compagnia stabile di studio e diffusione della poesia in azione ha accolto positivamente quest'opportunità e giovedì 5 luglio alle ore 21 presso il Castello di Monteruzzo presenterà un recital composito ed altamente evocativo che contiene un duplice omaggio al tema di quest'anno: il "martirio" .   "Il lavoro duro ed impegnativo di questi mesi non ha lasciato molto spazio per incontrare il pubblico" - dichiara il direttore artistico della compagnia, Ombretta Diaferia. - "banda diversi abrigliasciolta ha scelto di declinare il tema proposto su due recital: "versi ristretti" e "ritorno all'acqua" . Il primo nasce dai versi ereditati dalla carovana dei versi abrigliasciolta durante gli ultimi due anni di scambio con la casa circondariale di Varese. La pena che scorre tra i versi dei ristretti sono l'attualizzazione più concreta del sacrificio. I testi che portiamo al pubblico sono selezionati proprio per riavvicinare alle cose del mondo un argomento così sacro come il martirio. Inoltre, l'impianto scenico descrive la condizione dei banditi, che prestano la loro voce ai versi altrui, sacrificando i propri. Il recital "ritorno all'acqua", invece, poggia su versi inediti ed originali composti dai banditi in questi mesi. E' stato presentato in anteprima a Rhemes Saint George domenica scorsa, riscontrando un ottimo consenso, ed oggi lo riproponiamo proprio perché l'elemento fondamentale per la vita dell'essere umano ricopre una molteplicità di valenze oltre quello della purificazione dopo il sacrificio: dalla generazione della vita al riflesso di emozioni profonde, dal flusso che l'essere umano segue nel suo percorso terrenoa lla preservazione di una risorsa contesa."   I due recital  "versi ristretti" e "ritorno all'acqua" verranno accompagnati dai reding di due poeti che collaborano con abrigliasciolta sin dalla sua nascita nella creazione di una rete che diffonda la poesia contemporanea in maniera nuova ed altamente culturale. Dome Bulfaro, direttore artistico della prima stagione poetica PoesiaPresente di Monza, e Paola Turroni, peformer e scrittrice di nota fama per la sua cruda e fendente forma sono reduci dal Poetry Slam che l'Emcee (Master of Cerimony) Lello Voce ha organizzato per il Festival di Poesia di Parma. Proprio in quella data banda diversi abrigliasciolta affrontava i primi impegni in occasione della Notte Bianca a Varese e della Giornata di poesia per la natura a Rhemes Saint Georges, dove i banditi hanno sbancato il concorso di composizione estemporanea, aggiudicandosi tutti i premi. Dome Bulfaro e Paola Turroni si presentano, quindi, per la prima volta al pubblico con bandadiversi, benché siano parte integrante della compagnia soprattutto per la promozione della filosofia di studio poetico nell'assoluto rispetto culturale. I recital della compagnia, infatti, ripercorrono impianti scenico teatrali, ma rifiutano qualsiasi forma di spettacolarizzazione della poesia che necessita di attenzione e accoglienza del testo, soprattutto quando viene proposto dallo stesso autore. Come amano sottolineare Bulfaro e Turroni: "La poesia è dono del poeta verso il pubblico, ma soprattutto del pubblico verso il poeta."  
     
PENSIERO

7 luglio ore 10:30 - Libreia Ferrario - Tradate (Va)

IL DITTICO DI AOSTA

romanzo d’arte di Luca Traini

E' il momento che tutti attendevamo e abrigliasciolta si stringe attorno al prosattore Luca Traini con gratitudine ed orgoglio. Il suo esordio come romanziere avviene su una materia degna dei piu' capaci: arte e storia, un connubio che solo Luca poteva reggere, lavorando alacremente e seriamente. Ed ora tocca a noi scoprire dove ci ha portato

patrocinio della Regione Autonoma Valle d'Aosta e del Capitolo della Cattedrale

Casa Editrice TrarariTIPI, Aosta - aprile 2007 € 12,00

per acquistare una copia: segnali@abrigliasciolta.it

Il dittico in avorio di Anicio Probo, console nel 406 d.C., anno cruciale per i destini dell’Impero Romano di Occidente, raffigura l’imperatore Onorio e racconta se stesso dalla teca del Tesoro della Cattedrale di Aosta, dove venne riscoperto nel 1834.

Estrema testimonianza dell’arte classica, dopo un sonno più che millenario e un definitivo ritorno alla luce consacrato da un recente restauro, intraprende un viaggio alle radici d’Europa.

La storia di Anicio Probo, membro della famiglia senatoria più importante dell’epoca, si unisce a quella dell’Impero in parallelo con quella della Valle d’Aosta, dalle origini rintracciabili oggi nell’area megalitica di St-Martin-de-Corléans fino al Medioevo e oltre, con excursus storico-geografici ad ampio raggio e un finale a sorpresa.

La narrazione si snoda in un immaginario percorso attraverso monumenti romani e medievali di Aosta –Augusta Praetoria Salassorum, non a caso nel mese di agosto del 2006: nell’oggi di 1600 anni prima.

Il romanzo, ricco di citazioni rare di autori antichi, viene impreziosito da tre composizioni poetiche originali dell’autore che riproduce e attualizza i versi intexti, acrostici e ropalici del poeta latino Optaziano Porfirio.

Testimonianza d’amore e interesse dell’autore alla città e alla regione così felicemente collegate ai suoi interessi di storico.

Luca Traini, nato a Tradate (VA) nel 1966, di origini marchigiane, vive tra Aosta e Varese. Insegnante di Storia e Filosofia, ha scritto una ventina di opere in prosa, poesia e per il teatro apparse in diverse pubblicazioni (fra queste: “Caravaggio”, 1988,“Ottone III”, 1991, “900 vampiri: Bela Lugosi”, 1993, “Fratello Wolfgang, Sorella Mozart“, 2006). Si definisce “prosattore” perché ama leggere e raccontare in pubblico la propria scrittura. Con alle spalle esperienze in campo cinematografico e televisivo, è stato interprete di cortometraggi-video tratti dai suoi testi: “Resurrezione e morte di Jean-Antoine Watteau”, regia di Alberto Felicetti, 1997, andato in onda su RAI 2 nell’ambito del programma di Dacia Maraini “Io scrivo, tu scrivi”; “Fuoriluogo: poesia all’angolo”, regia di Paolo Grosso, 2003, premiato con Menzione Speciale della Giuria al “Cortisonici filmfestival 2004”. Il “Dittico di Aosta” è il suo primo romanzo.

     

RAGAZZI

duna degli orsetti - marina di ravenna

Mercoledì 1 agosto - ore 18.30

"L'acqua"

Incontro con Luca Ragagnin, autore del libro di filastrocche "Il libro delle meduse" dedicato alla creature più elettriche del mare!

www.castoro-on-line.it

Metti un giorno di sole sull’isola di Ginostra. E all’improvviso, un attacco di meduse! Come vincerle se non con il potere delle rime e dei versi?
Una bizzarra galleria di filastrocche capaci di dar vita a un intero universo sottomarino e a tutti i suoi strani abitanti... Il libro delle meduse è il primo libro per bambini di Luca Ragagnin. Un modo per raccontare un mondo incantato, bizzarro, strampalato e a tratti esilarante. Le illustrazioni quasi “infantili” di Giorgia Atzeni sembrano essere nate insieme con il testo e lo completano con grazia e semplicità. Luca Ragagnin è nato a Torino nel 1965. Ha scritto romanzi, racconti, poesie, testi teatrali, testi di canzoni (tra gli altri di Mao, Subsonica, Garbo) e saggi di svariata natura per i grandi. Questo è il suo primo libro per bambini.
Giorgia Atzeni (1973) vive e lavora a Cagliari. Storica dell’arte, si divide tra il lavoro di grafica e quello di illustratrice. Nel tempo libero organizza mostre e produce morbidi Mostrilli colorati.

Gli incontri si terranno presso:
Stabilimento balneare "DUNA DEGLI ORSI, viale Pace, 60 - Marina di Ravenna www.dunadeilibri.com

archivio 2006

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15.10.06

22.10.06

29.10.06

05.11.06

12.11.06

19.11.06

26.11.06

10.12.06

17.12.06

25.12.06

31.12.06
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21.01.07

04.02.07

15.04.07 29.04.07 06.05.07            

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dove si applicano le arti per essere altro nel mondo

i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.

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Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero

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