'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...'

UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani

 

percorsi itineranti tra letture e culture

ventitre luglio duemilasette

ideazione e redazione abramo e i di fretta

ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI

silenzi assordanti

le vacanze in agosto diventano realta' per tutti: le citta' si svuotano, gli anziani e gli animali si trasformano in un peso da collocare. gli atteggiamenti che innesca lo scoccar di agosto rispecchiano che l'uomo vuole andare in vacanza anche dalla propria condizione. annullamento, rimozione di pensieri in cui ci costringe una vita poco umana, riposo, divertimento sfrenato o scoperta, il periodo di distacco dal lavoro che ci concede la legge scritta puo' essere interpretato in tutte le sue molteplici sfaccettature. forse la lettura subisce un'incremento in questo mese, perche' ci si concede tutto cio' che non e' permesso durante l'anno. forse si manda in vacanza per prima la testa.

ma perche' andare in vacanza vuol dire allontanarsi dalla solita vita? abrigliasciolta sceglie un modo diverso, anche se non e' esente dalla stanchezza dell'anno. abramo e i di fretta ritengono che vacanza sia sinonimo di riappropriazione di quel tempo per se' che ci lasciamo rubare durante tutto l'anno e non di interruzione. perche' la cultura si arricchisce di nuovi incontri proprio quando gli animi sono disposti alla scoperta di nuovi mondi. o semplicemente di nuovi occhi.

 
ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI
ARTI VISIVE

fino al 16 settembre 2007 - Triennale - Milano

RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP

Le città visibili

Ci affidiamo ad una poetessa e critica d'arte, Patrizia Gioia, che ha visitato la grande mostra monografica sull’opera di Renzo Piano che ha aperto la Festa per l’Architettura - IV edizione: un consiglio per tutti gli amici abrigliasciolta da scoprire nell'approfondimento "E... la nave va..."

Il sottotitolo della mostra è ispirato dall’opera di Italo Calvino, uno degli autori che più hanno influenzato la sensibilità dell’architetto. La straordinaria valenza urbana della sua architettura è proposta attraverso disegni originali, progetti e modelli che documentano la produzione di più di quarant’anni di attività, sullo sfondo delle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dalla città industriale del XX a quella post-industriale del XXI secolo. Il 'genovese volante' che condivide con Calvino anche l'idea del mare (e' quello che ti fa guardare lontano...) porta un'idea immaginaria anche della sua citta': '...e' introversa e discreta, persino segreta...'

I progetti di Renzo Piano possono essere letti come un tentativo di riprendere e rilanciare la tradizione umanistica della città europea, ridiscutendone i principi insediativi nell’ambito della cultura contemporanea. Dal prototipo parigino del Beaubourg alla riconversione torinese del Lingotto, dalla Cité Internationale di Lione al porto di Genova, alla berlinese Potsdamerplatz, Renzo Piano ha lavorato alla trasformazione del vecchio modello di città industriale in quello di città dell’informazione e della cultura. Gli esperimenti sulle brown areas di Milano e di Sesto San Giovanni, di Lione e di Parigi, di Harlem a New York, etc. mostrano invece il passaggio dalla città della produzione a quella degli scambi. La città di Piano propone un’idea di spazi multifunzionali che traducono l’irrequietezza della contemporaneità attraverso l’esaltazione della complessità, della trasparenza e della permeabilità. Il lavoro su una tipologia architettonica consolidata, come il grattacielo, ridefinisce i rapporti tra pubblico e privato, come dimostrano i casi del New York Times e della London Bridge Tower.I progetti di Piano agiscono sulla stratificazione e sull’addizione per ricreare la complessità del contemporaneo. A questo si aggiunge l’attenzione all’uso del verde che dimostra l’importanza riconosciuta all’elemento naturale nell’ambito progettuale. A Milano come a New York o a Genova o a Roma, le tracce del passato non sono rimosse ma reintegrate, utilizzando l’ideale della leggerezza come ipotesi progettuale. Le città visibili lancia dunque un’interpretazione dell’opera di Renzo Piano imperniata sulla centralità della visione urbana attraverso i progetti, raccolti in alcuni nuclei fondamentali: la città delle arti, la città della musica, la città delle acque, le città d’affezione (Parigi, New York, Genova, Milano).

A cura di Fulvio Irace Progetto dello spazio espositivo Renzo Piano Building Workshop con Franco Origoni Catalogo: Electa

http://www.triennale.it

E...LA NAVE VA...

riflessioni nell’architettura di Renzo Piano di Patrizia Gioia

Se non ci siete ancora andati, trovate il tempo per farlo, io non volevo più uscire. Sto parlando dell’esposizione alla Triennale di Milano dell’Opera di Renzo Piano, straordinario artigiano della vera Tecnè, che trattiene della, troppo spesso mortificante tecnologia, solo quel che c’è da tenere, tutto il resto scivola via, in mare, (ma senza inquinare), dalla sua nave-studio che, alta e in mezzo alle onde delle terrazze verdi, domina la sua città e quella di Colombo.

Ultimamente, in certi luoghi, vengo come rapita, (credo sia il dono all’allenamento quotidiano del lasciarmi andare allo stupore), così mi succedono meravigliose cose, che proverò a descrivere, già sapendo che la parola non sarà mai sufficiente alle nostre misteriose dimensioni.

L’architettura è tra le arti, per me, una delle meno frequentate e, proprio per questo, quella che ultimamente mi penetra ancor più nel profondo, illuminando anche quello che nel mio profondo già c’era, un po’ quel che credo sia successo all’apertura della tomba del giovane Tutankamen, un soffio di luce che scardina tutte le coordinate conosciute, illuminando quel che già c’era con nuova luce.

Mi sento un po’ come Alice nel paese delle Meraviglie…entro, come nel bosco, seguendo il coniglio bianco che, al contrario della favola, mi dice: “non avere fretta…acquietati e guarda e ascolta.”

Mio Dio! Il suono di una nave che salpa mi trafigge le orecchie e il cuore, contemporaneamente alla luce che fa dell’immensa stanza il luogo delle meraviglie. Mi siedo, guardo in alto e in basso e dietro e davanti, perduta ogni dimensione e peso, bianco e rosso, i miei colori preferiti sono lì, come due cappellai matti che mi invitano a bere il tè che non c’è. Il Bouburg mi afferra ancora come la prima volta come il primo amore e come Brancusi e il suo studio,  tra quella fine e quel nuovo inizio di un secolo spietato e straordinario che fu il XX, il mio secolo.

Ora, non so come, ma sto scivolando dentro un buco di plexiglass trasparentissimo, (che sia questa la curva tempo-spazio?) da Parigi a Berlino e mi trovo accanto a quel bel tipo che è Bruno Ganz, in quel cielo sopra, prima di sprofondare, ma senza farmi male, tra le rovina di città e di muri che hanno aperto il dolore in milioni di cuori.

Rombano aerei sopra di me e mi rotolano dentro immagini di un mondo che finisce e che lascia il posto al nuovo… ma Marlen chi è oggi? solo un avatar da Second Life?

Gallerie, musei, teatri, case della musica, grattacieli, luoghi, spazi, che racchiudono non il passato morto, ma memoria pulsante, che possa penetrare come bacchetta magica fatta di luce l’indifferente imene dei nostri cuori e ritentarci al bello, chè del tremendo è l’inizio.

L’architettura, come ogni vera costruzione d’Amore, contiene inscindibili tutti gli opposti, da conoscere e amare, nei precipizi come sulle vette. Ecco ancora scavi, ruspe e macchine da futuribile immaginario; pareti e materiali che tentano la lievitazione; modellini morbidi e flessuosi, così seducenti nella loro innocente semplicità da apparire come giovani donne che, non ancora consapevoli della loro forte sensualità, fanno sbandare il cuore.

Ebbene si, mi commuovo. Spesso ultimamente. Sarà l’età… ma quanti anni ho?! Questo è anche l’animale Uomo!

Tanto crudele perchè tanto immaginifico, da progettare ed edificare l’immenso, superando davvero ogni limite e sé stesso, se sa rimanere umile; dialogando amorevolmente con la natura e il divino, senza trattare e scendere a disgraziati patti e mercificati compromessi, ma ascoltandoli entrambi, con l’orecchio appoggiato al canto della Madre terra e l’occhio in ascolto verso il Padre cielo; come Piano sa fare, chè in certe foto sue , pare lui l’angelo, che però sa che, se vola troppo alto, brucerà le ali.

Ho girovagato, tanto, rovistato, sfogliato progetti e disegni e pagine, guardato filmati, ascoltato suoni, voci, stridori, colori e odori, ho visto cose che non si posson dire.

Poi il coniglio bianco mi ha raggiunta, mentro ero pigramente seduta sulla punta del grattacielo più alto di non so dove, con lo sguardo in quell’aperto di rilkiana memoria che è soltanto e solo per una volta, ha tirato fuori dal taschino del panciotto verde l’orologio senza lancette, mi ha guardata dritto negli occhi, e ha starnutito.

In quel momento la sirena della nave ha alzato ancora il suo canto cupo eppur gioioso, si parte! per andare, lontano, ma lontano da dove?

Sono uscita come da una funzione religiosa, placata, spaesata, grata. E’ vero che l’Artista ci tende la mano, ma chi tiene la sua? C’è forse qualcuno un po’ più avanti di quell'avanti  dove lui crede d’essere? Patrizia Gioia, 3 luglio 2007

     
TEATRO

10-14 ottobre seminario di Emma Dante

Centro di ricerca per il teatro

 

UN PICCOLO MUSICAL

ORARIO: dal 10 al 13 ottobre dalle 12.30 alle 17.30

domenica 14 ottobre dalle 10.00 alle 15.00

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 350,00 cad + biglietto omaggio per lo spettacolo

PARTECIPANTI: max 20

LUOGO: CRT Teatro dell’Arte Viale Alemagna 6 - Milano

I partecipanti dovranno portare con sè una canzone, un vestito e un paio di scarpe da donna,un pacchetto con dentro un regalo.

Si richiede anche una predisposizione al canto.

Inviare curriculum entro il 14 settembre a promozione@teatrocrt.it

www.teatrocrt.it

Ciò che ha fatto il CRT in 34 anni di storia è noto a Milano e nel paese. Meno noto è quello che il CRT ha dovuto subire in termini di danni materiali e morali, per l’inerzia e i ritardi della Amministrazione di Milano che in un quarto di secolo, non è riuscita a concludere i lavori di ristrutturazione del teatro dell’Arte, a tutt’oggi privo della licenza definitiva di agibilità e di una convenzione che regoli correttamente i rapporti col CRT.

CENTRO
Centro come spazio di concentrazione e convergenza: luogo di osservazione, di riflessione e di sperimentazione, luogo di laboratorio. Centro come spazio di progettualità propulsivo e aperto, da cui si dipartono nuove linee produttive, idee e fermenti culturali.

RICERCA
Ricerca come esigenza di cercare e ritrovare un senso del fare teatro oggi. Ricerca come lavoro di costruzione, sperimentazione e documentazione, condotto sul fronte delle avanguardie, dei linguaggi giovani e delle esperienze più inedite.

TEATRO
Teatro come scena rinnovata, nella teoria nella prassi e nelle poetiche. La rappresentazione non è più "oggetto" bensì "evento". Teatro come sperimentazione a tutto campo, attraverso produzioni, ospitalità, rassegne, festival, convegni, laboratori, progetti di formazione, ma anche attraverso una serie di movimenti alternativi.

     
CINEMA dall'1 all'11 agosto 2007 -Locarno

60o Festival internazionale del cinema

imperdibile edizione per gli amanti del cinema di qualita'

http://www.pardo.ch

Rinnovando una formula inaugurata con successo lo scorso anno, il Festival di Locarno proporrà una selezione di film realizzati o interpretati dai cineasti o dagli attori che compongono le sue giurie. 
Il pubblico avrà in tal modo l’occasione di scoprire opere ancora inedite esterne ai circuiti dei festival – comprese alcune vere rarità – e di rivedere capolavori del cinema d’autore contemporaneo.

Il programma contempla le seguenti pellicole:

-per la Giuria del Concorso internazionale:
La doppia vita di Veronica di Krzysztof Kieslowski (con Irène Jacob, Francia)
Hamburger Lektionen di Romuald Karmakar (Germania)
In memoria di me di Saverio Costanzo (Italia)
Moacir – Arte Bruta di Walter Carvalho (Brasile)
Platform di Jia Zhang-Ke (Cina)
Son frère di Patrice Chéreau (con Bruno Todeschini, Svizzera/Francia)

-per la Giuria del Concorso Cineasti del Presente:
Kurpe (The Shoe) di Laila Pakalnina (Lettonia)
L’Orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente (Italia)
Tan de repente di Diego Lerman (Argentina)

-per la Giuria del Pardo per la migliore opera prima:
Johanna di Kornél Mundruczó (Ungheria)
Satin rouge di Raja Amari (Tunisia/Francia)

-per la Giuria dei Pardi di domani:
After the Last Sky di Alia Arasoughly (Palestina)    
Alex di José Alcala (con Lyes Salem, Algeria/Francia)
Das Fräulein di Andrea Staka (Svizzera)
Horst Buchholz… mein Papa di Christopher Buchholz (Germania)
     
MUSICA

dal 17 luglio su Itunes

RIKI CELLINI IN ITALY

presentato il nuovo disco con una band nuova e reperibile esclusivamente in internet a 0.99

Scelta matura quella di Riki Cellini, che dal 17 luglio si vende solo ed esclusivamente su Itunes, snobbando la costosa e tradizionale distribuzione.

  • Titolo Italy

  • Artista Riki Cellini

  • per scaricare Italy: http://www.apple.com/it/itunes/store/

  • sito ufficiale: www.rikicellini.it - myspace: www.myspace.com/rikicellini

  • Autori: Riccardo Cellini / Piccardo Luca Remigio / Bruno Nicola / Giuditta Guizzetti

  • Cast artistico: Valerio Baggio – arrangiamenti tastiere, programmazione - Tony Liotta – arrangiamenti batteria e percussioni - Stefano Pasko – arrangiamenti basso - Nicola Fassi – arrangiamenti chitarre - Giulia Thaler / Fulvio Zangirolami – cori

  • Produzione Artistica: Riki Cellini, Valerio Baggio, Andrea Fresu e Tony Liotta

  • Produzione Andrea Fresu, Valter Camparo, Paolo Storti

  • Edizioni: Warner Chappell Music/Keep Hold

  • Periodo: Singolo Promo Radio in distribuzione dal 17 luglio 2007. Singolo in esclusiva su iTunes, 17 luglio 2007

  • www.rikicellini.it

    "Ma in Italy/vedi che alla fine ti ho beccata lì..." è il refrain del nuovo disco di Riki Cellini, un animale da palcoscenico che ha attraversato i decenni caldi della musica pop e che oggi presenta il nuovo singolo per l'estate. E questi due versi introducono un mondo di evocazioni. E' proprio in Italy che Riki propone un progetto nuovo che "rinfresca" il mercato musicale, perché affida a itunes la diffusione del disco e non al solito circuito. E in Italy, precisamente a Milano ha presentato questa "traccia" dei tempi che cambiano sostenuto da un convegno sulla musica digitale attingendo dai numeri del marketing sciorinati da Raffaella Travisano (20 miliardi nel market digitale a 0.99 euro a traccia nel 2006) e dalle nuove previsioni analizzate dal giornalista Lucio Bragagnolo di Mac World (+103% di download legali nel primo trimestre 2007). Scelta singolare per la presentazione di una bomba come "Italy", quella di una riflessione sulle tendenze e le scelte dei consumatori in fatto di musica. Ma necessaria per un personaggio che non ha mai voluto rimanere esclusivamente attaccato al mondo artistico e si è sempre rapportato a quello reale in cui vive. In Italy, Riki lancia, prima di un singolo, una vera tendenza per rispondere ai bisogni dei suoi fan e di tutti gli amanti della musica: "l'album scricchiola sul single" dichiara l'artista varesino - "e la gente sceglie sempre di più la traccia, senza investire su un disco intero che in negozio ha prezzi esorbitanti solo perché le etichette ci devono guadagnare, come la distribuzione, il negozio ed infine, perché no, anche l'artista. la novità di Italy è proprio che ho scelto di distribuirlo esclusivamente su internet, senza affiancare i due canali, come fanno tutti." "Ma in Italy/vedi che alla fine ti ho beccata lì..." e Riki urla questo refrain, perché ITunes propone contratti con le principali piattaforme che vendono una traccia a 0.99 euro e proprio quella che vuoi tu, senza doverti sorbire anche pezzi infilati per far numero, o meglio per giustificare il prezzo del CD. Una presentazione, dunque degna di un grande artista del mondo, che da Varese è approdato a Bergamo anni fa, dove produttori illuminati (uno su tutti Facchinetti) gli hanno consentito di uscire con il suo primo disco "Meravigliosa Mattinata" nel 2006, pop illuminato che ha venduto bene, ma che mancava ancora dell'attualizzazione in un mercato innovativo, quello dove è il fan che sceglie cosa comprare e non la distribuzione ad imporlo. Quindi, Cellini, sostenuto da un team giovane ed estremamente "professionale", al completo al Beach Club di Milano, ha intrattenuto con un singolare show case un numerosissimo pubblico, la stampa, nonché i fan, gli amici ed i colleghi della radio che l'ha adottato, 101, ripercorrendo le tappe di questo successo dell'estate... e del mercato digitale italiano: Mare Profumo di Mare, Un litro di caffè e Meravigliosa Mattinata hanno scaldato l'ambiente già torrido per le temperature estive per portare fino a "Italy". Warner Chappell Music e Keep Hold firmano la produzione della svolta, nelle radio ed in esclusiva su ITunes ed altiri 90 store digitali dal 17 luglio. A tempo di bossa nova e Rock'n Roll, anzi "Rock Pop Roll" questo singolo dal respiro internazionale registra una presenza come Tony Liotta, batterista americano dalla folgorante carriera con oltre 200 cd al fianco di Tina Turner , Sting, Chick Corea, David Bowie, Santana e ancora Blackwell, Branduardi, Khan, Nannini,  Smith, senza scordare Weather Report ed Earth Wind and Fire. Insieme a lui anche Nicola Fassi alla chitarra, Stefano Pasko al basso e Giulia Thaler, corista d'eccezione.   E non è  finita. Italy è anche un videoclip, fresco, dinamico e a ritmo di pop italiano, diretto da Mariangela Panarelli. "Ma in Italy/vedi che alla fine ti ho beccato lì..." in tre minuti di "corsa" sul tapis roulant segue Riki in questo vorticoso e misterioso inseguimento. Il singolo, così come il video è aperto dalla più evocante melodia del nostro insostituibile inno nazionale, che sfuma su un ritmo più pop per descrivere il motivo di tanto girare: l'incontro di una donna, una musa, un amore, quello, appunto che lo porta a Londra, Mosca, Pechino, New York, Sidney per finire in Africa. "Ma in Italy", è proprio a casa che Riki ritrova questa donna suadente fasciata dal cinematografico abito rosso, che rievoca una moderna Marilyn e svelandola introduce un ritmo tipicamente rock'n roll. Il tutto sotto un semplice ventilatore, che al Beach Club tentava, in numerosissimi duplicati, di rinfrescare gli animi che fino a notte fonda hanno festeggiato il progetto di un Cellini ormai più che maturo... Ma sempre caldo e lanciato dalle radio nazionali verso il tuor estivo sulle spiagge della nostra Italy.   Ombretta Diaferia
         
    FUMETTO OSVALDO CAVANDOLI: UN ARTIGIANO DELL'UMORISMO

    un documentario introdotto Carlo Squillante

    Osvaldo Cavandoli - in arte "Cava" -   e la sua creazione genialmente irriverente, Mister Linea, rimarranno per sempre neII'Olimpo del cinema d'animazione internazionale. Cava è scomparso il 3 marzo di quest'anno. Viene raccontato dall'amico-collega Carlo Squillante e da un bel documentario realizzato nel 2000 da Daniela Trastulli di Medialogo per conto della Provincia di Milano. Il film ripercorre sul filo della viva voce di Cava gli anni dell'esordio e quelli del successo nei Caroselli televisivi Lagostina con Mister Linea, che in seguito ha fatto un trionfale giro del mondo.

       
    MEDIA

    chiusura annunciata

    NASCE IL BLOG SOS LUCE

    Cinque impavidi giornalisti, due grafici e due segretarie cercano di salvare i posti di lavoro e la loro gloriosa testata cattolica, voce puntuale da 94 anni

    Sono ormai note le difficoltà in cui versa il settimanalie della diocesi di Milano "Luce" di Varese a cui si affianca anche "Il Resegone" di Lecco. Da molti decenni svolge il servizio informativo e di approfondimento culturale serio e puntuale. L’aumento dei costi rende impossibile anche alla diocesi, che li ha sempre incoraggiati e sostenuti, affrontare la spesa del loro mantenimento nella consistenza attuale, per cui si rende necessario un ridimensionamento di questi giornali, anche a livello del personale addetto. E' per questo che la redazione ha scelto di tentare un ultima carta, quella virtuale. Riportiamo dal loro blog l'appello a cui non ci si puo' sottrarre e riproproniamo negli approfondimenti quello lanciato dalla nostra fondatrice.

    Cari amici, fra poche settimane il giornale “Luce” di Varese non sarà più lo stesso ed è fortemente a rischio una tradizione importante per la comunicazione ecclesiale della nostra zona pastorale e del nostro territorio.

    Settimanale diocesano di informazione, oggi diffuso nel Varesotto e nell’Altomilanese, “Luce” fu voluto fortemente dalla Chiesa locale, per iniziativa di monsignor Carlo Sonzini. Era il 1914. Da allora il giornale ha svolto una costante opera di informazione e formazione, sempre attento agli eventi e alle espressioni della vita sociale, culturale, politica e religiosa, ispirato a criteri di completezza, onestà e precisione nel riferire i fatti e le opinioni.

    Ora, di fronte alla grave situazione economica registrata negli ultimi anni, la proprietà (diocesi di Milano) ci ha comunicato di voler procedere a una profonda ristrutturazione del giornale, che porterà in breve tempo a una drastica riduzione della foliazione e alla perdita dell’autonomia nella distribuzione del “prodotto” (non sarà più venduto in abbonamento, né in edicola, né nelle chiese), con un taglio di oltre il 50% del personale.

    Queste previsioni ci preoccupano fortemente per le ricadute sul piano dell’occupazione, ma anche per il significato pastorale di una scelta di questa portata. Non vogliamo accettare inerti la fine del “Luce”, che per 94 anni ha rappresentato sul territorio una voce forte, libera e di grande qualità professionale.

    Abbiamo scelto di aprire questo blog per chiedere a voi, lettori, amici, simpatizzanti, semplici “navigatori”, di sostenere la nostra battaglia e di farci sentire la vostra voce.

    I giornalisti, i grafici e gli amministrativi del “Luce”

    http://sosluce.splinder.com/

    Le intenzioni, ventilate ed ormai confermate, di mettere a tacere una delle voci più autentiche della nostra provincia o di cambiarne il tono, mi turbano.
    Come giornalista, che a metà degli anni ottanta ha potuto iniziare a sperimentare la sua penna proprio su Luce, vorrei segnalare che è stata una delle testate che meno mi hanno condizionata nell'espressione.
    Come "donna di comunicazione", che da vent'anni si occupa di portare alle redazioni informazioni, vorrei esaltare l'opera di una testata unica nel suo genere, ma, soprattutto, in provincia per l'approccio "etico" e "indagatore" con gli uffici stampa. Non mi è mai capitato di rapportarmi su tutta la nazione con una redazione che, a ricevimento delle informazioni, abbia subito fatto seguire una telefonata dove si chiedeva esplicitamente chi, cosa e perché stavo promuovendo e se oltre alla cartella stampa si poteva contare anche su un'intervista, in cui poi il giornalista sviscerava ogni aspetto, dopo aver personalmente e accuratamente ricercato informazioni altre da quelle che stavo sottoponendo.
    Come fondatrice di abrigliasciolta, che dal 2004 ha potuto contare e conta tutt'oggi sulla seria collaborazione del settimanale cattolico, vorrei ringraziare il lavoro di questa redazione, che ha sempre puntualmente ricercato le informazioni presso di noi e non si è mai fermata alla mera trasposizione di un comunicato stampa, ma ha sempre cercato di scavare a fondo nelle notizie che inoltravo, arrivando addirittura ad essere presente alle nostre iniziative dalla nascita per capire il "perché" le facessimo ed il "cosa" cercassimo di diffondere. Cosa ormai rara in un mondo, dove le figure professionali vengono tramutate in meri impiegati dell'informazione.
    Come cittadina, che da quarant'anni solca difficoltà ed evoluioni di questa realtà provinciale, vorrei esprimere tutto il mio rammarico per il declino globale dell'informazione: ormai non è solo un mero strumento di controllo politico-sociale, ma un'industria economica, in cui l'altra prospettiva non viene mai ventilata, ma si compongono notizie falsate che celano l'altra faccia, la vera faccia della notizia. Ho sempre acquistato Luce per comprendere appieno cosa stesse accadendo nella mia città natale, sia durante i  lunghi periodi spesi fuori dalle ideali mura dell'ultima provincia del profondo nord, sia nei momenti in cui ho operato in questo territorio da me visceralmente amato.
    Non mi è mai stata offerta occasione di negare questa mia idea: argomenti sociali, politici, culturali sono sempre stati approcciati in maniera seria, svelando tra le righe senza clamore da "notizia" o "scoop" quale altra visione potesse offrire quel dato tema. Sono sempre stata poco attenta, invece, a quell'etichetta di settimanale cattolico, grazie al quale Luce ha potuto operare slegato dagli interessi varesini, attraversando gli avvenimenti e rimanendo l'unico giornale veramente indipendente nella sua essenza.
    Spesso mi sono ritrovata a dire "se mi sento rappresentata da una testata che vanta le sue vendite nelle parrocchie, forse devo rimettermi in discussione". Ma se pur quest'aspetto apre questioni personali, non lo tralascio. Io compro Luce in edicola, sostenendolo nel mio piccolo. Forse perché fu la mia adorata maestra ad avvicinarmi all'unico organo d'informazione indipendente di Varese e le sarò sempre grata, perché tra i suoi insegnamenti brillano quelli di libertà, rispetto del prossimo nostro e senso civico acceso. Tutte caratteristiche che la voce di Luce ha perseguito offrendo l'altra faccia del potere, dell'economia, della cultura e della società con un'umiltà degna della più grande umanità.
    A cui non sono disposta a rinunciare per mere ragioni di "copie vendute in edicola". A quest'appello tutti gli attori del mondo della comunicazione, informazione, cultura, politica, economia e della società civile non si devono sottrarre.
    Nel rispetto di quel prossimo nostro, senza il quale resteremo dei meri animali senzienti.
    Ombretta Diaferia
         
    AUDIOVISIVI sguardi e impronte digitali

    Se digitate 'Italia' su youtube scoprirete che anche lo sport digitale si sposa con quello nazionale. se cercate invece qualcosa di piu' cinematografico si apre una prospettiva che spazia dal punk alla diversit' sessuale alle colonne sonore senza tralasciare l'horror. Ma come nasce questo strumento di collettivizzazione delle immagini usato ampiamente per le declinazioni locali di Frangetta is burning? YouTube Italia è realtà. Excite Italia aveva anticipato la notizia e dal 19 giugno la versione localizzata del sito di video sharing è già online. E la pagina che accoglie gli internauti e' un vero spaccato del bel paese tra cortometraggi e inedite notizie. Nel frattempo YouTube sta portando a termine un meccanismo di "impronte digitali" per riconoscere ed eventualmente cancellare in modo automatico i video che presentano immagini protette da copyright. Il tutto è possibile grazie allo sterminato database di filmati che andrà scannerizzato per permettere il controllo con le clip inserite dagli utenti. In una prima fase il sistema sarà testato con la collaborazione di due colossi dei media, Disney e Time Warner.

    http://it.youtube.com

    Youtube.com mette a disposizione una piattaforma multimediale per inviare i propri filmati online in modo che possano essere condivisi da chiunque. Esiste la possibilità di condividere privatamente i propri video. Ben organizzato e soprattutto veloce, si pone come un vero e proprio albums di video sul web.

    YouTube Italia è stata lanciata da Excite Italia che dal 19 giugno propone la versione localizzata del sito di video sharing, completamente tradotta in lingua italiana e con una homepage dove ad avere spazio sono i video realizzati in patria. La novità è stata annunciata il 19 giugno a Parigi nel corso del Google Press Day. Sono ben 9 i paesi che godono di una versione localizzata: Brazile, Francia, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito, a cui se ne aggiungeranno altri.

    Anche le funzioni di ricerca e le classifiche sono ora focalizzati sull'utenza del nostro paese. Ad esempio sarà interessante vedere le Top10 dei video più visti in Italia. Un grande passo per YouTube che conferma così la leadership nel settore dei video on line.
         
    SCRITTURE ultimo saluto in poesia tra recital, musica, voci sole e fiaccole fino al nuovo giorno

    il patron dell'iniziativa, Dino Azzalin. ha voluto regalare agli amanti della forma in versi un saluto unico nel borgo affidato dal 1956 alle firme piu' illustri della pittura del secolo appena concluso. un augurio di mezz'estate affidato ai suoni diversi della poesia in azione e di Alba Rattaggi, Flavio Moneta, Gaetano Blaiotta, Dino Azzalin (interpretato da Paolo Franzato), Romano Oldrini, Sandro Sardella, Silvio Raffo, Terenzio Cuccuru, Thomas Maria Croce Dome Bulfaro e Patrizia Gioia  Alessandra Maffiolini, Luca Chiarei, Marcello Castellano, Marco Bin, Metello Faganelli, Rita Clivio, Sara Pennacchio, Silvano Lista, Stefania Cadario

    Chiesa di Sant'Ambrogio ore 21

    suoni diversi

    Giulia Ciaurro Arpa Rosanna Salmini Clarinetto

    Passacaille Georg Friedrich Händel

    Sicilienne Maria Theresia von Paradis

    VVVVVVVVVVVV

    PoesiaPresente

    nascita di Dome Bulfaro e Patrizia Gioia

    VVVVVVVVVVVV

    Le Cygne Camille Saint Saëns

    VVVVVVVVVVVV

    ritorno all’acqua e lux poesis di banda diversi abrigliasciolta

    VVVVVVVVVVVV

    Chanson de la nuit Carlos Salzedo

    VVVVVVVVVVVV

    sagrato Chiesa di Sant’Ambrogio ore 22

    reading itinerante con voce sola

    fiaccolata poetica tra i dipinti del borgo sulle note del clarinetto di Rosanna Salmini

    VVVVVVVVVVVV

    casello delle marianne ore 23:00 

    guardie ai fuochi a cura di studio Festi

    il fuoco della poesia reading conclusivo

    rinfresco del nuovo giorno a cura di Osteria del Bocc

         
    PENSIERO

    IL DITTICO DI AOSTA

    romanzo d’arte di Luca Traini

    E' il momento che tutti attendevamo e abrigliasciolta si stringe attorno al prosattore Luca Traini con gratitudine ed orgoglio. Il suo esordio come romanziere avviene su una materia degna dei piu' capaci: arte e storia, un connubio che solo Luca poteva reggere, lavorando alacremente e seriamente. Ed ora tocca a noi scoprire dove ci ha portato

    patrocinio della Regione Autonoma Valle d'Aosta e del Capitolo della Cattedrale

    Casa Editrice TrarariTIPI, Aosta - aprile 2007 € 12,00

    per acquistare una copia: segnali@abrigliasciolta.it

    Il dittico in avorio di Anicio Probo, console nel 406 d.C., anno cruciale per i destini dell’Impero Romano di Occidente, raffigura l’imperatore Onorio e racconta se stesso dalla teca del Tesoro della Cattedrale di Aosta, dove venne riscoperto nel 1834.

    Estrema testimonianza dell’arte classica, dopo un sonno più che millenario e un definitivo ritorno alla luce consacrato da un recente restauro, intraprende un viaggio alle radici d’Europa.

    La storia di Anicio Probo, membro della famiglia senatoria più importante dell’epoca, si unisce a quella dell’Impero in parallelo con quella della Valle d’Aosta, dalle origini rintracciabili oggi nell’area megalitica di St-Martin-de-Corléans fino al Medioevo e oltre, con excursus storico-geografici ad ampio raggio e un finale a sorpresa.

    La narrazione si snoda in un immaginario percorso attraverso monumenti romani e medievali di Aosta –Augusta Praetoria Salassorum, non a caso nel mese di agosto del 2006: nell’oggi di 1600 anni prima.

    Il romanzo, ricco di citazioni rare di autori antichi, viene impreziosito da tre composizioni poetiche originali dell’autore che riproduce e attualizza i versi intexti, acrostici e ropalici del poeta latino Optaziano Porfirio.

    Testimonianza d’amore e interesse dell’autore alla città e alla regione così felicemente collegate ai suoi interessi di storico.

    Luca Traini, nato a Tradate (VA) nel 1966, di origini marchigiane, vive tra Aosta e Varese. Insegnante di Storia e Filosofia, ha scritto una ventina di opere in prosa, poesia e per il teatro apparse in diverse pubblicazioni (fra queste: “Caravaggio”, 1988,“Ottone III”, 1991, “900 vampiri: Bela Lugosi”, 1993, “Fratello Wolfgang, Sorella Mozart“, 2006). Si definisce “prosattore” perché ama leggere e raccontare in pubblico la propria scrittura. Con alle spalle esperienze in campo cinematografico e televisivo, è stato interprete di cortometraggi-video tratti dai suoi testi: “Resurrezione e morte di Jean-Antoine Watteau”, regia di Alberto Felicetti, 1997, andato in onda su RAI 2 nell’ambito del programma di Dacia Maraini “Io scrivo, tu scrivi”; “Fuoriluogo: poesia all’angolo”, regia di Paolo Grosso, 2003, premiato con Menzione Speciale della Giuria al “Cortisonici filmfestival 2004”. Il “Dittico di Aosta” è il suo primo romanzo.

         

    RAGAZZI

    duna degli orsetti - marina di ravenna

    Mercoledì 1 agosto - ore 18.30

    "L'acqua"

    Incontro con Luca Ragagnin, autore del libro di filastrocche "Il libro delle meduse" dedicato alla creature più elettriche del mare!

    www.castoro-on-line.it

    Metti un giorno di sole sull’isola di Ginostra. E all’improvviso, un attacco di meduse! Come vincerle se non con il potere delle rime e dei versi?
    Una bizzarra galleria di filastrocche capaci di dar vita a un intero universo sottomarino e a tutti i suoi strani abitanti... Il libro delle meduse è il primo libro per bambini di Luca Ragagnin. Un modo per raccontare un mondo incantato, bizzarro, strampalato e a tratti esilarante. Le illustrazioni quasi “infantili” di Giorgia Atzeni sembrano essere nate insieme con il testo e lo completano con grazia e semplicità. Luca Ragagnin è nato a Torino nel 1965. Ha scritto romanzi, racconti, poesie, testi teatrali, testi di canzoni (tra gli altri di Mao, Subsonica, Garbo) e saggi di svariata natura per i grandi. Questo è il suo primo libro per bambini.
    Giorgia Atzeni (1973) vive e lavora a Cagliari. Storica dell’arte, si divide tra il lavoro di grafica e quello di illustratrice. Nel tempo libero organizza mostre e produce morbidi Mostrilli colorati.

    Gli incontri si terranno presso:
    Stabilimento balneare "DUNA DEGLI ORSI, viale Pace, 60 - Marina di Ravenna www.dunadeilibri.com

    archivio 2006

    08.10.06

    15.10.06

    22.10.06

    29.10.06

    05.11.06

    12.11.06

    19.11.06

    26.11.06

    10.12.06

    17.12.06

    25.12.06

    31.12.06
    archivio 2007 14.01.07

    21.01.07

    04.02.07

    15.04.07 29.04.07 06.05.07 04.07.07          

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    dove si applicano le arti per essere altro nel mondo

    i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.

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    incontri esposizioni edizioni libreria virtuale
    dove si intessono le arti e si comincia a pensare da un'altra prospettiva dove si svelano progetti nel cassetto e si scoprono immagini altre dove si ricerca la parola altra come ultimo strumento del pensiero dove si ricerca l'ultimo strumento del pensiero... altro
    Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero

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