'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...'

UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani

 

percorsi itineranti tra letture e culture

otto ottobre duemilasette

ideazione e redazione abramo e i di fretta

ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI

a volte tornano...

in questi giorni viviamo una ricorrenza importante per abrigliasciolta: l'otto ottobre 2004 lo spazio veniva inaugurato, il 9 aperto al pubblico, il 10 veniva a mancare una figura di riferimento importante per il progetto, Jacques Deridda ed il 14 i percorsi culturali prendevano avvio.

scegliamo, quindi, di connotare questo ventiduesimo percorso virtuale, che a sua volta festeggia il primo anno di vita (l'8 ottobre 2006),  come una ricorrenza che ripercorre le attività che hanno fatto e fanno abrigliasciolta.

  tocchiamo esposizioni collettive dove i nomi sono più che familiari, libri e performance la cui firma è bene riconoscibile, così come per cinema, teatro, ragazzi e per tutte le restanti vetrine.

abramo e i di fretta si sono sforzati nel cercare di non cadere nell'autoreferenzialità. ma è difficile trattenere animi che si muovono per e con la diffusione di un'idea di cultura che metta in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini....

 
 

21 MARZO 2008 GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

IV edizione dal 16 al 23 marzo 2008

IV edizione dal 15 marzo al 12 aprile  2007

per partecipare a carovana dei versi carovanadeiversi@carovanadeiversi.it

per partecipare a versi di primavera versidiprimavera@carovanadeiversi.it

scadenza adesioni venerdì 30 novembre 2007

 
ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI
ARTI VISIVE

sabato 13 ottobre ore 18

officine creative

collettiva di fotografia, pittura e scultura

 

Una trentina di artisti che si distinguono ovunque hanno scelto una location fondamentale del crocevia artistico varesino per una collettiva unica e corale. Fotografi, pittori e scultori per quindici giorni si mettono in mostra la propria arte per comunicare con gli uomini.

da sabato 13 a domenica 28 ottobre 2007

officine creative - via rossi, 41 Barasso

arte alle officine creative di Barasso

quando gli artisti si parlano

 

Una vera e propria collettiva di arti visive investirà le Officine Creative sabato 13 ottobre sulle note jazz degli ozrobò.

Ma quale è il senso di una collettiva?

Guardando i nomi che i succedono viene spontaneo rispondersi "perché gli artisti hanno capito che solo se si uniscono in coro possono farsi sentire".

7 tra i fotografi più sensibili e riconosciuti, 25 pittori e scultori che esportano la corrente artistica di un territorio, scontrandosi con le chiusure della cultura dei pochi vogliono dialogare per primi tra loro.

E sicuramente esporsi in prima persona per difendere quelle forme espressive che fanno vivere in una realtà chiusa e repressiva. Non sono giovani ventenni alle prime esperienze, bensì artisti emergenti che hanno affinato gli strumenti e che quotidianamente percorrono una professione che comunica.

Non vogliamo fare un  nome sull'altro, perché una collettiva è degna di tale nome proprio perché non mette nessuna faccia, ma solo tanta arte in vetrina, Ma non possiamo non ricordare fotografi sociali, intimisti, sportivi che ogni giorno portano sotto gli occhi di milioni di lettori dei quotidiani la realtà. Non possiamo non ricordare pittori che mettono la propria arte al servizio dei disagi, delle reclusioni, alcuni presenti nelle esposizioni più prestigiose del panorama internazionale, altri "scenografi" d'eccezione, così come scultori che perforano gli spazi di una vita ancora senza etichette.

abrigliasciolta ci sarà accanto a questi artisti e non solo perché molti hanno dato vita ad esposizioni indimenticabili, non solo perché altri conducono percorsi importanti ancor oggi.

Perché dare voce ad una collettiva, vuol dire perseguire un percorso corale, fondamentale per abrigliasciolta... la comunicazione tra gli uomini.

     
TEATRO

libri in scena abrigliasciolta stagione 07/08

"Quando le discoteche saranno abbandonate e le accademie deserte, si sentirà di nuovo il silenzio del teatro, che è la ragione della sua parola." Heiner Muller

Torna l'iniziativa che promuove lettura ed arte scenica: per ogni libro acquistato presso abrigliasciolta, il Centro di Ricerca per il Teatro mette a disposizione del lettore uno sconto del 30% sul biglietto d'ingresso al Teatro dell'Arte e al Salone valido tutti i giorni della settimana e per tutti gli spettacoli.

CANI DI BANCATA, NEL NUMERO DEI +, CAPRICCI, DE RERUM NATURA, RETROSPETTIVA, CICCIO, ZIO VANJA sono i titoli che per questi primi tre mesi di stagione animeranno il Centro di Ricerca per il Teatro, una realtà viva che si presenta con poche parole e molte azioni.

http://www.teatrocrt.it

Centro di ricerca per il teatro sagione 07/08

Dalle tecniche di rianimazione collettiva al festival della nuova danza dallo scenario 2007 al don chisciotte per scoprire che fine ha fatto Baby jane c'è una grossa opportunità per tornare ad immergersi nel teatro sperimentale che crt propone anche ai lettori abrigliasciolta. 

CENTRO
Centro come spazio di concentrazione e convergenza: luogo di osservazione, di riflessione e di sperimentazione, luogo di laboratorio. Centro come spazio di progettualità propulsivo e aperto, da cui si dipartono nuove linee produttive, idee e fermenti culturali.

RICERCA
Ricerca come esigenza di cercare e ritrovare un senso del fare teatro oggi. Ricerca come lavoro di costruzione, sperimentazione e documentazione, condotto sul fronte delle avanguardie, dei linguaggi giovani e delle esperienze più inedite.

TEATRO
Teatro come scena rinnovata, nella teoria nella prassi e nelle poetiche. La rappresentazione non è più "oggetto" bensì "evento". Teatro come sperimentazione a tutto campo, attraverso produzioni, ospitalità, rassegne, festival, convegni, laboratori, progetti di formazione, ma anche attraverso una serie di movimenti alternativi.

     
CINEMA

milano film festival

i premi della XII edizione

Si è concluso anche quest’anno il Milano Film Festival. Una dodicesima edizione intensa, che ha coinvolto la città intera e non solo, e ha visto migliaia di persone partecipare alle proiezioni, agli incontri, ai concerti a alle altre centinaia di iniziative che hanno arricchito il programma del festival, tutta la città e non solo. Dieci giorni in cui Milano ha ospitato registi, attori e produttori provenienti da tutto il mondo, volontari e aiutanti che per passione o follia, sono partiti da Australia, Germania, Brasile, Stati Uniti, Corea, Francia, Austria per prendere parte al Milano Film Festival.

Il gruppo di giurati composto dal gruppo del Teatro delle Albe da una parte (giuria cortometraggi) e da Marco Baliani, Andrew Davies ed Esmeralda Calabria dall’altra (giuria lungometraggi) hanno assegnato il Premio Internazionale Cortometraggi e Lungometraggi:

Vincitore concorso internazionale lungometraggi Reprise by Joachim Trier, Norway, 2006, 35mm, 105’

Vincitore Concorso Internazionale Cortometraggi  Just like the movies by Michal Kosakowski, Austria, 2006, DV, 21’

www.milanofilmfestival.it
www.esterni.org

Gli altri premi della XII edizione

Concorso Internazionale Lungometraggi
Menzioni speciali California Dreamin’ (endless), by Cristian Nemescu, Romania, 2006, 35mm, 155’
Mister Lonely, by Harmony Korine, France / Usa, 2007, 35mm, 112’

Concorso Internazionale Cortometraggi
Menzioni speciali Nijuman no borei, (200.000 Phantoms) by Jean-Gabriel Périot, France, 2007, 35mm, 10’
Tolya, by Rodeon Brodsky, Israel, 2006, 16mm, 9’
Valuri, (Waves), by Adrian Sitaru, Romania, 2007, 35mm, 16’
Soldat, (Soldier), by David Peros Bonnot, Croatia, 2006, digiBeta, 5’
Energie!, (Energy!), by Thorsten Fleisch, DEU, 2007, miniDV, 5’

Premio Aprile Zur Maloche, (Getting Ready),
by Roberto Anjari-Rossi, DEU, 2007, 35mm, 16’
Menzioni speciali
Tommy, by Ole Giaever, Norway, 2007, DvCam, 12’
Twist, by Alexia Walther, FRA/CH, 2006, 16mm, 11’
Amin, by David Dusa, FRA/DEU/NL, 2007, miniDV, 9’
Waiting at the Gate, by Rocky Palladino, Great Britain, 2007, 16mm, 75’

Premio Camera del Lavoro
Outsourcing,
by Markus Dietrich, DEU, 2006, 16mm, 6’

Premio Incontri Italiani
Lacreme Napulitane,
by Francesco Satta, Italy, 2007, HDCam, 18'

Premio del pubblico I Am Bob,
by Donald Rice, GB, 2007, DvCam, 19’

Premio dello Staff  The Lonely Bliss of the Cannonball Luke, by Levi Abrino, USA, 2007, 16mm, 11’

Premio Giuria degli Studenti Soft,
by Simon Ellis, GB, 2006, 35mm, 14’
Menzione speciale
Ujbaz Izbeneki Has Lost His Soul, by Neil Jack, GB, 2006, digiBeta, 5’

Premio Animazione Patty, kratki film v perverzih
, (Patty, Short Film in Perverses), by Matej Lavrencicand and Roman Razman, Slovenia, 2006, DVD, 3’35"

     
MUSICA

sabato  13 ottobre 2007  ore 21.00 - Stagione musicale comunale “Villa Oliva” via Volta Cassano Magnago (Va)

DUO DI CHITARRE

Luigi De Leo e Paolo De Stefano

in programma

M. Vinicius “Along the River”  C. Assad  “Mercador de Sonhos” 

P. De Stefano   “Preludio”  “Café”  J. Rodrigo “Tonadilla” 

G. Fortino   “Trittico d'Estate"  A. Piazzolla “Lo Que Vendrà”   “Zita”

P. De Stefano   “Aria” “La Danza del Fuoco” “Acqua” “Suoni della Terra”

ingresso libero

Paolo De Stefano e Luigi De Leo iniziano i loro studi musicali sotto la guida di Marcello Serafini e Fabio Pellizzari a Varese. Sono ammessi successivamente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove, nel 2004, conseguono il Diploma Accademico di I livello con il massimo dei voti sotto la guida del M° Francesco Biraghi. Nel corso dei loro studi partecipano a numerosi concorsi nazionali e internazionali, vincendo premi e borse di studio sia come solisti che in duo a Varese, Ispra, Stresa, Casarza Ligure, Mondovì (Cuneo) e Castelfidardo (Ancona). Nel 2002 vincono un’audizione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano grazie alla quale partecipano alla V^ edizione del “Valsassina Festival” in provincia di Lecco. Da allora il duo si è esibito in diverse manifestazioni musicali tra le quali i “Concerti del Chiostro” del Conservatorio, stagione musicale del Museo Diocesano di Milano, “Festival Mediterraneo di chitarra” di Cervo d’Imperia, “Festival del Ticino”, “Festival Cameristico della Val d’Esino” e altri ancora, conseguendo ovunque unanimi consensi di pubblico. Hanno seguito inoltre lezioni e corsi di perfezionamento con alcuni tra i maggiori esponenti del mondo chitarristico nazionale ed internazionale come Matteo Mela, Lorenzo Micheli, il duo di chitarre ungherese Peter e Zoltan Katona, Sèrgio e Odair Assad, Jeffrey Mc Fadden, Paolo Pegoraro, Stefano Viola e corsi d’interpretazione musicale con il violoncellista Enrico Bronzi (“Trio di Parma”). La collaborazione con il “Columbia College” di Chicago (USA) li porta ad esibirsi negli Stati Uniti nel maggio del 2004. Da anni fanno anche parte dell’orchestra di chitarre “Sextha Consort” di Varese, con la quale si sono esibiti in una tournè in Ungheria toccando città come Gòdollo e Budapest; con “Sextha Consort” nel 2005 hanno inciso un cd dal titolo “Shopso Troijno”. Parallelamente all’attività concertistica svolgono entrambi attività didattica presso numerose realtà musicali in provincia di Varese, Milano e Novara.

     
FUMETTO fino al 21 novembre - Biennale d'Arte di Venezia abrigliasciolta ha rincontrato una conoscenza:

Faustin Titi - Eyourn Nganguè

UNE ETERNITE A TANGER

Mentre attendiamo l'assegnazione dei premi della 52° Esposizione, prevista mercoledì 17 ottobre presso il Teatro alle Tese dell'Arsenale di Venezia, vogliamo raccontare un solo episodio quasi commovente che ci è capitato curiosando tra le novità di quest'edizione. Una Biennale che segna la vera svolta dell'arte contemporanea: linguaggio, parola, comunicazione sono gli elementi di cui gli artisti si sono impossessati, hanno stravolto e riproposto in maniera originale ed attuale.

Une èternitè à Tanger l'abbiamo incontrato alle Corderie mentre l'arte africana penetrava nella pelle prima di stamparsi nei nostri occhi increduli.  "Pensa con i sensi - senti con la mente" è il titolo di questa edizione, un po' un motto che abbiamo diffuso con amore in questi anni. E ritrovarci davanti ad un fumetto di Titi e Nganguè, che tanto avevamo cercato per la nostra inaugurazione dell'8 ottobre 2004, ci ha lasciato quasi increduli. Le tavole a fumetto  fanno parte, nella versione francese, della collezione Africa Comics, una collana di album dei vincitori del "Premio Africa e Mediterraneo per il miglior fumetto inedito di autore africano". La versione italiana è stata pubblicata in occasione della partecipazione alla Biennale d'Arte di Venezia.

Vogliamo darvi un piccolo assaggio di Biennale attraverso questi amici di lunga data. Ma torneremo a parlarne quando i premi verranno assegnati. Consigliamo di non perderla a chi cerca lo sguardo vero dell'arte.

http://www.labiennale.org

Il fumetto africano approda a Venezia

Un'eternità a Tangeri è il racconto di Gawa, un ragazzo africano originario dell'immaginaria Gnasville, che si ritrova a Tangeri, città marocchina situata di fronte alla spagnola Tarifa.
Il ragazzo è uno dei tanti che rimane bloccato in attesa di arrivare in Europa e senza la possibilità di tornare indietro, allora i giorni a Tangeri diventano un'eternità in cui i pensieri, i ricordi, le storie di quelli passati prima di lui e di quelli che non ce l'hanno fatta si sovrappongono e si mescolano alle immagini dell'Europa ancora inarrivabile.

Le tavole a fumetto sono state realizzate da Faustin Titi e Eyoum Ngangué, e fanno parte, nella versione francese, della collezione Africa Comics, una collana di album dei vincitori del "Premio Africa e Mediterraneo per il miglior fumetto inedito di autore africano". La versione italiana è stata pubblicata in occasione della partecipazione alla Biennale d'Arte di Venezia.

Faustin Titi, il disegnatore, si è diplomato nella scuola di Belle Arti di Abengourou. Ha collaborato, tra gli altri, con il Courrier ACP-EU e la Gazette de la Francophonie come illustratore e caricaturista. È stato selezionato al festival di Angulême 2000, nel 2004 ha vinto il Premio Africa e Mediterraneo nella categoria Diritti dell'Uomo con la storia Le flic de Gnasville e nel 2005 ha pubblicato l'album La réserve nell'ambito del progetto europeo Valori Comuni.

Eyoum Ngangué, lo sceneggiatore, è un giornalista camerunese che, dopo essere stato perseguitato dalla censura del suo paese, si è trasferito in Francia. A Parigi presiede l'associazione JAFE (Journalistes Africains en Exil). Ha collaborato con il Courrier ACP-EU, il Courrier dell'Unesco e Mondo e Missione. Come sceneggiatore ha collaborato con Faustin Titi con il quale è stato selezionato per il festival di Angulême 2000, nel 2004 ha vinto il Premio Africa e Mediterraneo nella categoria Diritti dell'Uomo. Attualmente è caporedattore della rivista giovanile Planète Jeunes.

L'associazione Africa e Mediterraneo, da anni, si occupa della promozione e diffusione del fumetto africano attraverso l'organizzazione del Premio Africa e Mediterraneo e numerosi progetti di sensibilizzazione interculturale e cooperazione con l'Africa in cui sono coinvolti numerosi artisti africani.
Ha organizzato mostre internazionali (le più recenti allo Studio Museum in Harlem 2006-2007, Biennale Dak'art 2006) e cura la pubblicazione della collezione Africa Comics.

   
MEDIA LUCE

Dopo 94 anni ed un'onorata carriera, le leggi del mercato impongono la chiusura della testata più libera di Varese... abrigliasciolta ha potuto contare su una professionalità indiscutibile, che oggi non c'è più.

quale sarà il futuro della stampa? le risposte possono divenire inquietanti. lasciamo ogni questione sospesa alle scelte e decisioni di chi ne ha competenza affidandoci alla lettera di ombretta diaferia pubblicata nel numero il 29 luglio, nel numero di Luce che annunciava la chiusura, ed all'editoriale del direttore Saverio Clementi, il saluto ai suoi lettori del 30 settembre 2007. un saluto che è anche una denuncia: "costantemente preoccupato di non trasformare le notizie in pietre, anche a costo di scontentare i potenti di turno troppo spesso abituati ad avere rapporti privilegiati con i media. Una scelta che forse abbiamo pagato con l’esclusione da salotti e centri di potere la cui frequentazione è spesso condizione indispensabile per attingere a prebende di varia natura..."

Desidero esprimere quanto mi turbino le intenzioni di mettere a tacere una delle voci più autentiche della nostra provincia.
Come Ombretta Diaferia, che ha sperimentato la sua penna su queste pagine a metà degli anni ottanta; come "donna di comunicazione", che si occupa di portare alle redazioni informazioni dal 1987; come fondatrice di abrigliasciolta, che conta sulla vostra seria collaborazione dal 2004; c
ome cittadina, che solca difficoltà ed evoluzioni di questa ultima provincia del profondo nord da quarant'anni.

Esprimo il riconoscimento alla testata che mi ha meno condizionato in tanti anni di scrittura. Elogio i giornalisti, unici per etica, che sviscerano ogni aspetto, dopo aver indagato informazioni altre da quelle fornite. Ringrazio la redazione, che segue abrigliasciolta come presidio di una cultura basata sui Diritti culturali ed umani promulgati dall’UNESCO nel 1968, quellatotalità dei modi che mettono in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini”. Mi rammarico per il declino globale dell'informazione: non più solo mero strumento di controllo politico-sociale, ma industria economica.

E’ ormai raro in un mondo dove le figure professionali dell’informazione si vestono da meri impiegati ventilare l'altra prospettiva.

Acquisto Luce per comprendere appieno cosa accade nella mia città da sempre, durante le lunghe assenze e le permanenze operative nel territorio che mi ha dato i natali. Ogni edizione ha sempre confermato questa mia idea: argomenti sociali, politici, culturali sono sempre stati approcciati in maniera seria, svelando tra le righe e senza clamore da scoop la vera faccia della notizia. Sono sempre stata poco attenta, invece, a quell'etichetta di settimanale cattolico, vera forza di Luce, slegato da interessi varesini nell’attraversare gli avvenimenti rimanendo l'unico giornale indipendente nell’essenza.
Spesso mi chiedo se mi sento rappresentata da una testata che vanta le sue vendite nelle parrocchie. Aspetto personale e, quindi, irrilevante: io compro Luce in edicola, sostenendolo nel mio piccolo.

Forse perché fu la mia adorata maestra ad avvicinarmi e le sarò sempre grata, perché tra i suoi insegnamenti brillano quelli di libertà, rispetto del prossimo nostro e senso civico acceso.

Tutte caratteristiche che la voce di Luce persegue offrendomi l'altra faccia del potere, dell'economia, della cultura e della società con un'umiltà degna della più grande umanità. A cui non sono disposta a rinunciare per mere ragioni di "copie vendute” in edicola, in parrocchia, ai semafori o sui bus. Nel rispetto di quel prossimo nostro, senza il quale resteremo dei meri animali senzienti. Ombretta Diaferia

 www.luceonline.org

L'AMAREZZA E L'ORGOGLIO DI UN SALUTO AI LETTORI

di Saverio Clementi

Quando il 10 giugno 1996 iniziai una nuova esperienza professionale come direttore di “Luce”, non avrei mai immaginato di dovere un giorno scrivere un editoriale che riunisse sotto lo stesso titolo il saluto ai lettori e l’annuncio della sospensione della pubblicazione del nostro settimanale. Purtroppo così è. Non è facile tenere distinti questi due aspetti di un commiato: l’amarezza del momento e i ricordi personali si intrecciano condizionando una serena valutazione di un tratto di strada assai lungo. Dico subito che gli anni trascorsi al “Luce” sono, almeno per me, letteralmente volati. Un periodo scandito dai rigidi tempi del lavoro giornalistico e con l’occhio sempre pronto a scrutare il territorio per individuare quei fatti degni di essere trasformati in notizie. Ogni numero è stato il risultato di un complesso e delicato lavoro di squadra che ha coinvolto più soggetti: redazione, grafici, personale amministrativo, collaboratori. È a loro che vanno il mio grazie e la mia riconoscenza. Ho avuto la fortuna di lavorare con persone motivate e professionalmente valide. Non sono mancati momenti di tensione e di incomprensione, eppure alla fine hanno sempre avuto il sopravvento il senso di responsabilità e l’affetto per una testata alla quale siamo stati tutti orgogliosi di appartenere. E’ questo che fa la differenza: chi ha scelto di lavorare al “Luce” lo ha fatto portando un di più di motivazioni che affonda le proprie radici nella storia e nelle caratteristiche fondanti del settimanale. Nei suoi 94 anni di vita, “Luce” non ha mai dimenticato la mission che i padri fondatori gli affidarono: essere un giornale al servizio dei lettori, legato alla Chiesa e al territorio, costantemente preoccupato di non trasformare le notizie in pietre, anche a costo di scontentare i potenti di turno troppo spesso abituati ad avere rapporti privilegiati con i media. Una scelta che forse abbiamo pagato con l’esclusione da salotti e centri di potere la cui frequentazione è spesso condizione indispensabile per attingere a prebende di varia natura. Abbiamo anche voluto sottolineare la nostra diversità nel fare un’informazione non gridata ma di qualità, preoccupata di dare spazio e risalto a ciò che unisce piuttosto che a ciò che divide, tesa a costruire ponti con tutti, non solo con chi la pensa come noi. Uno stile, questo, oggi purtroppo minoritario tra i media e che a volte sembra condizionare anche testate a vario titolo legate al mondo cattolico. E’ per questi e per tanti altri motivi che ci riesce difficile accettare la decisione di cessare la pubblicazione del nostro e vostro giornale. Il numero di “Luce” che abbiamo confezionato questa settimana è diverso dai soliti; abbiamo infatti scelto di dare voce a tante persone che in questi anni ci sono state vicine e hanno accompagnato il nostro lavoro. Ne esce un quadro interessante che affidiamo alla vostra riflessione. Da parte nostra ci vorrà del tempo per superare l’amarezza e le preoccupazioni del momento. Siamo certi però che arriverà il momento in cui sarà possibile ripensare a questi anni con maggiore lucidità e forse allora capiremo anche gli errori commessi. Di una cosa però sono certo, e con me tutti coloro che hanno condiviso questa esperienza: se si è sbagliato, lo si è fatto in buona fede, senza aver mai usato il settimanale per fini estranei alla sua vocazione. “Luce” arriva oggi al capolinea, ma come per gli autobus segna soltanto la fine della corsa per poi ripartire dopo un periodo, più o meno lungo, di riposo, così vogliamo sperare che accada anche per il nostro giornale. Non sappiamo quando e come ricomincerà questa affascinante e difficile avventura; ci piace però pensare che prima o poi qualcuno raccoglierà il testimone che oggi restituiamo ai legittimi proprietari della testata. Usciamo di scena ringraziando coloro che ci hanno dato la loro fiducia e con i quali abbiamo condiviso tanti momenti belli ed alcuni dolorosi. Con orgoglio possiamo dire che ne è valsa la pena. Nonostante tutto.

     
AUDIOVISIVI

Cortisonici 2008

La quinta edizione del festival, che si svolgerà a Varese dall'11 al 15 marzo 2008, propone numerose novità.

Riprende la voglia di contagiare Varese con l'atmosfera del festival: nel mese di marzo i cortometraggi, i loro autori, professionisti ed appassionati e tanto pubblico saranno coinvolti da un programma che prevede quest'anno, oltre al Concorso internazionale, un ampliamento di Cortisonici Ragazzi, vero e proprio festival nel festival, che istutuisce una sezione speciale in collaborazione con il Fondo Danilo Dolci.
E poi la sezione speciale "Inferno", lunga notte di cinema estremo, il Focus on China, gli incontri con gli autori, workshop e tavole rotonde, concerti...

Aumentano gli appuntamenti, aumenta la voglia di cinema corto.

E per partecipare tutte le informazioni sul sito ufficiale. La scadenza è fissata per il 20 dicembre.

http://www.cortisonici.org

Contaminazioni tra cinema e bicicletta per il festival,  mentre "CortiSonici ragazzi" promuove legalità e nonviolenza.

Fino al 20 dicembre i filmaker possono inviare i cortometraggi della durata massima di 15 minuti e realizzati dopo il 1° gennaio 2007.  Stabilite anche le date della manifestazione, che sarà a Varese da martedì 11 a sabato 15 marzo 2008.

Tre i premi principali: il “Premio della giuria", che quest'anno riconoscerà un valore di € 1.000 per il miglior film; il Premio del pubblico, assegnato direttamente dagli spettatori in sala nelle due serate di concorso e infine il Premio Ronzinanti, in base a motivazioni rese note dal Comitato di esperti.

Il festival sdoppia il “Focus on" del 2008: da una parte la cinematografia cinese nell’anno delle Olimpiadi di Pechino; dall’altra corti internazionali con un unico tema in comune: quello delle due ruote.

Si consolida "CortiSonici ragazzi", spazio dedicato agli audiovisivi realizzati in ambito scolastico ed educativo. L’edizione 2008 si segnala soprattutto per la collaborazione con il Fondo Danilo Dolci, che stringe un legame tra la Provincia di Varese e la Regione Sicilia, promuovendo sui due territori la cultura della legalità e della nonviolenza. Il Fondo mette a disposizione una giuria di esperti per la valutazione dei cortometraggi provenienti dalle scuole.

     
SCRITTURE 14.10 abrigliasciolta festeggia il suo compleanno

Letnow!

performance dalla scena letteraria contemporanea

letnow: performance dalla scena letteraria contemporanea

sul palco dello spazio nessun dorma i giovani autori italiani proposti da abrigliasciolta

Oggi la letteratura è in fermento. I numeri relativi alle pubblicazioni presentano incrementi da capogiro, che, però, raramente corrispondono a vendite altrettanto strabilianti: il 61% di Italiani reputa la lettura una noia e gran parte a causa dell'esperienza "scolastica". Ed i dati riguradano adulti al di sopra dei 15, oggetto dell'indagine Ispos- Mondadori.
Se un libraio riuscisse a vendere tutte le novità che la distribuzione stipa nel suo punto vendita, potrebbe cominciare a tirare il respiro. In realtà questi dati si limitano ai best sellers, a quei titoli che vengono supportati da una buona promozione o, ancor meglio che portano la firma di personaggi che si affermano nei settori più diversi. Esemplificativa resta l'autobiografia di un noto calciatore firmata da altri sotto il titolo in copertina. 
Questo è uno dei tanti motivi per cui nasce Letnow!, performance di giovani autori, la cui capacità narrativa è indubbia, ma la cui visibilità è frenata da leggi di mercato che ormai dominano il settore della letteratura contemporanea: ciascuno di loro ha gia pubblicato, anche in edizione privata.
Fautori di questa nuova impresa sono proprio uno spazio aperto e dedicato ai giovani come Nessun Dorma ed una realtà che festeggia inaugurando gli incontri Letnow! una data importane della fondazione, abrigliasciolta.
La collaborazione tra questi promotori della cultura, in tutte le sue forme, ha radici lontane (Casseur fu uno degli incontri indimenticabili che abrigliasciolta propose nel cortile di Casa Perabò, grazie alla fiducia che Valeria Brignani le diede).
Let now si propone nell'ottica di continuare ad offrire pillole di qualità alle generazioni emergenti, consentendogli una conoscenza della forma letteraria attraverso le altri arti con cui si intessono: la musica ed in particolare quella a "battiti al secondo", non solo accompagna spesso la lettura, ma scandisce anche gli indici dei romanzi contemporanei, Nick Horby in testa.
Le due realtà hanno unito le proprie forze e chiamato a raccolta scrittori, giornalisti, poeti ed artisti che si riconoscono in un concetto di "cultura che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini", come invita l'UNESCO dal 1968.
Nasce una domenica diversa, sempre alle 21, in uno spazio molto scenico ed evocativo, sul palco dello spazio nessun dorma, una realtà voluta da giovani.
Per continuare a proporre novità, serate musicali, arte, cineforum anche attraverso la letteratura e dialogare con un pubblico trasversale Letnow! si affida per il primo incontro alle performance di Placido Di Stefano. L'autore porta letteralmente in scena il suo primo romanzo "Amami". Già noto a Varese per le sue performance underground ad abrigliasciolta e la plurima partecipazione alla carovana dei versi abrigliasciolta, è proprio sul fronte poetico che si è rivela vincendo l'edizione 2005 di Subway, iniziativa che diffonde sui mezzi pubblici di Milano, Roma, Napoli e Venezia "letture per ogni fermata". Amami (Love me two times), finalista al premio Italo Calvino 2004, è il suo primo romanzo, pubblicato da pequod nei primi mesi del 2007. Il diploma in scrittura drammaturgica presso la “Paolo Grassi” di Milano il 14 ottobre verrà confermato per il talento naturale nel leggere la realtà attraverso le arti. 
 
Letnow! pillole di letteratura direttamente dalla scena contemporanea per ri-mparare a scandire i battiti della lettura.
     
PENSIERO

23 ottobre palazzo comunale - galliate lombardo (Va)

i

pari e diversi parlare con e per le donne in poesia

Quando Maria Dolores Sessa mi ha chiesto di portare un recital di poesia all'interno delle iniziative che i Comuni della Val Bossa avevano organizzato per l'anno delle pari opportunità, ho tentennato per il timore di scadere nella retorica sugli "ismi", quelli da cui ho sempre cercato di allontanarmi. Poi ho ragionato con alcuni poeti che storicamente lavorano con me ed abrigliasciolta ed ho capito che il progetto che avevo in mente poteva portare qualcosa di nuovo sul discorso della donna e della difficoltà di agire nel mondo in maniera paritaria.

Ho studiato un percorso che avvicini alla letteratura femminile al fine di poter entrare nella sensibilità degli spettatori e stimolarli sull'ovvia differenza che connota anche la scrittura di donna. Ho poi impostato con otto autori (quattro uomini e quattro donne) un recital ad hoc, con testi originali dei performer per portare il pubblico attraverso elementi determinanti la condizione e la vita di una donna. Il risultato che ne è sortito è delicato, ma fendente, perché non risparmia nulla. Proprio come ogni donna è abituata a condurre la propria esistenza. Ombretta Diaferia

     

RAGAZZI

Il libro rosso

Barbara Lehman - Il Castoro

Un libro dalla copertina rossa viene trovato per terra da un bimbo, che inizia a sfogliarlo. Di immagine in immagine si trova a “precipitarvi” dentro insieme a lui. Sì, proprio “dentro”, in ogni immagine... Un libro magico e senza parole: basta cominciare a sfogliarlo per vivere un’avventura straordinaria...

Il libro rosso ha vinto nel 2005 la Caldecott Medal, il più prestigioso premio americano per l’editoria per l’infanzia

Barbara Lehman IL LIBRO ROSSO

E come in un infinito gioco di scatole cinesi che si aprono, come in un tuffo fantastico all’ingiù, ecco che i particolari diventano sempre più grandi, inaspettati orizzonti si aprono, ecco comparire bambini in altre parti del mondo che si ritrovano davanti proprio quello stesso libro dalla copertina rossa che si ha in mano. Forse aspettano solo di incontrarsi e di diventare amici, annullando ogni distanza, grazie al magico potere della fantasia che è poi ciò che ogni libro racchiude in sé e regala dalle sue pagine.

Un incredibile gioco visivo, in cui continuamente si entra e si esce dalle immagini, si guarda e si è guardati, per capire con stupore che alla fine il protagonista è il lettore stesso.
Il libro rosso è un libro davvero speciale, per tutte le età, capace di raccontare per sole immagini una storia bellissima, che diventa una vera e propria esperienza visiva. Un classico per bambini e per adulti che vogliono e sanno guardare oltre...
Un libro utilissimo anche dal punto di vista didattico, per sviluppare le capacità logiche e consequenziali. Le illustrazioni dai colori pastello, sono acquarello, guazzo e inchiostro.
archivio 2006

08.10.06

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archivio 2007 14.01.07

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