'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...' UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani |
percorsi itineranti tra letture e culture |
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otto ottobre duemilasette |
ideazione e redazione abramo e i di fretta |
a volte tornano... in questi giorni viviamo una ricorrenza importante per abrigliasciolta: l'otto ottobre 2004 lo spazio veniva inaugurato, il 9 aperto al pubblico, il 10 veniva a mancare una figura di riferimento importante per il progetto, Jacques Deridda ed il 14 i percorsi culturali prendevano avvio. scegliamo, quindi, di connotare questo ventiduesimo percorso virtuale, che a sua volta festeggia il primo anno di vita (l'8 ottobre 2006), come una ricorrenza che ripercorre le attività che hanno fatto e fanno abrigliasciolta. tocchiamo esposizioni collettive dove i nomi sono più che familiari, libri e performance la cui firma è bene riconoscibile, così come per cinema, teatro, ragazzi e per tutte le restanti vetrine. abramo e i di fretta si sono sforzati nel cercare di non cadere nell'autoreferenzialità. ma è difficile trattenere animi che si muovono per e con la diffusione di un'idea di cultura che metta in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini.... |
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21 MARZO 2008 GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA |
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scadenza adesioni venerdì 30 novembre 2007 |
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ARTI VISIVE | TEATRO | CINEMA | MUSICA | FUMETTO | MEDIA | AUDIOVISIVI | SCRITTURE | PENSIERO | RAGAZZI |
ARTI VISIVE |
sabato 13 ottobre ore 18 officine creative collettiva di fotografia, pittura e scultura
Una trentina di artisti che si distinguono ovunque hanno scelto una location fondamentale del crocevia artistico varesino per una collettiva unica e corale. Fotografi, pittori e scultori per quindici giorni si mettono in mostra la propria arte per comunicare con gli uomini. da sabato 13 a domenica 28 ottobre 2007 officine creative - via rossi, 41 Barasso |
arte alle officine
creative di Barasso quando gli artisti si parlano
Una vera e propria collettiva di arti visive investirà le Officine Creative sabato 13 ottobre sulle note jazz degli ozrobò. Ma quale è il senso di una collettiva? Guardando i nomi che i succedono viene spontaneo rispondersi "perché gli artisti hanno capito che solo se si uniscono in coro possono farsi sentire". 7 tra i fotografi più sensibili e riconosciuti, 25 pittori e scultori che esportano la corrente artistica di un territorio, scontrandosi con le chiusure della cultura dei pochi vogliono dialogare per primi tra loro. E sicuramente esporsi in prima persona per difendere quelle forme espressive che fanno vivere in una realtà chiusa e repressiva. Non sono giovani ventenni alle prime esperienze, bensì artisti emergenti che hanno affinato gli strumenti e che quotidianamente percorrono una professione che comunica. Non vogliamo fare un nome sull'altro, perché una collettiva è degna di tale nome proprio perché non mette nessuna faccia, ma solo tanta arte in vetrina, Ma non possiamo non ricordare fotografi sociali, intimisti, sportivi che ogni giorno portano sotto gli occhi di milioni di lettori dei quotidiani la realtà. Non possiamo non ricordare pittori che mettono la propria arte al servizio dei disagi, delle reclusioni, alcuni presenti nelle esposizioni più prestigiose del panorama internazionale, altri "scenografi" d'eccezione, così come scultori che perforano gli spazi di una vita ancora senza etichette. abrigliasciolta ci sarà accanto a questi artisti e non solo perché molti hanno dato vita ad esposizioni indimenticabili, non solo perché altri conducono percorsi importanti ancor oggi. Perché dare voce ad una collettiva, vuol dire perseguire un percorso corale, fondamentale per abrigliasciolta... la comunicazione tra gli uomini. |
TEATRO |
libri in scena abrigliasciolta stagione 07/08
"Quando le discoteche saranno abbandonate e le accademie deserte, si sentirà di nuovo il silenzio del teatro, che è la ragione della sua parola." Heiner Muller Torna l'iniziativa che promuove lettura ed arte scenica: per ogni libro acquistato presso abrigliasciolta, il Centro di Ricerca per il Teatro mette a disposizione del lettore uno sconto del 30% sul biglietto d'ingresso al Teatro dell'Arte e al Salone valido tutti i giorni della settimana e per tutti gli spettacoli. CANI DI BANCATA, NEL NUMERO DEI +, CAPRICCI, DE RERUM NATURA, RETROSPETTIVA, CICCIO, ZIO VANJA sono i titoli che per questi primi tre mesi di stagione animeranno il Centro di Ricerca per il Teatro, una realtà viva che si presenta con poche parole e molte azioni. |
Centro di ricerca per il teatro sagione 07/08 Dalle tecniche di rianimazione collettiva al festival della nuova danza dallo scenario 2007 al don chisciotte per scoprire che fine ha fatto Baby jane c'è una grossa opportunità per tornare ad immergersi nel teatro sperimentale che crt propone anche ai lettori abrigliasciolta.
CENTRO |
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CINEMA |
milano film festival i premi della XII edizione
Si è concluso
anche quest’anno il Milano Film Festival. Una dodicesima edizione
intensa, che ha coinvolto la città intera e non solo, e ha visto
migliaia di persone partecipare alle proiezioni, agli incontri, ai
concerti a alle altre centinaia di iniziative che hanno arricchito il
programma del festival, tutta la città e non solo. Dieci giorni in cui
Milano ha ospitato registi, attori e produttori provenienti da tutto il
mondo, volontari e aiutanti che per passione o follia, sono partiti da
Australia, Germania, Brasile, Stati Uniti, Corea, Francia, Austria per
prendere parte al Milano Film Festival. Vincitore concorso internazionale lungometraggi Reprise by Joachim Trier, Norway, 2006, 35mm, 105’ Vincitore Concorso Internazionale Cortometraggi Just like the movies by Michal Kosakowski, Austria, 2006, DV, 21’ |
Gli altri premi della XII edizione
Concorso Internazionale Lungometraggi
Premio Aprile
Zur Maloche, (Getting
Ready),
Premio Giuria degli Studenti
Soft, |
MUSICA |
sabato 13 ottobre 2007 ore 21.00 - Stagione musicale comunale “Villa Oliva” via Volta Cassano Magnago (Va) DUO DI CHITARRE Luigi De Leo e Paolo De Stefano
in programma M. Vinicius “Along the River” C. Assad “Mercador de Sonhos” P. De Stefano “Preludio” “Café” J. Rodrigo “Tonadilla” G. Fortino “Trittico d'Estate" A. Piazzolla “Lo Que Vendrà” “Zita” P. De Stefano “Aria” “La Danza del Fuoco” “Acqua” “Suoni della Terra” ingresso libero |
Paolo De Stefano e Luigi De Leo iniziano i loro studi musicali sotto la guida di Marcello Serafini e Fabio Pellizzari a Varese. Sono ammessi successivamente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove, nel 2004, conseguono il Diploma Accademico di I livello con il massimo dei voti sotto la guida del M° Francesco Biraghi. Nel corso dei loro studi partecipano a numerosi concorsi nazionali e internazionali, vincendo premi e borse di studio sia come solisti che in duo a Varese, Ispra, Stresa, Casarza Ligure, Mondovì (Cuneo) e Castelfidardo (Ancona). Nel 2002 vincono un’audizione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano grazie alla quale partecipano alla V^ edizione del “Valsassina Festival” in provincia di Lecco. Da allora il duo si è esibito in diverse manifestazioni musicali tra le quali i “Concerti del Chiostro” del Conservatorio, stagione musicale del Museo Diocesano di Milano, “Festival Mediterraneo di chitarra” di Cervo d’Imperia, “Festival del Ticino”, “Festival Cameristico della Val d’Esino” e altri ancora, conseguendo ovunque unanimi consensi di pubblico. Hanno seguito inoltre lezioni e corsi di perfezionamento con alcuni tra i maggiori esponenti del mondo chitarristico nazionale ed internazionale come Matteo Mela, Lorenzo Micheli, il duo di chitarre ungherese Peter e Zoltan Katona, Sèrgio e Odair Assad, Jeffrey Mc Fadden, Paolo Pegoraro, Stefano Viola e corsi d’interpretazione musicale con il violoncellista Enrico Bronzi (“Trio di Parma”). La collaborazione con il “Columbia College” di Chicago (USA) li porta ad esibirsi negli Stati Uniti nel maggio del 2004. Da anni fanno anche parte dell’orchestra di chitarre “Sextha Consort” di Varese, con la quale si sono esibiti in una tournè in Ungheria toccando città come Gòdollo e Budapest; con “Sextha Consort” nel 2005 hanno inciso un cd dal titolo “Shopso Troijno”. Parallelamente all’attività concertistica svolgono entrambi attività didattica presso numerose realtà musicali in provincia di Varese, Milano e Novara. |
FUMETTO |
fino al 21 novembre - Biennale
d'Arte di Venezia abrigliasciolta ha rincontrato una conoscenza:
Faustin Titi - Eyourn Nganguè UNE ETERNITE A TANGER Mentre attendiamo l'assegnazione dei premi della 52° Esposizione, prevista mercoledì 17 ottobre presso il Teatro alle Tese dell'Arsenale di Venezia, vogliamo raccontare un solo episodio quasi commovente che ci è capitato curiosando tra le novità di quest'edizione. Una Biennale che segna la vera svolta dell'arte contemporanea: linguaggio, parola, comunicazione sono gli elementi di cui gli artisti si sono impossessati, hanno stravolto e riproposto in maniera originale ed attuale. Une èternitè à Tanger l'abbiamo incontrato alle Corderie mentre l'arte africana penetrava nella pelle prima di stamparsi nei nostri occhi increduli. "Pensa con i sensi - senti con la mente" è il titolo di questa edizione, un po' un motto che abbiamo diffuso con amore in questi anni. E ritrovarci davanti ad un fumetto di Titi e Nganguè, che tanto avevamo cercato per la nostra inaugurazione dell'8 ottobre 2004, ci ha lasciato quasi increduli. Le tavole a fumetto fanno parte, nella versione francese, della collezione Africa Comics, una collana di album dei vincitori del "Premio Africa e Mediterraneo per il miglior fumetto inedito di autore africano". La versione italiana è stata pubblicata in occasione della partecipazione alla Biennale d'Arte di Venezia. Vogliamo darvi un piccolo assaggio di Biennale attraverso questi amici di lunga data. Ma torneremo a parlarne quando i premi verranno assegnati. Consigliamo di non perderla a chi cerca lo sguardo vero dell'arte. |
Il fumetto
africano approda a Venezia |
MEDIA |
LUCE
Dopo 94 anni ed un'onorata carriera, le leggi del mercato impongono la chiusura della testata più libera di Varese... abrigliasciolta ha potuto contare su una professionalità indiscutibile, che oggi non c'è più. quale sarà il futuro della stampa? le risposte possono divenire inquietanti. lasciamo ogni questione sospesa alle scelte e decisioni di chi ne ha competenza affidandoci alla lettera di ombretta diaferia pubblicata nel numero il 29 luglio, nel numero di Luce che annunciava la chiusura, ed all'editoriale del direttore Saverio Clementi, il saluto ai suoi lettori del 30 settembre 2007. un saluto che è anche una denuncia: "costantemente preoccupato di non trasformare le notizie in pietre, anche a costo di scontentare i potenti di turno troppo spesso abituati ad avere rapporti privilegiati con i media. Una scelta che forse abbiamo pagato con l’esclusione da salotti e centri di potere la cui frequentazione è spesso condizione indispensabile per attingere a prebende di varia natura..."
Desidero esprimere quanto mi turbino
le intenzioni di mettere a tacere una delle voci più autentiche della
nostra provincia. Esprimo il riconoscimento alla testata che mi ha meno condizionato in tanti anni di scrittura. Elogio i giornalisti, unici per etica, che sviscerano ogni aspetto, dopo aver indagato informazioni altre da quelle fornite. Ringrazio la redazione, che segue abrigliasciolta come presidio di una cultura basata sui Diritti culturali ed umani promulgati dall’UNESCO nel 1968, quella “totalità dei modi che mettono in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini”. Mi rammarico per il declino globale dell'informazione: non più solo mero strumento di controllo politico-sociale, ma industria economica. E’ ormai raro in un mondo dove le figure professionali dell’informazione si vestono da meri impiegati ventilare l'altra prospettiva.
Acquisto Luce per comprendere
appieno cosa accade nella mia città da sempre, durante le lunghe
assenze e le permanenze operative nel territorio che mi ha dato i
natali. Ogni edizione ha sempre confermato questa mia idea: argomenti
sociali, politici, culturali sono sempre stati approcciati in maniera
seria, svelando tra le righe e senza clamore da scoop la vera faccia
della notizia. Sono sempre stata poco attenta, invece, a quell'etichetta
di settimanale cattolico, vera forza di Luce, slegato da interessi
varesini nell’attraversare gli avvenimenti rimanendo l'unico giornale
indipendente nell’essenza. Forse perché fu la mia adorata maestra ad avvicinarmi e le sarò sempre grata, perché tra i suoi insegnamenti brillano quelli di libertà, rispetto del prossimo nostro e senso civico acceso. Tutte caratteristiche che la voce di Luce persegue offrendomi l'altra faccia del potere, dell'economia, della cultura e della società con un'umiltà degna della più grande umanità. A cui non sono disposta a rinunciare per mere ragioni di "copie vendute” in edicola, in parrocchia, ai semafori o sui bus. Nel rispetto di quel prossimo nostro, senza il quale resteremo dei meri animali senzienti. Ombretta Diaferia |
L'AMAREZZA E L'ORGOGLIO DI UN SALUTO AI LETTORI di Saverio Clementi Quando il 10 giugno 1996 iniziai una nuova esperienza professionale come direttore di “Luce”, non avrei mai immaginato di dovere un giorno scrivere un editoriale che riunisse sotto lo stesso titolo il saluto ai lettori e l’annuncio della sospensione della pubblicazione del nostro settimanale. Purtroppo così è. Non è facile tenere distinti questi due aspetti di un commiato: l’amarezza del momento e i ricordi personali si intrecciano condizionando una serena valutazione di un tratto di strada assai lungo. Dico subito che gli anni trascorsi al “Luce” sono, almeno per me, letteralmente volati. Un periodo scandito dai rigidi tempi del lavoro giornalistico e con l’occhio sempre pronto a scrutare il territorio per individuare quei fatti degni di essere trasformati in notizie. Ogni numero è stato il risultato di un complesso e delicato lavoro di squadra che ha coinvolto più soggetti: redazione, grafici, personale amministrativo, collaboratori. È a loro che vanno il mio grazie e la mia riconoscenza. Ho avuto la fortuna di lavorare con persone motivate e professionalmente valide. Non sono mancati momenti di tensione e di incomprensione, eppure alla fine hanno sempre avuto il sopravvento il senso di responsabilità e l’affetto per una testata alla quale siamo stati tutti orgogliosi di appartenere. E’ questo che fa la differenza: chi ha scelto di lavorare al “Luce” lo ha fatto portando un di più di motivazioni che affonda le proprie radici nella storia e nelle caratteristiche fondanti del settimanale. Nei suoi 94 anni di vita, “Luce” non ha mai dimenticato la mission che i padri fondatori gli affidarono: essere un giornale al servizio dei lettori, legato alla Chiesa e al territorio, costantemente preoccupato di non trasformare le notizie in pietre, anche a costo di scontentare i potenti di turno troppo spesso abituati ad avere rapporti privilegiati con i media. Una scelta che forse abbiamo pagato con l’esclusione da salotti e centri di potere la cui frequentazione è spesso condizione indispensabile per attingere a prebende di varia natura. Abbiamo anche voluto sottolineare la nostra diversità nel fare un’informazione non gridata ma di qualità, preoccupata di dare spazio e risalto a ciò che unisce piuttosto che a ciò che divide, tesa a costruire ponti con tutti, non solo con chi la pensa come noi. Uno stile, questo, oggi purtroppo minoritario tra i media e che a volte sembra condizionare anche testate a vario titolo legate al mondo cattolico. E’ per questi e per tanti altri motivi che ci riesce difficile accettare la decisione di cessare la pubblicazione del nostro e vostro giornale. Il numero di “Luce” che abbiamo confezionato questa settimana è diverso dai soliti; abbiamo infatti scelto di dare voce a tante persone che in questi anni ci sono state vicine e hanno accompagnato il nostro lavoro. Ne esce un quadro interessante che affidiamo alla vostra riflessione. Da parte nostra ci vorrà del tempo per superare l’amarezza e le preoccupazioni del momento. Siamo certi però che arriverà il momento in cui sarà possibile ripensare a questi anni con maggiore lucidità e forse allora capiremo anche gli errori commessi. Di una cosa però sono certo, e con me tutti coloro che hanno condiviso questa esperienza: se si è sbagliato, lo si è fatto in buona fede, senza aver mai usato il settimanale per fini estranei alla sua vocazione. “Luce” arriva oggi al capolinea, ma come per gli autobus segna soltanto la fine della corsa per poi ripartire dopo un periodo, più o meno lungo, di riposo, così vogliamo sperare che accada anche per il nostro giornale. Non sappiamo quando e come ricomincerà questa affascinante e difficile avventura; ci piace però pensare che prima o poi qualcuno raccoglierà il testimone che oggi restituiamo ai legittimi proprietari della testata. Usciamo di scena ringraziando coloro che ci hanno dato la loro fiducia e con i quali abbiamo condiviso tanti momenti belli ed alcuni dolorosi. Con orgoglio possiamo dire che ne è valsa la pena. Nonostante tutto. |
AUDIOVISIVI |
Cortisonici 2008 La quinta edizione del festival, che si svolgerà a Varese dall'11 al 15 marzo 2008, propone numerose novità.
Riprende la voglia di
contagiare Varese con l'atmosfera del festival: nel mese di marzo i
cortometraggi, i loro autori, professionisti ed appassionati e tanto
pubblico saranno coinvolti da un programma che prevede quest'anno, oltre
al Concorso internazionale, un ampliamento di Cortisonici Ragazzi, vero
e proprio festival nel festival, che istutuisce una sezione speciale in
collaborazione con il Fondo Danilo Dolci. Aumentano gli appuntamenti, aumenta la voglia di cinema corto. E per partecipare tutte le informazioni sul sito ufficiale. La scadenza è fissata per il 20 dicembre. |
Contaminazioni tra cinema e bicicletta per il festival, mentre "CortiSonici
ragazzi" promuove legalità e nonviolenza. Fino al 20 dicembre i filmaker possono inviare i cortometraggi della durata massima di 15 minuti e realizzati dopo il 1° gennaio 2007. Stabilite anche le date della manifestazione, che sarà a Varese da martedì 11 a sabato 15 marzo 2008. Tre i premi principali: il “Premio della giuria", che quest'anno riconoscerà un valore di € 1.000 per il miglior film; il Premio del pubblico, assegnato direttamente dagli spettatori in sala nelle due serate di concorso e infine il Premio Ronzinanti, in base a motivazioni rese note dal Comitato di esperti. Il festival sdoppia il “Focus on" del 2008: da una parte la cinematografia cinese nell’anno delle Olimpiadi di Pechino; dall’altra corti internazionali con un unico tema in comune: quello delle due ruote. Si consolida "CortiSonici ragazzi", spazio dedicato agli audiovisivi realizzati in ambito scolastico ed educativo. L’edizione 2008 si segnala soprattutto per la collaborazione con il Fondo Danilo Dolci, che stringe un legame tra la Provincia di Varese e la Regione Sicilia, promuovendo sui due territori la cultura della legalità e della nonviolenza. Il Fondo mette a disposizione una giuria di esperti per la valutazione dei cortometraggi provenienti dalle scuole. |
SCRITTURE |
14.10 abrigliasciolta festeggia il
suo compleanno
Letnow! performance dalla scena letteraria contemporanea |
letnow: performance dalla scena letteraria contemporaneasul palco dello spazio nessun dorma i giovani autori italiani proposti da abrigliasciolta
Oggi la
letteratura è in fermento. I numeri relativi alle pubblicazioni
presentano incrementi da capogiro, che, però, raramente corrispondono
a vendite altrettanto strabilianti: il 61% di Italiani reputa la
lettura una noia e gran parte a causa dell'esperienza "scolastica". Ed
i dati riguradano adulti al di sopra dei 15, oggetto dell'indagine
Ispos- Mondadori.
Se un libraio
riuscisse a vendere tutte le novità che la distribuzione stipa nel suo
punto vendita, potrebbe cominciare a tirare il respiro. In realtà
questi dati si limitano ai best sellers, a quei titoli che vengono
supportati da una buona promozione o, ancor meglio che portano la
firma di personaggi che si affermano nei settori più diversi.
Esemplificativa resta l'autobiografia di un noto calciatore firmata da
altri sotto il titolo in copertina.
Questo è uno dei
tanti motivi per cui nasce Letnow!,
performance di giovani autori, la cui capacità narrativa è indubbia,
ma la cui visibilità è frenata da leggi di mercato che ormai dominano
il settore della letteratura contemporanea: ciascuno di loro ha gia
pubblicato, anche in edizione privata.
Fautori di questa
nuova impresa sono proprio uno spazio aperto e dedicato ai giovani
come Nessun Dorma ed una realtà
che festeggia inaugurando gli incontri Letnow!
una data importane della fondazione, abrigliasciolta.
La collaborazione
tra questi promotori della cultura, in tutte le sue forme, ha radici
lontane (Casseur fu uno degli incontri
indimenticabili che abrigliasciolta propose nel cortile di Casa Perabò,
grazie alla fiducia che Valeria Brignani le diede).
Let
now si propone nell'ottica di continuare ad offrire
pillole di qualità alle generazioni emergenti, consentendogli una
conoscenza della forma letteraria attraverso le altri arti con cui si
intessono: la musica ed in particolare quella a "battiti al secondo",
non solo accompagna spesso la lettura, ma scandisce anche gli indici
dei romanzi contemporanei, Nick Horby in testa.
Le due realtà
hanno unito le proprie forze e chiamato a raccolta scrittori,
giornalisti, poeti ed artisti che si riconoscono in un concetto di "cultura
che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel
suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre
più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini",
come invita l'UNESCO dal 1968.
Nasce una
domenica diversa, sempre alle 21, in uno spazio molto scenico ed
evocativo, sul palco dello spazio nessun dorma, una
realtà voluta da giovani.
Per continuare
a proporre novità, serate musicali, arte, cineforum anche attraverso
la letteratura e dialogare con un pubblico trasversale
Letnow! si affida per il primo incontro alle performance
di Placido Di Stefano. L'autore porta
letteralmente in scena il suo primo romanzo "Amami".
Già noto a Varese per le sue performance underground ad
abrigliasciolta e la plurima partecipazione alla carovana
dei versi abrigliasciolta, è proprio sul fronte poetico
che si è rivela vincendo l'edizione 2005 di Subway, iniziativa che
diffonde sui mezzi pubblici di Milano, Roma, Napoli e Venezia "letture
per ogni fermata". Amami (Love me two times), finalista al premio
Italo Calvino 2004, è il suo primo romanzo, pubblicato da pequod
nei primi mesi del 2007.
Il diploma in scrittura drammaturgica presso la “Paolo Grassi” di
Milano il 14 ottobre verrà confermato per il talento naturale nel
leggere la realtà attraverso le arti.
Letnow! pillole di letteratura
direttamente dalla scena contemporanea per ri-mparare a scandire
i battiti della lettura.
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PENSIERO |
23 ottobre palazzo comunale - galliate lombardo (Va) i |
pari e diversi parlare con e per le donne in poesia Quando Maria Dolores Sessa mi ha chiesto di portare un recital di poesia all'interno delle iniziative che i Comuni della Val Bossa avevano organizzato per l'anno delle pari opportunità, ho tentennato per il timore di scadere nella retorica sugli "ismi", quelli da cui ho sempre cercato di allontanarmi. Poi ho ragionato con alcuni poeti che storicamente lavorano con me ed abrigliasciolta ed ho capito che il progetto che avevo in mente poteva portare qualcosa di nuovo sul discorso della donna e della difficoltà di agire nel mondo in maniera paritaria. Ho studiato un percorso che avvicini alla letteratura femminile al fine di poter entrare nella sensibilità degli spettatori e stimolarli sull'ovvia differenza che connota anche la scrittura di donna. Ho poi impostato con otto autori (quattro uomini e quattro donne) un recital ad hoc, con testi originali dei performer per portare il pubblico attraverso elementi determinanti la condizione e la vita di una donna. Il risultato che ne è sortito è delicato, ma fendente, perché non risparmia nulla. Proprio come ogni donna è abituata a condurre la propria esistenza. Ombretta Diaferia |
RAGAZZI |
Il libro rosso Barbara Lehman - Il Castoro
Un libro dalla copertina rossa viene trovato per terra da un bimbo, che inizia a sfogliarlo. Di immagine in immagine si trova a “precipitarvi” dentro insieme a lui. Sì, proprio “dentro”, in ogni immagine... Un libro magico e senza parole: basta cominciare a sfogliarlo per vivere un’avventura straordinaria... Il libro rosso ha vinto nel 2005 la Caldecott Medal, il più prestigioso premio americano per l’editoria per l’infanzia |
Barbara Lehman
IL LIBRO ROSSO E come in un infinito gioco di scatole cinesi che si aprono, come in un tuffo fantastico all’ingiù, ecco che i particolari diventano sempre più grandi, inaspettati orizzonti si aprono, ecco comparire bambini in altre parti del mondo che si ritrovano davanti proprio quello stesso libro dalla copertina rossa che si ha in mano. Forse aspettano solo di incontrarsi e di diventare amici, annullando ogni distanza, grazie al magico potere della fantasia che è poi ciò che ogni libro racchiude in sé e regala dalle sue pagine. Un incredibile gioco visivo, in cui continuamente si entra e si esce dalle immagini, si guarda e si è guardati, per capire con stupore che alla fine il protagonista è il lettore stesso. Il libro rosso è un libro davvero speciale, per tutte le età, capace di raccontare per sole immagini una storia bellissima, che diventa una vera e propria esperienza visiva. Un classico per bambini e per adulti che vogliono e sanno guardare oltre... Un libro utilissimo anche dal punto di vista didattico, per sviluppare le capacità logiche e consequenziali. Le illustrazioni dai colori pastello, sono acquarello, guazzo e inchiostro. |
archivio 2006 | 31.12.06 | |||||||||||
archivio 2007 | 14.01.07 | 15.04.07 | 29.04.07 | 06.05.07 | 04.07.07 | 23.07.07 | 31.08.07 |
http://www.abrigliasciolta.it/news.htm
dove si applicano le arti per essere altro nel mondo
i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.
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incontri | esposizioni | edizioni | libreria virtuale |
dove si intessono le arti e si comincia a pensare da un'altra prospettiva | dove si svelano progetti nel cassetto e si scoprono immagini altre | dove si ricerca la parola altra come ultimo strumento del pensiero | dove si ricerca l'ultimo strumento del pensiero... altro |
Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 | uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana | alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche | un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero |
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incontrarsi abrigliasciolta dove il confine tra letture e culture si indebolisce e la trama tra le arti si intesse per farle vivere nel nostro quotidiano
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