'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...'

UNESCO luglio 1968 - Diritti culturali e diritti umani

 

percorsi itineranti tra letture e culture

sette novembre duemilasette

ideazione e redazione abramo e i di fretta

ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI

"la morte non è nel non poter più comunicare, ma nel non poter più essere compresi" PPP

La mattina del 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini viene trovato ucciso all’Idroscalo di Ostia: il luogo e le circostanze drammatiche della morte sono alla base di fatti mai chiariti. Un ragazzo, Giuseppe Pelosi, confesserà l’omicidio e sarà condannato. Pasolini è sepolto a Casarsa nel suo Friuli.

abrigliasciolta anche quest'anno vuole ricordare la scomparsa del suo lume, colui che insegnò ad amare il prossimo nostro, che ci avvolge con la sua poetica, che ci accompagna con il suo cinema ancor oggi. E' proprio  il PPP regista che ricordiamo attraverso il lavoro della Cineteca di Bologna che ha restaurato La rabbia.

questa volta, però, scegliamo di inserirlo insieme a tutto ciò che in questi giorni viviamo: un omaggio inconsueto per dichiarare la sua immortalità, per ricordare la sua attualità a distanza di trentadue anni da quel 2 novembre, una giornata che ancora segna abrigliasciolta e tutti coloro che la perseguono.

 abramo e i di fretta

 

21 MARZO 2008 GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

IV edizione dal 16 al 23 marzo 2008

IV edizione dal 15 marzo al 12 aprile  2007

per partecipare a carovana dei versi carovanadeiversi@carovanadeiversi.it

per partecipare a versi di primavera versidiprimavera@carovanadeiversi.it

scadenza adesioni venerdì 30 novembre 2007

 
ARTI VISIVE TEATRO CINEMA MUSICA FUMETTO MEDIA AUDIOVISIVI SCRITTURE PENSIERO RAGAZZI
ARTI VISIVE

venerdì 16 novembre 2007 ore 18  Atelier Remise  - Berlino

KONTAKT

personale di Laura Branca

La maturità di quest'artista, a cui abrigliasciolta è personalmente molto legata, si percepisce dalla scelta di presentare il vernissage tedesco con un'intessitura reale tra arti letterarie, musicali e visive: la sua personale sarà accompagnata dal reading italo-tedesco da "La leggerezza" di Calvino, per voce di Ingeborg Tuschy e Palmira Zaniboni, e dal clarinetto di Anna Lisa Muhling.

Laura Branca, la visione reale di donna

quando gli artisti si parlano

 

Ho conosciuto Laura un pomeriggio di qualche anno fa, quando varcò la soglia di abrigliasciolta e mi conquistò con note asciutte e pulite d'arte. Girava per la libreria con curiosità, proprio come piaceva a me, cercando di comprendere quel singolare layout con cui avevo scelto di "affollare" il nostro spazio. Laura mi propose di esporre. Dopo aver visionato il suo book non ebbi alcun dubbio e cominciai a cercare una data libera per lei.

Rimasi stupita davanti alla sua franca ingenuità, quando mi domandò quanto doveva pagare per esporre, ma, soprattutto, quando le risposi che abrigliasciolta era aperta all'artista gratuitamente. Il pedaggio l'artista lo paga già con la sofferenza della creazione.

E la sua non lascia dubbi: Laura Branca lavora i materiali con forza, ricercando l'essenza della rappresentazione visiva; sceglie di volta in volta verso quale orientarsi per plasmare un'idea che fiorisce tra quelle mani senza esitazione.

Oggi Laura è arrivata in Germania, si apre all'Europa ed in quel luogo vivido e creativo presenterà il 16 novembre una personale completa: la musica e letteratura e la sua arte, quella quotidiana di donna.

ombretta diaferia

     
TEATRO

libri in scena abrigliasciolta stagione 07/08

"Quando le discoteche saranno abbandonate e le accademie deserte, si sentirà di nuovo il silenzio del teatro, che è la ragione della sua parola." Heiner Muller

Torna l'iniziativa che promuove lettura ed arte scenica: per ogni libro acquistato presso abrigliasciolta, il Centro di Ricerca per il Teatro mette a disposizione del lettore uno sconto del 30% sul biglietto d'ingresso al Teatro dell'Arte e al Salone valido tutti i giorni della settimana e per tutti gli spettacoli.

NEL NUMERO DEI +, CAPRICCI, DE RERUM NATURA, RETROSPETTIVA, CICCIO, ZIO VANJA sono alcuni dei i titoli che animeranno il Centro di Ricerca per il Teatro, una realtà viva che si presenta con poche parole e molte azioni.

http://www.teatrocrt.it

Centro di ricerca per il teatro stagione 07/08

Dalle tecniche di rianimazione collettiva al festival della nuova danza dallo scenario 2007 al don chisciotte per scoprire che fine ha fatto Baby jane c'è una grossa opportunità per tornare ad immergersi nel teatro sperimentale che crt propone anche ai lettori abrigliasciolta. 

CENTRO
Centro come spazio di concentrazione e convergenza: luogo di osservazione, di riflessione e di sperimentazione, luogo di laboratorio. Centro come spazio di progettualità propulsivo e aperto, da cui si dipartono nuove linee produttive, idee e fermenti culturali.

RICERCA
Ricerca come esigenza di cercare e ritrovare un senso del fare teatro oggi. Ricerca come lavoro di costruzione, sperimentazione e documentazione, condotto sul fronte delle avanguardie, dei linguaggi giovani e delle esperienze più inedite.

TEATRO
Teatro come scena rinnovata, nella teoria nella prassi e nelle poetiche. La rappresentazione non è più "oggetto" bensì "evento". Teatro come sperimentazione a tutto campo, attraverso produzioni, ospitalità, rassegne, festival, convegni, laboratori, progetti di formazione, ma anche attraverso una serie di movimenti alternativi.

     
CINEMA

la rabbia

 di Pier Paolo Pasolini e Giovanni Guareschi

versione restaurata a cura di Cineteca di Bologna, Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini e gruppo editoriale Minerva Raro Video

Dopo l'applaudita anteprima romana alla Festa del Cinema, martedì 6 novembre il Cinema Lumière di Bologna ha presentato la versione restaurata de La Rabbia di Pasolini e Guareschi, realizzata dalla Cineteca di Bologna.

"Tutti i miei film si ricollegano all'atmosfera delle mie poesie assai più che a quella dei miei romanzi. Anzi si riallacciano alle mie prime poesie, ed anche questo è spiegabile poiché si tratta dei miei «primi» film. Quando la mia esperienza cinematografica maturerà, anche i miei film avranno i toni e le eco delle mie poesie artisticamente più evolute." PPP - 1962

http://www.pasolini.net/

La rabbia è un film di montaggio in due parti: la prima è di Pier Paolo Pasolini la seconda di Giovannino Guareschi.

«Il produttore Ferranti mi aveva invitato a fare un film su un marziano che scende sulla Terra. Dapprima si pensava di farlo in collaborazione con altri registi, ma l'idea è subito caduta e così sono rimasto solo. Ferranti ha affidato a me il materiale di repertorio e i residuati di un cinegiornale – Mondo libero – che dirigeva da molti anni. Una visione tremenda, una serie di cose squallide, una sfilata deprimente del qualunquismo internazionale, il trionfo della reazione più banale. In mezzo a tutta questa banalità e squallore, ogni tanto saltavano fuori immagini bellissime: il sorriso di uno sconosciuto, due occhi con una espressione di gioia o di dolore, e delle interessanti sequenze piene di significato storico. Un bianco e nero in massima parte molto affascinante visivamente.
Attratto da queste immagini, ho pensato di farne un film, a patto di poterlo commentare con dei versi. La mia ambizione è stata quella di inventare un nuovo genere cinematografico.
Fare un saggio ideologico e poetico con delle sequenze nuove. E mi sembra di esserci riuscito soprattutto nell'episodio di Marilyn. Ho lavorato per settimane e mesi; è stato un lavoro massacrante perché la moviola è già di per sé un lavoro terribile.
Visto il film, il produttore disse che così non sarebbe riuscito mai a farlo passare. lo ero legato da un contratto e per ragioni di ordine legale siamo venuti ad un accordo. Abbiamo studiato diverse soluzioni e deciso di far seguire il mio film da un altro blocco affidato ad un altro autore. Pensavo a Montanelli, a Barzini o ad Ansaldo. Invece ad un certo punto è venuto fuori Guareschi. In principio mi rifiutai. Ero seccato. Poi una serie di considerazioni mi hanno portato a cambiar parere. Mi ricordavo il Guareschi del Bertoldo, da cui è nato in un certo senso il mio antifascismo. Poi ricordavo il Guareschi che va in campo di concentramento e vi rimane per orgoglio. Poi, il Don Camillo, che è un'opera qualunquista, ma non pericolosa. E mi rassegnai. Comunque il mio film era già terminato quando Guareschi è entrato in campo». Da Pier Paolo Pasolini ritira la firma dal film «La rabbia», «Paese sera», a cura di Maurizio Liverani, Roma, 14.04.63

     
MUSICA
Piero Rattalino firma uno strumento unico.

Euro 17,00 - Zecchini editore

Si dice e si ripete oggi comunemente che nel pubblico della musica “classica” il naturale ricambio generazionale sta diventando problematico e che questo fenomeno colpisce particolarmente il concerto da camera e il recital, mentre è un po' meno preoccupante per il concerto sinfonico e per il teatro. Il Manuale tecnico del pianista concertista intende appunto esaminare in modo non dottrinario, ma pragmatico ciò che sta accadendo nella vita musicale e inserire nel gioco, accanto ai temi tradizionali del rapporto con il testo e con lo strumento, il tema basilare del rapporto con il pubblico, della comunicazione. Le prospettive che si aprono per i giovani, siano essi concertisti nel senso tradizionale e limitativo del termine o nel senso di operatori culturali che si avvalgono di forme miste e irrituali di rapporto con il pubblico, stanno rapidamente mutando: è dunque il caso di cominciare a rifletterci sopra senza basarsi né su vecchi né su nuovi dogmatismi.

     
FUMETTO Il nuovo racconto a fumetti di Joe Sacco

NEVEN

"Sacco padroneggia magistralmente un materiale complesso e infido e dimostra un enorme talento come scrittore" (Michel Faber)

L'intrepido reporter e artista a fumetti Joe Sacco ritorna in Bosnia e a Sarajevo per raccontare la vicenda di Neven, un "fixer" che aiuta i giornalisti occidentali a trovare storie da narrare, fornendo informazioni e spesso guidandoli letteralmente attraverso quell'universo spaventosamente pericoloso che è la Sarajevo del dopoguerra.

Mondadori (collana Strade Blu) - € 15,50
Neven aveva già lavorato per Sacco ("Gorazde Area Protetta"). Nato a Sarajevo, Neven vede sotto i suoi occhi allibiti i nazionalisti serbi ribelli armarsi contro la disarmata e multietnica Repubblica Bosniaca, e finisce per combattere in difesa di Sarajevo mentre la città viene fatta a pezzi. Si unisce a bande di criminali, di ladri e di psicopatici - signori della guerra che spesso sfidavano il governo legittimo - che alla fine rispondono all'appello in difesa della Repubblica Bosniaca. Ferito in combattimento, Neven diventa un "Fixer" ma resta intimamente legato - in quanto soldato legittimo, guerrigliero irregolare e cittadino vittima della guerra - a ogni aspetto del sanguinoso conflitto. Sacco riesce a intrecciare le sue personali sensazioni di disagio, di stupore con le peripezie della vita della sua guida. Questo racconto a fumetti, ricco di suspence, utilizza strumenti visuali tipici della miglior tradizione del film noir.

Il tratto fluido di Sacco e la sua passione per i dettagli conferiscono al racconto una profondità e una precisione molto più ricche di quanto i reportage non siano in grado di offrire. Sacco è in grado di giustapporre immagine e scrittura per creare momenti di black humor e ritratti individuali indimenticabili.
Le sue illustrazioni danno un volto umano ad azioni inumane, e pongono con crudele urgenza al lettore una serie di questioni sulla moralità di fini e di mezzi, sull'immenso e doloroso mistero dell'umanità in guerra.

   
MEDIA RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA

ANTEREM

Fondata nel 1976 da Flavio Ermini e Silvano Martini, si è subito istituita come un laboratorio di ricerca. “Ricerca” quale tensione indeponibile che conduce dall’ascolto all’ascolto pensante, in una dislocazione che richiede una sospensione di ogni abitualità di senso. La ricerca alla quale si rivolge “Anterem” riguarda la natura del pensiero poetico, e pone a tema da più prospettive la fondamentale e controversa questione sul senso che nel testo si articola e che della scrittura fa il luogo della propria rivelazione. Il suo punto nodale è costituito dalla pulsione verso la parola inaugurale, una parola che abbia recuperato tutto il suo primitivo valore, le sue native potenzialità di creazione della cosa, di creazione del mondo.

“Anterem” è il risultato del confronto tra ricerca individuale ed elaborazione teorica collettiva, tanto che ogni numero si configura come un’opera organica, commisurata al passo della realtà.

Un numero € 15,00. Abbonamento biennale € 50,00. Abbonamento biennale "con libri" € 100,00 (prevede nei due anni anche l’invio dei volumi pubblicati da Anterem Edizioni, oltre ai libri di poesia in coedizione con Cierre Grafica)

Anterem determina un incrociarsi ininterrotto di riflessione critica e pratica poetica, in una libera espressione che trascura le regole per attraversare saperi diversi. Tendendo quella forma che non può essere assimilata ad alcuna soluzione stilistica codificata. Seguendo questa logica, “Anterem” viene strutturata in numeri monotematici, in un intreccio di forze, pensieri, idee, problemi, progetti diversi, su argomenti di particolare rilievo in ambito letterario e filosofico. Con la consapevolezza che c’è un unico modo per determinare il corso della letteratura: elaborare nuove forme espressive e nello stesso tempo dare vita a strutture di pensiero adeguate a parlarne. Le voci convenute al dialogo mirano a tracciare un programma di ricerca in cui trovi spazio il discorso al quale l’età contemporanea introduce. Non si pongono il problema di “pronunciare” concetti o categorie del pensiero, bensì rimandano a esperienze vissute come testo con-chiuso, e ancora altrove, assente. Descrivono mobili itinerari, diagrammi quali erano le carte nautiche prima dell’avvento della bussola. Non rinunciando dunque a nozioni polari e ambivalenti, ad associazioni per contrasto, alla contaminazione degli opposti, a una via per rovesciamenti successivi. Rinunciando invece agli ideali di non-contraddizione e univocità. Fino a spingere così lontano la ricerca da descrivere una forma di pensiero il cui movimento, il cui rigore, la cui logica siano tesi alla produzione di senso proprio sull’equilibrio e sulle tensioni dei differenti. In un interrogare che riguarda una singolarità antecedente la distinzione tra universale e individuale.
     
AUDIOVISIVI

fino all'11 novembre 2007 - Trieste

Il Festival del Cinema Latino Americano, organizzato dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latinoamericana in Italia), dal 1990 ha fatto di Trieste la propria casa. Fin dalla sua nascita, nel 1985, si configura come l’evento cinematografico più completo sul continente in Europa.

Tra i tanti appuntamenti della settimana del Festival spiccano l'omaggio a
Quirino Cristiani, il “Premio Allende” a Miguel Littin e l'omaggio a Gabriel García Márquez

http://www.cinelatinotrieste.org

In primo piano al Festival del cinema Latino Americano

Omaggio a Quirino Cristiani, disegnatore e regista di animazione italiano, immigrato in Argentina, creatore del primo lungometraggio animato con sonoro al mondo.

“Premio Allende” a Miguel Littin. La sezione intitolata alla memoria di Salvador Allende è dedicata agli artisti impegnati a valorizzare la condizione umana e la storia dei popoli latino americani. La sezione vedrà protagonista il regista cileno Miguel Littin, presidente della Giuria del Festival.

Omaggio a Gabriel García Márquez Evento speciale sarà la retrospettiva-omaggio allo scrittore Gabriel García Márquez, con la più ampia rassegna mai realizzata in Europa di trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi e racconti, e di opere scritte appositamente per il cinema dal Premio Nobel colombiano.

     
SCRITTURE 11.11.07 abrigliasciolta infesta

Letnow!

performance dalla scena letteraria contemporanea

http://www.myspace.com/spazionessundorma

sul palco dello spazio NessunDorma il reportage sul porno di Marco Valsecchi

E' stata inaugurata domenica 14 ottobre letnow! performance nello spazio letterario contemporaneo con l'irresistibile bustocco Placido di Stefano, che ha portato in scena il suo ultimo romanzo, Amami. 
Le performance proposte da abrigliasciolta e presentate sul palco del NessunDorma proseguono domenica 11 novembre alle ore 21 con un giovane autore, la cui capacità narrativa è indubbia, ma la cui visibilità è frenata da leggi di mercato che dominano il settore della letteratura contemporanea.
Marco Valsecchi è un nome già noto a Varese per aver portato in anteprima una performance underground di indubbia e fendente profondità durante un recital collettivo e per la partecipazione alla carovana dei versi abrigliasciolta.
E' responsabile di Hideout dal maggio del 2003, ruolo che ricopre subito dopo gli studi lasciando la città natale, Lecco. I suoi 25 anni l'hanno visto attivissimo nel campo della scrittura, tanto che nel 2005, dopo essere risultato uno degli autori selezionati da Subway, pubblica per Bevivino "Il passatore. Re della strada, re della foresta", dedicato al bandito cortese su stimolo dei versi che Pascoli ci regalò in "Romagna". Valsecchi proporrà domenica prossima "Nella tana del pornalaio", un reportage realizzato quest'estate sul mondo della pornografia, seguendo le orme di un edicolante milanese nella sua attività notturna.
Il reportage in sette puntate, pubblicato su www.hideout.it, è divenuto un reading che attraversa arti e media diversi. Riprendendo la mini indagine  condotta per comprendere fino in fondo i meccanismi che muovono venditori e consumatori di DVD pornografici, Valsecchi ripercorre quella notte in Porta Venezia, dove si è finto "spacciatore di porno", sottolineando il reportage con scelte originali che sposano attori ansimanti con Notturni di Chopin, slideshow ad hoc ed, ovviamente una performance letteraria.
 Novità, serate musicali, arte, cineforum, anche attraverso la letteratura, continueranno a far dialogare con un pubblico trasversale Letnow! le pillole di letteratura selezionate da abrigliasciolta direttamente dalla scena contemporanea per ri-imparare a scandire i battiti della lettura.
     
PENSIERO

Latinoamerica n.100

La rivista di geopolitica Latinoamerica, diretta da Gianni Minà, caratterizza il numero 100 della sua quasi trentennale vita con uno speciale su Fidel Castro, raccontato nel bene e nel male da alcuni degli intellettuali più prestigiosi del continente latinoamericano e non, che aiutano a comprendere l'incapacità degli Stati Uniti di accettare l'"anomalia" cubana, anche adesso che il leader della Rivoluzione, per l'infermità che l'ha colpito, è ufficialmente uscito dalla scena politica da quindici mesi.

GME € 13,00  pp. 208 + inserto

Il numero 100 di Latinoamerica sul tema offre testimonianze antiche e recenti, da Senel Paz (che spiega il dopo Fidel), a uno scritto inedito di Ernesto Guevara, da un saggio di García Márquez, a approfondimenti di Alberto Moravia, Jorge Amado, Eduardo Galeano, Miguel Bonasso, all'autocritica in corso fra intellettuali cubani come Soledad Cruz, Roberto Fernández Retamar e Aurelio Alonso, sull'esagerata condiscendenza, negli anni '70, per il modello sovietico, che condizionò la sincerità della Rivoluzione cubana.

In questo numero della rivista anche analisi puntuali sull'atteggiamento di Barak Obama e Illary Clinton sempre sulla combattuta questione del rapporto Usa-Cuba, sulla sfida indigena di Evo Morales e Rafael Correa (tesi in Bolivia e Ecuador a varare una Costituzione più equa per tutti i cittadini), e il discorso che il Subcomandante Marcos ha tenuto recentemente alla Scuola Nazionale di Antropologia (ENAH) dell'Università Autonoma di Città del Messico. C'è anche il ricordo di Che Guevara a quaranta anni dalla sua morte, e un allegato con l'indice di tutti gli articoli pubblicati in cento numeri dalla rivista.

     

RAGAZZI

Grillo bel grillo

Pierfrancesco Poggi - Sinnos

Sinnos € 12,50

Un tempo le canzoni popolari erano molto diffuse; le cantavano anche gli adulti a veglia davanti al fuoco, ma la loro funzione più importante era quella di accompagnare i bambini verso il sonno, come fiabe cantate. Chi le sentiva da bambino le riproponeva da adulto ai propri figli. Si cantavano in tutte le case, non solo nelle cascine o nelle abitazioni modeste, ma anche nelle case dei "signori" dove le tate erano popolane e quindi portavano con sé questi piccoli capolavori di fantasia, di humor anche un po' nero, di musicalità briosa, di storia ufficiale che si mescola a quella del popolo, di morale.

Età di lettura: da 4 anni.

archivio 2006

08.10.06

15.10.06

22.10.06

29.10.06

05.11.06

12.11.06

19.11.06

26.11.06

10.12.06

17.12.06

25.12.06

31.12.06
archivio 2007 14.01.07

21.01.07

04.02.07

15.04.07 29.04.07 06.05.07 04.07.07 23.07.07 31.08.07 08.10.07    

http://www.abrigliasciolta.it/news.htm

dove si applicano le arti per essere altro nel mondo

i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.

http://www.abrigliasciolta.it/libreria.htm

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incontri esposizioni edizioni libreria virtuale
dove si intessono le arti e si comincia a pensare da un'altra prospettiva dove si svelano progetti nel cassetto e si scoprono immagini altre dove si ricerca la parola altra come ultimo strumento del pensiero dove si ricerca l'ultimo strumento del pensiero... altro
Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero

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incontrarsi abrigliasciolta dove il confine tra letture e culture si indebolisce e la trama tra le arti si intesse per farle vivere nel nostro quotidiano

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